Intervista – Il cantautorato pop di Daniele Gatti

Foto Francesco Morra

Intervista al protagonista dell’episodio 483 di #LFMConsiglia del 10 agosto 2023.

Daniele Gatti nasce a Roma. Da sempre legato al mondo della musica, durante il periodo delle scuole medie impara a suonare il sassofono iniziando a creare le sue prime melodie. In piena adolescenza, scopre la chitarra, con la passione per la composizione e la scrittura dei testi a segnare il suo cammino.
Si diploma come attore al Centro Sperimentale di Cinematografia, la Scuola Nazionale di Cinema: l’attore aiuta il cantante ad affinare le sue capacità espressive, il controllo del corpo, della voce, e il rapporto con la macchina da presa.

Era Calmo il Mare” (Ensemble3.0/Artist First), il suo singolo disponibile dal 19 maggio 2023.
Dopo i singoli “Stan Smith” (inno al camminare insieme e ammirare la bellezza dell’amore a ogni passo) e “Vale” (canzone d’amore che parla del momento catartico in cui si capisce che ciò che è davvero importante è vivere a pieno quegli attimi infiniti in cui si scopre l’altro), Daniele lancia un brano dalle vibrazioni positive e trascinanti che parla dell’incontro con una persona appartenente al passato che porta a una raffica di emozioni e sensazioni simili ad una tempesta interiore.

Per conoscere ancora meglio lui e la sua musica, l’abbiamo contattato per porgli qualche domanda.
Ecco cosa ci ha raccontato.

Partiamo dal principio. Come ti sei avvicinato al mondo della musica?
Quando ero piccolo mamma cantava sempre; la passione che ci metteva pur non essendo una professionista, è stata per me di grande ispirazione. Verso i sedici anni ho scoperto la chitarra e da lì in poi non l’ho più lasciata.

Esiste un artista, un album o un brano che ha influenzato, più di tutti, il tuo avvicinamento a questo mondo?
Mio padre era un grande fan di De Gregori che ascoltavo voracemente. Lui e De Andrè sono gli artisti preferiti della mia infanzia da cui nasce, credo, la mia passione per i testi delle canzoni. Crescendo, ho trovato in Cesare Cremonini un grande punto di riferimento per duttilità musicale, grinta e capacità di ingegnarsi per scrivere qualcosa di sempre molto personale, utilizzando però, vari stili di scrittura.

Quali sono, invece, i tuoi modelli d’ispirazione?
Domenico Modugno. Ha frequentato il corso di recitazione al centro sperimentale di Cinematografia come me, per poi capire che la sua strada era la musica. Inolte, è stato anche il primo cantautore in gara a Sanremo. La sua energia e voglia di vivere sono ciò che più mi ispira di questo grande artista.

Come descriveresti la tua musica?
Se il cantautorato e il pop avessero un figlio sognatore e scalmanato, sarebbe la mia musica.

Venendo alle tue uscite, ci parli di “Era calmo il mare“, il tuo ultimo singolo?
Un pezzo che riassumerei così: è passato tanto tempo da quando non la vedi, lei, quella che hai sempre pensato fosse la tua persona. Beh, quando accade, si tuffa dentro di te risvegliando il passato e le grandi aspettative che avevate. Dopo questo “evento” il mare calmo che avevamo dentro, non lo sarà più.

Prossimi passi? A cosa stai lavorando?
A breve sarò impegnato nella registrazione di due singoli. Chissà che a breve non possa saltare fuori un album.

Sogni nel cassetto?
Dico solo una parola: Olimpico.

A proposito di sogni, con quale artista ti piacerebbe collaborare, un giorno?
Paul McCartney.

Dove ti vedi tra 5 anni.
A preparare un grosso live.

Fatti un augurio per il futuro.
Non concentrarti su ciò che eri, ma su cosa puoi diventare.

Grazie per la disponibilità. Alla prossima.
Vi ringrazio per le domande e grazie a tutte le persone che sostengono gli artisti nei loro primi passi, vi posso assicurare che fate la differenza.

Profilo Spotify dell’artista.

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