Intervista ad una delle voci femminili più ammirate ed apprezzate del panorama emergente italiano.
chiamamifaro è il progetto della giovane e talentuosa artista bergamasca, Angelica Gori.
Il nome scelto è chiamamifaro, perché la luce del faro è un posto sicuro, illumina sempre qualcosa o qualcuno. È una luce singola che non lascia solo nessuno. E per Angelica, il faro è il luogo in cui ha capito che la musica puó essere la sua strada.
Subito dopo la maturità dà vita a chiamamifaro e il 3 luglio 2020 esce il singolo di debutto “Pasta Rossa” (Uma Records), che raggiunge in breve tempo il milione di stream complessivi.
Il secondo singolo è “Domenica“, che esce il 6 novembre 2020 accompagnato dal primo video ufficiale.
Poi arrivano le prime date (condivide il palco con Ariete, rovere, Sangiovanni), il primo EP, MACCHIE (UMA records, 11 giugno 2021), e i singoli Bistrot e Limiti.
Il nuovo capitolo musicale di chiamamifaro si è aperto il 10 dicembre con “Addio sul serio“, seguito da “Pioggia di CBD” (disponibile dal 25 febbraio), con cui conquista la copertina di Indie Italia su Spotify. Anche con “sottacqua” feat rovere, uscito il 3 giugno 2022, è ancora una volta il volto di Indie Italia e delle migliori playlist Amazon Music.
Il 17 giugno dello stesso anno pubblica “Post Nostalgia” (Columbia Record/Nigiri), il suo album d’esordio.
Nell’estate 2022 apre alcune delle principali date di Pinguini Tattici Nucleari e rovere.
Disponibile, invece, dal da venerdì 28 aprile per Columbia Records/Nigiri, “MA MA MA” è il suo ultimo singolo.
“MA MA MA”è un mantra e uno sfogo liberatorio che racconta di un amore finito che, nonostante le mancanze, i litigi e le ipocrisie del partner, ha lasciato un segno indelebile anche dopo l’addio.
Per conoscere ancora meglio lei e la sua musica, l’abbiamo contattata per porle qualche domanda.
Ne è venuta fuori questa interessante intervista.
Partiamo dall’ultima novità; ci parli di “MA MA MA“, il tuo ultimo brano?
Volentieri. “MA MA MA” è nata questo autunno in un periodo nel quale, reduce dal tour dell’estate scorso, avevo voglia di scrivere solo canzoni “da concerto”. Quelle che fanno saltare. E già dalla strofa di “MA MA MA” avevo capito sarebbe stato un pezzo divertente da suonare live. Parla di un amore finito, troncato, e della rabbia di chi si ritrova a fare i conti con gli errori della persona che ama. L’amore-odio per come me lo immagino io.
In quanto ultima uscita, “MA MA MA” è sicuramente un pezzo che vale molto, per te e per il tuo percorso artistica. Tuttavia, guardando indietro, a quale altro tuo brano (pubblicato in passato) sei particolarmente legata?
Devo dire per forza “Pasta Rossa“, visto che è il pezzo con cui è cominciato tutto. A livello sentimentale invece voglio molto bene a “Diventare grandi“, che è la traccia che chiude il mio primo album, “Post Nostalgia“. È una canzone che avevo scritto tanti anni prima e che era cambiata tante volte insieme a me fino a trovare la sua versione definitiva, un po’ come me forse.
Sempre in relazione al passato ed analizzando “quello che è stato”, quale tappa della tua carriera reputi essere, fino ad oggi, la più importante?
Forse direi le aperture ai concerti dei Pinguini Tattici Nucleari nei palazzetti dell’estate scorsa. Non tanto a livello di carriera ma perché ho scoperto che mentre cantavo le mie canzoni davanti a 14.000 persone mi sentivo in pace. Ero semplicemente felice. È come se fosse stata una conferma che questo è il lavoro che voglio fare. Per sempre probabilmente.
Esiste un artista, un album o un brano che ha influenzato, più di tutti, il tuo avvicinamento al mondo della musica?
Un grosso impatto lo ha fatto la musica che si ascoltava e che si suonava in famiglia quando ero più piccola. Mi incantavo a vedere mio zio suonare la chitarra e volevo farlo anche io. Era la musica dei grandi cantautori. De Andre è sicuramente al primo posto nel mio cuore.
Come descriveresti la tua musica?
Non ne ho idea, spero sia musica bella per cominciare [ride]. Mi piace pensare che sia musica pop nel migliore dei modi di vedere questo termine. Pop nel senso che riesce a parlare a tanti. Musica che riesce a raccontare le mie esperienze e a renderle quelle di altre persone che non ho mai conosciuto. Cerco di renderla onesta, senza filtri, banale in un certo senso, perché mi piace parlare di storie di vita e di amore ordinari, non quelle dei film che non sono reali. Non so dire con certezza se la mia musica sia effettivamente tutto ciò, ma so che ogni giorno cercherò di scrivere delle canzoni più belle di quelle del giorno prima.
Quale brano di altri artisti avresti voluto scrivere tu?
“Frosinone” di Calcutta.
A cosa stai lavorando in questo momento?
All’album nuovo, che sta prendendo forma e che non vedo l’ora di pubblicare. Dopo il primo album ero un po’ scarica e pensavo che avrei fatto fatica a scrivere tanti pezzi nuovi, ma ho scoperto che anche quando non te lo aspetti loro vengono fuori.
Chi è chiamamifaro oggi?
Una ragazza che comincia ad essere consapevole delle proprie capacità spero. A volte farsi spazio in questo mercato può essere intimidatorio ed è facile pensare di non essere bravi abbastanza. Ma vedere i risultati del mio lavoro degli ultimi due anni sicuramente mi da coraggio e mi fa venire voglia di continuare a fare questo mestiere, e farlo sempre meglio.
Dove, invece, vuole arrivare?
Voglio essere più brava, più competente di quanto sono oggi, perché non si smette mai di migliorarsi e fare meglio a mio parere. Mi piacerebbe arrivare ai grandi palchi, magari ad un tour nei club, magari un giorno a Sanremo, sempre con la stessa passione dell’inizio.
Con chi, invece, sogni di collaborare un giorno?
Un sogno per me sarebbe collaborare con Cremonini, che è una delle penne più belle d’Italia e un maestro di stile.
Grazie, è stato un piacere. In bocca al lupo per tutto e alla prossima.
Grazie mille a voi, è stato un grande piacere!
A presto.
Profilo Spotify dell’artista.




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