Tratto da La Freddezza Music MAGAZINE n.10
Amedeo Mattei, in arte ama il lupo, è cantautore campano trapiantato a Torino. Già voce e testi degli Animali Urbani (progetto Wave Elettronico nato nel 2018) prende in mano tutti i suoi appunti, ne segna altri, alcuni li perde nei traslochi, e ne fa diario di bordo di una vita da marinaio senza mare, da lupo senza branco. È stato protagonista, con il brano Frigo, dell’episodio 142 della nostra rubrica; è, invece, uscito il 5 novembre Magica, il suo ultimo singolo. Per conoscerlo meglio, lo abbiamo contattato per porgli qualche domanda.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Per iniziare una curiosità. Ci racconti la scelta del nome?
Ho sempre detestato la frase “crepi il lupo” come buon augurio. Per me i cani sono figure importanti.
Ci parli un po’ del tuo percorso artistico, fino a questo momento?
Nel 2018 ho esordito come penna e voce del progetto Animali Urbani, duo Wave che mixa rock ed elettronica. A giugno ho dato vita ad “ama il lupo”, la mia parte più cantautorale, più intima.
Dal punto di vista stilistico, dove collochi la tua musica?
Sono stato inserito nel circuito indie, che vuol dire tutto e niente. Credo di essere un cantautore che non si accontenta sempre del chitarra e voce.
C’è un artista al quale ti ispiri?
Che io mi ispiri di proposito a qualcuno no. Cerco pezzo dopo pezzo di definire la mia identità. Ma sicuro ci sono artisti che mi hanno ispirato tanto. Piu di tutti gli Afterhours.
Tra i tuoi pezzi, ne esiste uno al quale sei più legato?
Spaceboy. C’è tutta la vita. Passato presente e futuro. E suona da paura.
Esiste, invece, una canzone di qualche altro artista “che avresti voluto scrivere tu”?
Eh, mica solo una. Però senza pensare ti direi Bye Bye Bombay.
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