Intervista – Alla scoperta di Giuse The Lizia

Intervista al protagonista dell’episodio 303 di #LFMConsiglia del 9 febbraio 2022.

Giuseppe Puleo, aka Giuse The Lizia,è un cantautore di 20 anni nato e cresciuto a Bagheria in provincia di Palermo.
Audace, innovativo, ambizioso e terribilmente diretto, Giuse The Lizia è un  cantautore all’avanguardia che vive come viene e mette tutto in musica.
Giuse è appassionato delle parole, è curioso, e racconta se stesso attraverso storie che diventano canzoni, per lui come cicatrici che gli ricordano che la vita è imprevedibile e ricca di colpi di scena.
Non esiste individualità nei suoi racconti, è una dimensione che non fa per lui e dei suoi progetti parla sempre al plurale.
Il suo è un rap d’autore, la sua musica mixa più generi, è sperimentale, contiene tutte le sue influenze e passioni, dal cantautorato al britpop, rock, rap italiano, urban e pop-punk, è un incontro tra i suoi vari ascolti che sono diventati il suo genere personale, una sorta di hip hop con suoni lo-fi.

“Parole Peggiori” (inserito nell’episodio di #LFMConsiglia a lui dedicato) e “Particelle” (feat. Laila Al Habash) sono i suoi ultimi due brani, usciti rispettivamente il 26 gennaio 2022 ed il 16 marzo 2022.

Di questo e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lui.
Ecco cosa ci ha raccontato.

Partiamo da “Particelle”, il tuo ultimo brano. Ti va di raccontarcelo?
“Particelle” è una canzone nata dopo un concerto da un voce e chitarra solitario; era stato un periodo molto frenetico ed ho sperimentato tante cose nuove, sentivo l’esigenza di rimettere ordine e di trovare, appunto, un mio equilibrio.

Come è nata la collaborazione con Laila Al Habash?
La collaborazione con Laila è nata quasi per caso. Il pezzo era praticamente finito e riascoltandolo da solo ho avuto come una suggestione sentendoci la sua voce, a quel punto le ho scritto girandole la canzone. Entrambi abbiamo volato fin da subito.

Dal momento della sua uscita, “Particelle” ha messo insieme tantissimi pareri positivi, accumulando tantissimi ascolti sulle piattaforme digitali. Ti aspettavi questo successo?
In realtà non ce l’aspettavamo, è stata una sorpresa bellissima. Sicuramente sapevamo che il pezzo spaccasse ma non pensavamo che ci sarebbe stato un feedback così positivo.

Facendo un passo indietro, cosa ci racconti, invece, di “Parole Peggiori”, il brano con cui ti abbiamo conosciuto all’interno del nostro portale?
“Parole Peggiori” rimane ad oggi una delle canzoni più vere e autentiche che abbia mai scritto. Racconta di un periodo in cui sono stato veramente male, di una rottura che ho vissuto in prima persona e di cui tuttora avverto degli strascichi a livello emotivo. Noto che molte persone hanno visto in questa canzone lo specchio di loro situazioni molto simili e questa cosa mi fa immensamente piacere.

Quali saranno i prossimi passi? Progetti futuri?
Stiamo lavorando ad un EP che uscirà verosimilmente intorno alla prima metà di maggio, poi abbiamo in programma di suonare tantissimo quest’estate. Direi che ci sono tutti i presupposti per divertirci parecchio.

Guardando indietro, invece, quale reputi essere, fino a questo momento, la tappa più significativa, del tuo percorso?
Sicuramente una delle esperienze più incredibili che ho fatto finora è stata quella di suonare a Palermo, al Beat Full Festival quest’estate davanti a tutti i miei amici e davanti i miei parenti. Un banco di prova importante, penso che lo ricorderò per tutta la vita.

Poco fa abbiamo parlato dell’importante collaborazione con Laila Al Habash, in tal proposito vogliamo chiederti: esiste un tuo “feat. dei sogni”?
Esistono tanti feat dei miei sogni. Forse la roba più incredibile per me sarebbe un feat con I Cani, che adoro da almeno cinque o sei anni, sarebbe iconico.

Chi è Giuse The Lizia, oggi?
Un ragazzo normalissimo a cui piace suonare e scrivere canzoni; parallelamente mi dedico ad altre cose senza scordarmi delle robe importanti davvero.

Dove, invece, vuole arrivare?
Nessun punto d’arrivo o obbiettivo particolare, prendo tutto ciò che viene perché in questa fase ogni piccolo successo mi sembra gigante e mi gaso.

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