Intervista al protagonista dell’episodio 259 di #LFMConsiglia del 27 settembre 2021.
Fraend è un talentuoso e poliedrico artista, che fa del desiderio di sperimentare e ricercare un sound sempre unico, uno dei suoi tanti punti di forza.
Da sempre appassionato di musica, lega i suoi primi ascolti al mondo del punkrock/pop punk dei Green Day, Blink-182 e Sum41. Questo lo porta a fondare la sua prima band, con i compagni di classe.
Successivamente, per la sua natura curiosa, si trova ad esplorare diverse tipologie di espressione, sfociando nel metal e i suoi sottogeneri. Decide, così, di sperimentare la tecnica dello scream, fino a maturare questa diversa capacità canora per fonderla con le sue influenze ed il canto moderno.
Nel 2014 utilizza il suo canale YouTube FRAEND (aperto nel 2009 con il suo primo gruppo) per condividere le sue passioni, partendo soprattutto dalle cover e da tutorial legati al mondo del mixaggio.
Nel 2020 comincia a scrivere i suoi brani e l’anno successivo escono i singoli “Cuore Elementale”, “Esserci“, “DAI 19” e “CHIEDI L’AMERICA” (inserito nell’episodio della nostra rubrica a lui dedicato), questi ultimi due con Sorry Mom!
Nel dicembre 2021, poi, pubblica l’EP di debutto “EMO-ZIONI” al quale fa seguito il singolo “AMORE & TRAPPOLE”.
Attualmente prosegue il suo cammino sperimentando il più possibile per generare un sound che mescoli il pop con il suo stile più aggressivo.
Per conoscere ancora meglio lui ed il suo progetto artistico, lo abbiamo contattato per porgli qualche domanda.

Quando, come e perchè hai iniziato a fare musica?
Ho iniziato a scrivere più o meno verso i 15 anni. Non ero guidato da niente, volevo semplicemente esternare quello che sentivo e come mi rapportavo con la società. Ho cominciato con la mia prima band punk rock e scrivevo solamente in lingua inglese.
Da lì a qualche anno affiancai, in parallelo, anche l’italiano ma, non vedendo grandi risultati, decisi sul momento di lasciar perdere. Ripresi la scrittura in italiano durante il mese di marzo 2020, chiuso in casa a causa del lockdown.
Ci racconti il tuo percorso artistico, fino a questo momento?
É iniziato tutto a casa del mio amico delle medie/superiori.
Un pomeriggio da lui, ascoltando i brani dei Green Day, provammo a suonare una cover; lui alla acustica, io cantavo. Da quel giorno decidemmo di voler creare una band e così è stato.
Suonammo insieme in 5 membri per 2 anni nei vari locali dell’interland milanese. Successivamente scelsi di intraprendere una strada diversa poiché mi ero avvicinato a sonorità più emo/dark e metal.
Ho fatto parte di 5 band fra il 2009 e il 2018 e vissuto tantissime emozioni in un complessivo di 50-60 concerti(non ricordo con esattezza).
Nel 2014 ho aperto il mio canale Youtube (inizialmente con il nickname “Frasick”) sul quale caricavo vocal cover di varie bands metalcore internazionali e consigli utili sul mixaggio e la produzione di beat.
Ho affrontato un corso di fonico live per accrescere le mie conoscenze fino a che ho deciso di iniziare ad autoprodurmi.
Da luglio 2020 ho iniziato ufficialmente il mio progetto solista sotto il nome Fraend. Attualmente pubblico i miei brani con la label “Sorry Mom!”.
Quale la tappa più importante?
A livello personale la collaborazione più stimolante e di crescita l’ho avuta con The Slight (ex chitarrista della band Helia). A livello live, una esibizione nel 2009 davanti a più di 100 persone.
Quali sono i tuoi modelli di ispirazione?
Cerco di non farmi influenzare molto da tantissimi generi musicali, ma non nego che il mio background e le radici siano nelle sonorità americane del punk rock (Green Day, Sum 41 e Blink-182) e in quelle inglesi più recenti.
Di solito preferisco guardare più al messaggio che vuole passare un artista nei testi rispetto a focalizzarmi solo sulle melodie.
Come descriveresti la tua musica?
Sicuramente energica. Cerco sempre l’energia ed il feeling. Mi lascio trasportare da una emozione che cerco di trasmettere a chi ascolta, a volte tramite immagini/ricordi che descrivi nel testo. Da un lato appare anche malinconica ma sempre con un occhio al futuro; in questo senso ho sempre apprezzato la sperimentazione ed essere “progressisti”.
Veniamo all’attualità. Ci racconti “AMORE & TRAPPOLE”, il tuo ultimo brano?
“AMORE & TRAPPOLE” è nata con un producer di Torino chiamato Blue Jeans, un ragazzo che si mette molto in gioco come me. Abbiamo trovato quasi subito la quadra delle cose. Avevo ascoltato un paio di brani prodotti da lui per Jack Out, l’ho contattato su Instagram e dopo un paio di giorni avevo già una prima demo. Da lì il testo è nato molto velocemente e senza pretese. Il brano tratta del sentimento di oppressione che si vive pur stando all’interno di una relazione (in questo senso vengono raffigurare le trappole) e le sensazioni dell’isolamento seppur accompagnati nella quotidianità.
A proposito dei tuoi pezzi, ne esiste uno che rappresenta, te e la tua musica, maggiormente degli altri?
Mi rappresenta molto il mio primo inedito in assoluto “Cuore Elementale” perché simboleggia anche la mia crescita. Se dovessi pensare ad un brano specifico non saprei con esattezza, ma dentro ognuno di loro lascio sempre una parte di me, ciò che sto vivendo nel presente oppure esperienze che ho vissuto con qualcuno nel passato.
Progetti per il futuro?
Attualmente credo di portare solamente singoli in vista di una produzione più grande nel prossimo futuro (forse un primo album?). Sicuramente sono molto interessato a collaborare con altri artisti simili al mio genere perché trovo che il network fra musicisti e le nuove conoscenze siano quello che crea la vera connessione nella musica.
Prima di salutarci, a proposito di collaborazioni con altri artisti, feat. dei sogni?
Ne ho in testa troppi. Avrei moltissimi nomi perché stimo tantissimi artisti italiani. Attualmente a livello italiano, se devo fare un nome, sarebbe molto bello un mio featuring con Bresh.
Grazie, in bocca al lupo per tutto.
Grazie a voi della disponibilità.
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