Intervista all’artista protagonista dell’episodio 207 della nostra rubrica #LFMConsiglia.
AKA5HA, all’anagrafe Matteo Castaldini (Bologna, 1996), è un cantautore, produttore, grafico e ingegnere del suono italiano protagonista, con il brano “nostalgia in mi minore” dell’episodio 207 di #LFMConsiglia, dell’11 maggio.
Pianista di formazione, la sua musica è decisamente sperimentale e non può essere incasellata in nessun genere.
È un componente del collettivo musicale IND4CO e del duo di produttori Fratelli Akash.
Il 5 aprile 2021 è uscito “nostalgia in mi minore”, il suo ultimo singolo e brano con cui ve lo abbiamo presentato.
In questa intervista, l’artista classe ’96 si ci ha parlato della suo mondo, con disponibilità, il tutto accompagnato dalla sua grande simpatia.
Ciao Matteo. Grazie per averci concesso questa intervista.
Partiamo con una curiosità: ci spieghi come mai “Aka5ha”?
Ciao, pronto ad annoiarti? Bene, akasha significa “etere” in sanscrito, che sembra un luogo magico e mistico (cosa che potrebbe essere), ma per gli annoiati è semplicemente lo spazio, e da la possibilità al suono di esistere…
Il 5 è perché l’etere sarebbe il quinto elemento oltre ad aria, fuoco, acqua e terra, è quello che li contiene e tutti.. ma sopratutto perché su Spotify c’è già gente che si chiama Akasha senza il 5.
Come si è evoluto il tuo percorso artistico, fino a questo momento?
Sono nato in una famiglia di persone, cresciuto in un paese di terra, annoiato nelle scuole di cemento, grazie a dio traumatizzato e poi ho scoperto la musica.
Ho iniziato a suonare il pianoforte perché alle elementari non ascoltavo mai e rimanevo sempre indietro, scrivevo certe lettere al contrario e la maestra pensando fossi stupido ha detto ai miei genitori di portarmi dallo psicologo per sapere se avessi bisogno della maestra di sostegno. Non avevo nessun problema, hanno solo consigliato di farmi studiare pianoforte per allenare la manualità.
Alle superiori ho scoperto che con il computer potevo fare più cose e ho iniziato a produrre, poi a scrivere e grazie alle lezioni di canto chiamate autotune ho iniziato a cantare, ad oggi produco, scrivo, canto e mixo. Si ok però tiratela di meno.. Hai ragione.
Molto di quello che sono oggi lo devo alle varie persone che nel tempo mi hanno ispirato ed aiutato. Grazie amici so che sapete che sto parlando di voi.
Cercando qualcosa su di te sul web si legge “Cantautore, produttore, grafico e ingegnere del suo”; musica a 360°, quindi. Quale componente ritieni più “importante” e preponderante, nel tuo profilo artistico?
La parte più “importante” è quella che passo a fare qualcosa che non voglio fare, solitamente non c’entra con la musica.
La parte “preponderante” è quella che passo in studio a trovare e dare un ordine alle cose, odio mixare e non sono neanche tanto bravo, ma si vede che il mio cervello vuole comunque che la mia musica la mixi io. Devo dire però che ultimamente mi sto impegnando, magari imparando diventerà divertente un giorno. Solitamente quando sai fare qualcosa diventa subito divertente..
Grafico perché ho studiato grafica a scuola, quindi se ho qualche idea per le copertine e riesco a realizzarle lo faccio.
Sei uno dei membri del collettivo musicale Ind4co. Ce ne parli un po’?
Indaco è un “collettivo collettivo” (non è un errore la ripetizione) formato da me, Sei, Enea, Nino_nino, Maio che non ha un nome d’arte, Matti Goja che ha un nome d’arte ma non per noi Italiani.
Che dire.. abbiamo tre studi e nove manager, tante chitarre ma un solo accordatore, un piano ma un accordatrice da pagare, tre tappeti da pulire, coinquilini pelati, cani piccoli e un insonorizzazione decente.
Veniamo “a noi”. Ti abbiamo conosciuto con il fantastico pezzo “nostalgia in mi minore“. Ti va di raccontarcelo?
Fantastico no, comunque ti ringrazio; Enea mi ha detto che il pezzo non è in mi minore, però io l’autotune l’ho messo in mi minore, quindi Enea trova la spiegazione e dimmi se ho solo avuto tanto culo o se è la relativa maggiore.
Comunque è una canzone che mi piace ma per me non è meglio ne peggio di altre, per ora.
Questo brano arriva dopo altri pubblicati nel corso degli ultimi anni, tra progetti da solita e collaborazione. Tra questi, esiste un pezzo che preferisci rispetto agli altri?
Ecco appunto..
Ovviamente tutti abbiamo delle preferenze ma non credo siano importanti e forse neanche vere, forse la bellezza è oggettiva e io sono un coglione. Ultimamente non credo nella soggettività, esistere esiste, ma diciamo non la sponsorizzo.
Magari domani cambio idea, le persone coerenti sono persone strane, mi fanno paura.
Guardando in avanti, a cosa stai lavorando? Nuova musica in vista?
Sì, inizio prossimo mese esce un nuovo (come piace dire a Maio) momento musicale, ma non posso dirvi ancora quando.. (che fake voi in realtà sapete tutto)
Esiste un artista a cui ti ispiri?
Quentin Tarantino, Quentin il mio gatto rosso, Dargen D’amico, mia nonna, il pianoforte quando nessuno lo suona, Dio, quello che fa le multe nei parcheggi.
Con chi, invece, sogni di collaborare un giorno?
Quello che fa le multe nei parcheggi.
Dove ti vedi tra 5 anni?
Nel mio studio in Islanda, accerchiato da outboard, un banco neve, le persone a cui voglio bene, il mio gatto, e nell’anima l’assenza di competizione e tutte quelle strane cosette che ci nascono dentro.
Prima di salutarci: palco dei sogni?
Sarebbe figo fare un solo live nella vita, al Wembley e poi basta.
Grazie per la disponibilità e i bocca al lupo per tutto.
Grazie a voi.