Intervista – La collezione di tanti momenti: Schiuma

Intervista alla protagonista dell’episodio 336 di #LFMConsiglia, dell’11 maggio 2022.

Schiuma, nome d’arte di Susanna Trevisani, nasce nel 2000 a Vicenza. Si avvicina alla musica durante le scuole elementari, studiando prima la chitarra e poi il canto. Nel 2013 inizia a scrivere i primi testi in inglese e nel 2016 inizia a cantare in una band con cui si esibisce nei primi live eseguendo cover. Compone le prime canzoni complete in italiano nel 2018, quando impara a suonare l’ukulele, che usa per scrivere e per accompagnarsi. Nel 2021, dopo aver pubblicato il primo brano ufficiale, “Sentimi il polso”, seguito a breve da “Grazie prego ciao” e “Lean”, inizia a esibirsi dal vivo da solista.
Soprattutto grazie a “Lean”, allarga il suo pubblico e si fa notare dagli addetti ai lavori, tanto da essere inclusa nelle playlist editoriali di Spotify “Fresh Finds Italia” e “Anima R&B”.

Disponibile dal 27 maggio 2022, invece, “RIP” è il suo ultimo singolo, arrivato dopo l’ottimo riscontro ottenuto da “Piccoli Problemi” (brano, uscito il 15 aprile 2022, con cui l’abbiamo conosciuta all’interno del nostro portale).

Di tutto questo, e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lei.
Ecco cosa ci ha raccontato.

Partiamo dal principio. Come, quando e perché hai iniziato ad approcciarti al mondo della musica?
Mi sono avvicinata alla musica con la danza, e dopo qualche anno ho iniziato a prendere lezioni di chitarra. Ho iniziato a cantare in privato, ma all’inizio mi imbarazzava tantissimo, fino a che non ho deciso a mandare le prime registrazioni alla mia migliore amica, e poi a mio zio, che mi ha fatto fare le prime serate con la sua cover band.
Da lì ho iniziato a cantare sempre di più e poi a scrivere, accompagnandomi con l’ukulele. È difficile individuare un momento preciso in cui ho deciso di voler fare musica, l’ho sempre usata, insieme alla scrittura, come un modo per esprimere ciò che sentivo e per liberare le mie emozioni.

Cosa vuol dire, per te, fare musica?
Significa condividere ciò che sento e renderlo pubblico, con la speranza che qualcun altro possa sentirsi capito o meno solo, meno strano. Ascoltare musica, soprattutto in adolescenza, ha avuto proprio questa funzione per me.

Disponibile dal 27 maggio “RIP” è il tuo ultimo pezzo. Ti va di raccontarcelo?
Ho scritto “RIP” qualche giorno dopo l’applauso in senato per l’affossamento del DDL Zan. Quando ho saputo la notizia e visto il video, ho provato una rabbia infinita ma anche un’enorme tristezza, perché non pensavo possibile un gesto di tale disumanità. Ho dovuto scrivere un pezzo, quasi rivolto a loro, a chi ha applaudito senza nemmeno immaginare quanto dolore ha causato. Per me è un viaggio nel cuore di chi è stato ferito da quel gesto, nell’evoluzione delle emozioni: dalla rabbia, la voglia di avere una rivincita, alla tristezza e la sofferenza, fino alla disperazione, in certi casi.

Cosa ci dici, invece, di “Piccoli Problemi“, il brano con cui ti abbiamo conosciuta all’interno del nostro portale?
Piccoli Problemi” è nato con l’idea di scrivere un pezzo felice. Io i pezzi felici non li so scrivere, quindi proprio felice non è, però ciò che vorrei trasmettere è la spensieratezza di una storia mai iniziata, l’amaro in bocca di una cosa che poteva essere bella e non lo è stata, ma che tutto sommato forse meglio così.

Abbiamo parlato dei tuoi due ultimi pezzi, guardando indietro, invece, esiste, tra i tuoi brani passati, uno che porti maggiormente nel cuore?
Ognuno dei pezzi che sono usciti mi riporta ad un momento preciso della mia vita e mi è servito per elaborare un pezzo di me. Dovendo scegliere forse quello che sento ancora più vicino è “Sentimi il polso“, un po’ perché è il primo e credo che il primo sarà sempre speciale, un po’ perché racchiude il messaggio della mia musica: associo il polso a un punto fragile del corpo, da cui puoi sentire il cuore battere.

Nuova musica in vista? A cosa stai lavorando?
Non smetto mai di scrivere, ci sono diversi pezzi che non vedo l’ora di chiudere e condividere. Sto lavorando con diversi e diverse producer, ma uno dei pezzi più vicini all’uscita è prodotto da Khristo con CRVEL… Potrei dire tantissime cose ma è meglio aspettare l’uscita.

Giocando con la fantasia, quale artista sogni di vedere come feat in uno dei tuoi pezzi futuri?
Ci sono tantissimi artisti con cui ho fantasticato di collaborare, ma se posso sognare in grande dico Venerus.

Chi è Schiuma oggi?
Una delle cose che più mi sento di dire è che Schiuma è Susanna, nei miei pezzi metto la mia anima. Schiuma è la collezione di tanti momenti, importanti e non, della mia vita, sputati fuori in qualche minuto o qualche ora, in treno, in aereo o in camera mia, andando all’università o al bar o prima di dormire.

Dove, invece, vuole arrivare?
Il mio sogno è quello di riuscire a vivere di questo, di far arrivare quello che faccio a più gente possibile. Sono molto più concentrata sul processo che sul punto d’arrivo, vorrei riuscire a dire le cose che spesso si tengono dentro.

Grazie, è stato un piacere. In bocca al lupo per tutto e alla prossima.
Grazie!

Profilo Spotify dell’artista

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