Intervista al protagonista dell’episodio 204 di #LFMConsiglia, del 29 aprile 2021.
Rocco️ F è un artista molto conosciuto nel panorama musicale emergente italiano.
All’attivo dal 2008, ha calcato diversi palchi d’Italia aprendo ad artisti come Sfera Ebbasta, Clementino, Mondo Marcio, Gemitaiz & Madman, One Mic, Two Fingerz, Bassi Maestro, Dani Faiv, Nitro, Inoki, etc…insieme a Xfetto & DjOver (Project Hope). Per quanto riguarda i featuring, invece, ha collaborato con Blue Virus , Rayden, Ibo Montecarlo, Albe OK , Delfo, Xfetto, Prez Beat, e tanti altri,
Dal 18 aprile 2020 é disponibile il suo primo album ufficiale “Supereroe“, album che al suo interno racchiude 17 brani, tra cui “Karma“, pezzo col quale ve l’abbiamo presentato all’interno dell’episodio 204 di #LFMConsiglia (29 aprile 2021).
In questa intervista, l’artista ci fa entrare nel suo mondo, raccontandoci “Supereroe, il su percorso ed i suoi programmi futuri.
Ciao Rocco F. Partiamo subito con “Karma“, il pezzo inserito nell’episodio di #LFMConsiglia a te dedicato. Ti va di raccontarcelo?
Ciao ragazzi, avete presente quando lo vita tende a schiacciarvi, ma è tutto dettato dalle vostre scelte sbagliate? Ecco, in quel momento ho scelto di chiedermi scusa, scusa di non avermi ascoltato prima e scusa di non aver pensato prima a me stesso.
Credo nel “Karma“, penso che tutto il bene fatto prima o poi ritorni, esattamente come il male.
È un pezzo molto personale, penso sia la mia parte musicale migliore sino ad oggi.
Questo fantastico brano è inserito in “Supereroe“, il tuo ultimo album. Quali sono i messaggi racchiusi nei 17 brani di questo ricco disco?
“Supereroe” è un disco pensato, ogni traccia ha un segno indelebile del tempo, questo disco ha 5 anni di esperienze al suo interno. Ogni canzone è una dedica, nulla è lasciato al caso, non ho voglia di inventarmi storie o vite non vissute, piuttosto non scrivo per mesi, ma dev’essere qualcosa di mio altrimenti non avrebbe senso la scrittura dal mio punto di vista.
Con questo disco ho capito che dentro ad ognuno di noi esiste un “Supereroe”, è la nostra parte nascosta, pronta a venir fuori quando meno te lo aspetti.
Tra i vari pezzi se dovessi scegliere una “canzone manifesto”, quale indicheresti?
“Supereroe” è la traccia manifesto del disco, non a caso è la titletrack.
Un messaggio più chiaro e diretto penso non fosse possibile.
Facciamo un passo indietro. Quand’è che hai deciso di entrare nel mondo della musica?
Se vi dicessi che è partito tutto con Call of Duty? Suona strano, vero?
Ebbene sì, nel 2007 ero un grande appassionato di videogame da pc e grazie alla maggior parte dei miei migliori amici, ho iniziato a scrivere canzoni inerenti a quel mondo, pian piano ho notato che quella scrittura era un modo naturale per dire tutte quelle cose che prima non ero riuscito a dire.
Il resto sono 14 anni di musica che partono da myspace ed arrivano a spotify…
Esiste un artista, un album o semplicemente una canzone, che hai influito nella scelta di iniziare a fare musica?
Ricordo nel mio primo computer una cartella “Rap”, me l’aveva passata un mio amico, l’aveva rubata a suo fratello…avete presente il primo bacio con la tua prima ragazza? Di più.
Mi sono innamorato di quel genere sin dalle prime tracce di Bassi Maestro, Stokka & Madbuddy, Mistaman, Mondo Marcio, Fabri Fibra, i VERI Club Dogo, insomma…il vero movimento Hip Hop/Rap di inizio millenio.
C’è, invece, un artista a cui ti ispiri?
Ho un’artista in particolare che ho sempre stimato, della quale ho preso ispirazione, il suo nome è RAIGE.
Ho avuto modo di incontrarlo diverse volte in giro per i palchi d’Italia, indimenticabile quella volta in cui mi fece i complimenti per un mio vecchio pezzo “Una mega strappona”, penso di non aver mai scritto nulla di più ignorante.
Gli proposi un feat recentemente e gli dissi che se me lo avesse concesso avrei smesso di far RAP.
…Spero di smettere domani.
Hai avuto la possibilità di calcare palchi importanti, aprendo concerti di artisti di caratura nazionale. Qual è il ricordo più bello che porti dentro da questi live?
Guardando il passato mi chiedo ancora come sia possibile essere riusciti ad aprire ad artisti di un certo spessore, ma la verità è una sola…la musica era diversa, i veri big a quei tempi erano Fibra e Club Dogo… non esistevano dei cachet da 30mila per 1 ora di live, un big se avevi gli agganci giusti lo portavi a casa con 2/3000 euro…del tipo che potevi farci una festa privata!
In fin dei conti eravamo bravi a fare il nostro, ci facevamo notare e venivamo chiamati, sono momenti che non ti scordi facilmente, i backstage con Inoki, One Mic, Bassi…con Clementino a Cremona che aveva chiuso le chiavi della macchina, dentro la macchina, se non ricordo male dovette rompere il vetro…quante risate.
Dove sogni, invece, il primo concerto dopo che questa situazione complicata sarà risolta?
Vorrei presentare “Supereroe”, non pretendo tanto…1000/1500 persone, camerino personale con frigobar e Dompr e 4000 euro per 40 minuti di live…scherzo!
Mi basterebbe la mia gente e tutta quella nuova che si rivede nei miei testi, bere qualcosa insieme e fare mattina.
Nella tua carriera hai avuto modo di collaborare con grandi artisti.
Dando per scontato come ognuna significhi (giustamente) tanto per te e per il tuo percorso, tra le varie collaborazioni, ne esiste una che ti ha dato “qualcosa in più”?
Non ho un classifica dei featuring preferiti, penso che ogni feat sia arrivato per una stima reciproca, e questo mi rende fiero.
Prima di salutarci, qual è il sogno di Rocco F?
Delle persone mi dicono che non ho mai avuto la giusta fame per riuscirci sino in fondo, ma forse non ho mai voluto che la musica fosse la mia sola priorità, amo pensare che la musica sia la mia compagna di vita e che ci sia nel momento del bisogno. Vorrei fosse un mio passatempo, apprezzato dalle persone sapendo che a loro devo tanta forza che mi hanno donato.
Grazie e in bocca al lupo.
Grazia a voi , buona fortuna per tutto.