Intervista – Il racconto della realtà: Roccia

Intervista al protagonista dell’episodio 149 di #LFMConsiglia dell’8 dicembre 2020.

Giuseppe Roccia, in arte Roccia, è un artista nato il 22 gennaio 1990 a Seriate (BG).
Il suo amore incondizionato per la musica, unito alla voglia di dure la sua lo portano, nel periodo delle superiori, ad iniziare a scrivere.
Tra nuove uscite ed importanti esperienze, il suo percorso è andato via spedito, fino ad arrivare a “Salsa di Soia“, il suo ultimo brano disponibile (su Spotify e le altre piattaforme digitali) dal 4 marzo 2022.

Guardandola nella sua interezza, la sua musica è caratterizzata da ampie sfumature autobiografiche, raccontando storie di vita vissuta, dall’amore ai problemi sociali, il tutto sempre con toni leggeri e a tratti ironici.
Poliedrico e sempre in cerca di nuove determinazioni della sua arte, non si identifica in etichette musicali come hip pop o rap ma cerca sempre di esprimere i suoi sentimenti senza porsi limiti, appunto, ricercando delle sonorità che lo rappresentino al meglio.

Per conscere ancora meglio lui e la sua musica, lo abbiamo contattato per porgli qualche domanda.
Ecco cosa ci ha raccontato. 

Iniziamo dal principio, quando, come e perché hai iniziato a fare musica?
Ho iniziato a fare musica nel 2010, quando sono entrato in studio per realizzare il mio primo album “Qui è un casino
In quegli anni ero studente universitario e sentivo una forte esigenza comunicativa ma non sapevo bene come esprimerla, poi è arrivata la voglia di scrivere, la musica, ed ora eccomi qua.

Esiste un brano, un album e/o un artista che ha influito al tuo avvicinamento al mondo della musica?
Senza dubbio il merito va a Marracash, anche se lui non lo sa.
La sua attitudine alla strumentale e la sua penna (a mio modo di vedere) d’oro, mi hanno fortemente avvicinano a tutto quello che produco oggi, anche se io e Marracash proveniamo da due contesti di vita diametralmente opposti, e lo si può percepire anche nei nostri brani.

Quali sono, invece, i tuoi modelli di ispirazione?
Riprendo il concetto espresso su Marracash nella domanda precedente ed amplio la risposta dicendo che ascolto un sacco di artisti italiani, tra cui Fabri Fibra, Carl Brave, Coez, Gazzelle, Dargen D’Amico e tanti altri  (miei modelli sono anche loro).
Ma soprattutto posso affermare che l’ispirazione maggiore arriva dalla realtà, da tutto quello che vivo, da come soffro, da come gioisco e soprattutto da come elaboro il tutto nei miei brani.

Venendo all’attualità, “Salsa di Soia” è la tua ultima uscita; ti va di raccontarci qualcosa del brano?
“Salsa di Soia” è un brano che affonda le radici nel lontano 2019, scritto nel 2020/2021 ed uscito nei migliori digital stores il 4 Marzo 2022. Fa riferimento ad una relazione tormentata, a tratti drammatica, che ha lasciato segni evidenti sia in me che nell’altra persona, credo.
E’ il manifesto ad essere in grado di fermarsi quando le situazioni non vanno, a non avere paura, perché se si va avanti si fa solo peggio. Abbiate il coraggio di interrompere ciò che vi va del male, soprattutto se ne siete consapevoli. Ovviamente parlo di situazioni al limite, come quella accaduta a me, per tutto il resto invece c’è la comunicazione, tutto è risolvibile, se lo si vuole realmente.

Parlando dei tuoi pezzi, ne esiste uno che occupa un “posto speciale” e che rappresenta Roccia, più degli altri?
I brani sono tutti figli miei, innegabile.
Ma il brano al quale sono più legato, che sento scorrere nelle vene, è “Nota Audio” tratto dall’album “Punto e a capo”. Vi consiglio di ascoltarlo.

Nuova musica in vista? A cosa stai lavorando?
Sto scrivendo molto in questo periodo e sto già abbozzando qualche nuova strumentale per lavori futuri. Ho in mente un nuovo ep o forse addirittura un album.
Restate connessi sui miei profili social per nuovi aggiornamenti.

Feat. dei sogni?
Sarò ripetitivo ma mi gaserebbe molto una chiamata di Marracash, non aggiungo altro!

Chi è Roccia oggi?
Oggi Roccia è un ragazzo di 32 anni che fa l’educatore e scrive canzoni. Come tutti gli esseri umani ho le mie debolezze, le mie insicurezze (e non è assolutamente una cosa della quale vergognarsi) ma ho anche dei punti di forza. Lavoro ogni giorno su me stesso, cerco la mia dimensione, anche attraverso la musica, e ogni tanto mi faccio un giro anche dalla psicologa, perché mi aiuta a mettere ordine su ciò che vivo e rende la mia scrittura più intima, a tratti.

Dove, invece, vuole arrivare?
Sinceramente non ho una meta precisa, mi interessa solamente che il viaggio sia molto stimolante ed interessante e poi le cose se devono accadere, in quale modo accadono; ogni luogo è destinazione se non si sa dove andare.

Grazie per la disponibilità, in bocca al lupo per tutto.
Grazie di cuore a voi per l’opportunità.

Profilo Spotify dell’artista

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