Intervista – “La ragazza di sempre e quella di mai”: senza_cri

Intervista alla protagonista dell’episodio 299 di #LFMConsiglia del 28 gennaio 2022.

Senza_Cri, cantautrice brindisina classe 2000, suona la chitarra da quando aveva 3 anni, accompagnata dalla sorella maggiore al pianoforte, figlia di un papà appassionato di musica e di una mamma ex-ballerina, non poteva che diventare cantautrice.
Come in un film, ha vinto timidezza e insicurezze grazie alla musica, prima suonando la chitarra nell’orchestra delle scuole medie e poi iniziando a scrivere canzoni a 15 anni. Selezionata alla rassegna live itinerante Tenco Ascolta nell’estate 2021, è stata invitata a esibirsi all’interno della serata conclusiva del Premio Tenco 2021, sabato 23 ottobre 2021, per eseguire i brani del suo ep, “Salto nel vuoto” (pubblicato il 18 gennaio 2022), sul palco del teatro Ariston di Sanremo.
Tu sai” è il primo brano pubblicato, è uscito dalla cameretta di un’adolescente, quella che le ha dato il coraggio di farsi ascoltare.
Le influenze musicali di senza_cri spaziano da Lucio Dalla a Renato Zero, da Luigi Tenco a Michael Jackson, dai Beatles a Britney Spears fino ai mitici Bee Gees con cui è cresciuta, ma anche Justin Bieber e Billie Eilish.

Come anticipato, il 18 gennaio 2022 è uscito “Salto nel vuoto” il suo ep d’esordio.
Al suo interno 7 pezzi, tra cui “A Me”, l’intimo ed emozionante brano con cui, l’artista classe 2000, ha concorso all’ultima edizione di Sanremo Giovani.
Inoltre disponibile su Spotify dal 25 febbraio 2022, una splendida versione del pezzo “Amarsi un po’“, di Lucio Battisti.

Per conoscerla ancora meglio, l’abbiamo contattao per porle qualche domanda.
Ecco cosa ci ha raccontato.

Partiamo da “Salto nel vuoto“, il tuo ep uscito il 18 gennaio. Cosa rappresenta per te, questo progetto?
Salto nel vuoto” è il mio primo progetto, il mio primo salto nel vuoto. Ha un titolo che si connette molto alla storia affettiva e personale che sto raccontando: io che mi butto e mi catapulto nelle orecchie e nei cuori di chi mi vorrà ascoltare. È un progetto a cui sono tanto legata e a cui sarò sempre tanto affezionata perché segna il mio inizio, la mia partenza, e rappresenta anche un periodo che è stato pieno per me di tante cose. È sicuramente un progetto memorabile.

Tra i brani più apprezzati dell’ep c’è “Bordi“, singolo che ha anticipato, di qualche giorno, l’uscita dell’ep. Ti va di raccontarcelo?
Bordi” è una canzone che è nata mentre guardavo fuori dal finestrino di un tram, proprio quando ho visto una foglia che veniva spinta e inseguita dal vento. Per alcuni, forse, questa scena può essere assolutamente banale, qualcosa a cui non prestare attenzione, io invece, partendo da qui, ho voluto scrivere una canzone che parla di una storia di fiducia. Perché così come la foglia si fidava del vento e viceversa, io e un’altra persona ci potevamo fidare reciprocamente l’una e dell’altra. E perché no, imparare a volare.
Bordi” nasce da questo, è una storia che racconta che quando c’è qualcuno che ti vuole bene puoi concederti anche la possibilità di farti sostenere da questa persona e farti aiutare, perché abbiamo tutti bisogno di qualcuno, oltre che di noi stessi ovviamente. Ed è una canzone molto “rockeggiante” perché io quando l’ho scritta l’ho immaginata esattamente in quel mood. Volevo che fosse così, e quindi spero che vi piaccia.

Cosa ci dici, invece, di “A me“, fantastico brano che senza dubbio spicca e con il quale ti abbiamo conosciuta all’interno del nostro portale?
A me” è una canzone che parla di me, ma che può parlare di tutti ed è la mia carta d’identità, ma anche la carta d’identità di tutti. Nasce dalla mia osservazione dei miei difetti e dalla mia volontà di riscoprirli pregi o almeno di migliorarli. Scrivo questa canzone perché avevo bisogno di farlo, perché avevo bisogno di imparare ad amarmi e ne avevo bisogno perché ho realizzato che abbiamo solo questa vita, almeno per quello che ne sappiamo, e quindi il modo migliore per viverla è partendo da sé stessi, volendosi un po’ più bene. Io devo dire che ho imparato a volermi più bene, poi certo è un percorso che uno fa e continua a fare per sempre, però mi ha aiutato tanto e mi ha presentato agli altri. Ed è una canzone che io canto a cuore aperto, perché parlo di tutte quelle cose che magari prima avrei preferito nascondere. Questa canzone è un grosso “Eccomi qua“.

A me” è anche stato il pezzo che ha accompagnato il tuo percorso a Sanremo Giovani, fino alla serata finale del 15 dicembre 2021. Cosa ti porti dietro, da questa esperienza?
L’esperienza di Sanremo Giovani è stata piena di adrenalina. Mi ha formata e mi ha aiutata a conoscere ragazzi con le mie stesse passioni, mi ha avvicinata a tante persone che amano questo lavoro esattamente quanto lo amo io. Mi ha fatto scoprire il mondo della televisione e mi ha dato anche la gioia di fare la cosa che a me piace di più: cantare ed esprimermi. Per quel che mi riguarda è stato un successo perché mi sono sentita libera e il pubblico che era lì ha gradito; quindi, è stata una doppia vittoria per me.

Tornando a “Salto nel vuoto“, quale tra quelli presenti in tracklis reputi essere, per sound, temi e vibes, il “brano manifesto” dell’intero ep?
È molto difficile selezionare il “Brano manifesto” dell’intero ep perché sarebbe un po’ come scegliere il figlio preferito e non lo farei mai. Inoltre, i brani sono tutti diversi, diversi e uguali, perché sono tutti delle piccole parti di me. E non so quale parte di me sia quella magari più d’impatto, però so che tutte queste parti mi compongono e quindi io scelgo il pacchetto totale. 

Progetti in cantiere? A cosa stai lavorando adesso?
Non posso svelare tutte le sorprese che vorrei realizzare. Sto lavorando a tanta, tanta musica. Poi, situazione Covid permettendo, sperando anche che il conflitto in atto possa finire, confido nel poter incontrare le persone che hanno voglia di ascoltarmi e fare dei concerti, la parte che preferisco del mio lavoro. 

Feat. dei sogni?
“Feat dei sogni” è una domanda che mi hanno fatto spesso. Io penso che sia bello fare delle collaborazioni quando si trova anche un’unione d’anima o comunque una sintonia umana tra chi sceglie di scrivere le canzoni. Sicuramente il mio sogno sarebbe un feat con Renato Zero perché sono una sorcina. La cosa fondamentale sarà sempre trovare qualcuno che sia affine a me, almeno nel modo di sognare.

Chi è senza_cri oggi?
senza_cri è la ragazza di sempre e quella di mai. Sono io, la parte mia più libera. Magari Cristiana si fa troppi problemi e senza_cri le dice: “Dai basta, buttati”. Sono questa, esattamente come lo ero a due anni e come lo sarò a ottanta. Io cambio ogni tre secondi, sono in continua evoluzione. Sono anche una ragazza sensibile, introspettiva, semplice.

Dove, invece, vuole arrivare?
Un’aspirazione massima sarebbe riuscire ad arrivare esattamente come sono arrivate a me le parole scritte nelle poesie che ho letto o nelle canzoni che ho ascoltato. Vorrei arrivare in un mucchio di lettere che leggi e dici: “Cavolo, ma parla di me“, nei cuori degli altri. Questo mi renderebbe eterna e assolutamente normale, come lo siamo tutti, ognuno a suo modo. Strani e normali, sempre, è un bell’equilibrio credo. No?

Grazie per la grande disponibilità, è stato un enorme piacere.
Grazie di cuore a voi. Un bacio grandissimissimo. Ciao ciao!

Profilo Spotify dell’artista

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