Intervista alla protagonista dell’episodio 435 di #LFMConsiglia, del 5 aprile 2023.
Alessandra Ciccariello, cantautrice napoletana di vent’anni, vive a Portici (NA).
Scrive canzoni che nascono tra i suoni della sua chitarra, che suona da quando ha 12 anni, i type beat di YouTube e Garage Band.
I suoi brani assorbono i suoni della sua terra e si trasformano in musica contemporanea che parte da Napoli e parla a tutta la penisola, mescolando l’urban al pop. Il sogno di vivere di musica parte nel 2020 mentre è in coda ai provini di X Factor, che la portano alle fasi finali della selezione e vedono il suo brano “LV” superare i 600 mila stream su Spotify, così come “2minuti” che l’anno successivo presenta all’interno del programma Amici di Maria De Filippi.
Disponibile dal 28 aprile 2023, “ICONA” è, ad oggi, il suo ultimo singolo.
Con okgiorgio e Fiodor alla produzione, ALE non esita a mostrare la sua tenacia, riuscendo ad incastrare perfettamente le sue parole sul beat coinvolgente, creando un anthem pronto per essere cantato e ballato nelle strade di una Napoli che si veste di azzurro, canta tra striscioni e bandiere, festeggia la vita e… Maradona.
Per conoscere ancora meglio lei e la sua musica, l’abbiamo contattata per porle qualche domanda.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Partiamo da “ICONA“, il tuo nuovo singolo. Ti va di raccontarcelo?
“ICONA” è uno di quei brani che scrivi senza neanche pensarci troppo, unendo in ordine casuale quello che ti passa per la testa che, con la giusta melodia e il giusto flow, diventa un pezzo unico, di cui è difficile replicarne l’immediatezza.
“ICONA” arriva dopo “PAR NU SUONN“, il pezzo con cui ti abbiamo conosciuta all’interno del nostro portale. Cosa ci dici riguardo questo brano?
Mi piace definire “PAR NU SUONN” come un esercizio di stile, perché mi piace tanto sperimentare e trovare le combinazioni più strane per poi farle evolvere in un qualcosa di particolare ma soprattutto originale.
E poi “uh maro par nu suonn” è così iconico che merita di diventare un tormentone.
Parlando di tua musica, esiste una canzone (edita o non) che rappresenta al meglio te e la tua musica, più delle altre?
Al momento sento di avere più brani manifesto proprio perché non credo di rappresentare un unico genere musicale e quindi, probabilmente, non riuscirei neanche ad unire i generi che sperimento in un unico brano… per ora. Devo dire che il mio lato “urban” è degnamente rappresentato da “ICONA“, dai prossimi singoli sicuramente verrano fuori altre mie sfumature.
Più in generale, quali sono le sensazioni che vuoi trasmettere, le emozioni che vuoi far provare, le immagini che vuoi raccontare, con la tua musica?
Utilizzerò una frase tratta da “ICONA” per rispondere a questa domanda: “ho questa verità che riempie le mie storie”. Col tempo sto capendo che è questo il filo rosso che unisce i miei brani, anche quelli molto diversi tra loro. Il mio obiettivo è quello di riportare la verità nelle mie canzoni e quindi di essere sempre credibile.
Facciamo, ora, un viaggio indetro nel tempo. Ci racconti i tuoi primi passi, anzi le tue prime “note”, nel mondo della musica?
Tutto è partito con il karaoke dei villaggi turistici, ho da sempre questa attrazione verso il mondo dello spettacolo in generale e, crescendo, ho iniziato a capire che quando cantavo mi sentivo realmente appagata e in pace con me stessa, quindi ho realizzata di voler fare questo tutti i giorni della mia vita.
Nel tuo percorso, hai raggiunto già svariati traguardi, calcando anche importanti palchi, come quelli di X Factor ed Amici. Cosa ti sei portata dietro da queste esperienze?
Mi porto dietro tanti insegnamenti e lezioni di vita perché queste esperienze, inevitabilmente, ti cambiano e ti danno la possibilità di conoscerti meglio. Io, per esempio, ho imparato che ogni cosa ha un suo tempo e che la sincerità ripaga sempre, anche se a lungo termine.
Guardando avanti, quali sono le prossime tappe del tuo cammino?
Voglio crescere, migliorare, evolvermi senza snaturarmi e voglio mantenere viva in me quella curiosità e quell’ingenuità che, 5 anni fa, mi spinsero a scrivere le mie prime canzoni, anche quelle più brutte.
Sogni nel cassetto?
Fare spazio a nuovi sogni, diventare la Maradona della scena italiana.
A proposito di sogni, con chi ti piacerebbe collaborare, un giorno?
Con Bono Vox, dopo posso anche morire.
Che augurio ti fai, per il futuro?
Di non perdere mai la lucidità e la giusta dose di cazzimma per stare sempre un passo avanti.
Grazie per la disponibilità e per averci concesso questa intervista. In bocca al lupo per tutto e alla prossima.
Grazie a voi, un saluto calorosissimo agli amici de La Freddezza Music.
Profilo Spotify dell’artista.




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