“Matricole” è la rubrica di “La Freddezza Music” che ripercorre i primi passi di artisti che, oggi, sono tra i più seguiti ed amati del panorama musicale italiano (e non solo), quando anche loro erano degli “emergenti”.
Appuntamento di oggi dedicato ad una delle band più amate e seguite del panorama musicale attuale: i Pinguini Tattici Nucleari.
Il gruppo bergamasco, che ha preso il proprio nome da una birra scozzese (Tactical Nuclear Penguin, prodotta dal 2009 dal birrificio BrewDog) ha visto, senza dubbio, nella sua partecipazione del 2020 all’edizione numero 70 del Festival di Sanremo (conclusasi con il terzo posto del loro brano “Ringo Starr”), il punto di svolta del loro percorso.
Tuttavia, all’epoca il loro cammino andava avanti già da un decennio, essendo il 2010 l’anno di nascita della band.
Dopo alcuni brani pubblicati e tanti live, nel 2014 viene alla luce “Il re è nudo“, il loro primo album ufficiale. Questo primo importante progetto vede al suo interno tracce che riprendono diversi generi musicali: dall’alternative rock di “In vento” allo ska di “Italia Italia”, passando poi per la musica celtica di “Jack il melodrammatico” e “Bagatelle”, fino all’art rock di “Ilaria” ed il punk rock misto allo spoken word di “Cancelleria”. Proprio con quest’ultimo brano, tra i ascoltati dell’album, oggi vogliamo fare il nostro consueto viaggio indietro nel tempo.