Intervista – Musica come condivisione e armonia: Gabriele Esposito

Intervista al talentuoso cantautore napoletano classe ’98.

Gabriele Esposito è un cantante e cantautore napoletano, classe ’98.
La voglia di mettersi in gioco lo porta ben presto a calcare palchi importanti. Non ancora maggiorenne, infatti, prende parte alla decima edizione di X Factor, esperienza che lo fa conoscere al grande pubblico.
In seguito intraprende un tour acustico suonando tra le strade delle principali città italiane incontrando il favore del pubblico che lo aiuta, tramite una raccolta fondi su MusicRaiser, a realizzare il suo primo EP in inglese “Mindindividual 2.0”.
Nel 2017 decide di ritentare l’esperienza del talent show e si presenta a X Factor con l’inedito Limits”.
Successivamente decide di dare una svolta al suo percorso, tornando alle sue origini ed iniziando a scrivere canzoni in dialetto napoletano. Pubblica il singolo “Napoli lo-fi” (che riscuote l’approvazione del pubblico) continuando anche ad esibirsi per strada (Salerno, Cava dei Tirreni, e soprattutto Napoli, più precisamente in Via Scarlatti).
Nel 2022 pubblica un EP che prende il nome appunto da “Via Scarlatti” composto da cinque brani di artisti napoletani. L’EP riscuote un successo enorme, raggiungendo più di un milione di streaming in pochi mesi e portando Gabriele in giro per l’Italia nel suo “Love Napoli Live”. Il 22 dicembre dello stesso anno esce “L’UNICA”, una ballata romantica in napoletano, che parla di un amore semplice, ma allo stesso tempo speciale, unico.
Attualmente Gabriele è a lavoro su nuovi brani, il 26 maggio è uscito il singolo ARET ‘A ‘NU PENZIERO”  mentre, disponibile dal  22 settembre,  “SI M’ANNAMMOR’” è il suo ultimo singolo.

“SI M’ANNAMMOR’”  (Asino Dischi distribuito da The Orchard) è un brano leggero e spensierato caratterizzato dal suono di un semplice ma efficace riff di chitarra, tipico di Gabriele, che accompagna l’ascoltatore all’interno del brano in un insieme di melodie distese ed energiche in cui l’artista racconta la paura che si prova nella fase dell’innamoramento.

Per conoscere ancora meglio lui e la sua musica, l’abbiamo contattato per porgli qualche domanda.
Ne è venuta fuori questa interessante intervista.

Partiamo dal principio. Quando, come e perchè ti sei avvicinato al mondo della musica?
Ho sempre respirato musica a casa perché mio padre è un tastierista, ma l’avvicinamento vero e proprio è avvenuto in solitario diciamo; all’età di 12 anni ho preso una chitarra classica abbandonata da mia zia e con l’aiuto del signor internet ho iniziato a suonare. Sono ancora autodidatta, ma con molti più anni di gavetta e live sulle spalle.

Già da giovanissimo, ti sei ritrovato a calcare un palco importante come quello di X Factor. Cosa ti sei portato dietro da questa esperienza?
Mi sono rimaste dentro le persone, parlando della mia città (Napoli), ho conosciuto uno degli amici più cari che ho, nonché collega e portatore di sana napoletaneità, Andrea Radice, con cui condivido e ho condiviso tanta musica e passione per tutto ciò che è Napoli. Sicuramente X Factor è stata un’anteprima di tanti meccanismi artistici e umani che prima o poi, se vuoi fare questo mestiere, dovrai toccare; mi sento fortunato ad aver avuto la possibilità di lavorare con i professionisti del settore.

Da quel momento, cosa è cambiato e cosa, invece, è rimasto immutato?
È cambiata sicuramente la mia consapevolezza rispetto a quello che significa per me fare musica, oltre che sono passato dal comporre la mia musica dall’inglese al napoletano; ho capito cosa volevo dire. Penso che di immutato sia rimasta la voglia di vivere la musica in una dimensione di condivisione e armonia.

Quanto è importante, per il tuo percorso, la sfera dei live?
Fondamentale é la parola giusta, tutto ruota attorno a quello secondo me.

Veniamo alla tua ultima uscita, SI M’ANNAMMOR’ti va di raccontarci questo pezzo?
SI M’ANNAMMOR’” nasce quasi un anno fa, è nata veramente di getto in studio con il mio amico e collega Armouann. La linea melodica e il testo hanno preso forma insieme al giro di chitarra, così anche il riff di mandolino principale (che in realtà è una chitarra classica modificata), e la stessa notte il producer Kreed è arrivato in studio e l’ha vestita con una drum e basso hip-hop pieni di ciccia, come diciamo noi. É un incontro fra la melodia napoletana e il pop d’oltreoceano che tanto amo.

A quale altro brano, pubblicato in passato, sei particolarmente legato?
Sono legato a “Bad Vibes“, il primo brano che ho scritto in assoluto. Mi è capitato di suonarlo in un soundcheck ultimamente così per gioco, ed è affascinante come delle cose che fai in un momento in cui non ti ritenevi maturo siano poi in realtà fonte di ispirazione anni dopo, per un te cresciuto.

Più in generale, come descriveresti la tua musica?
Leggera come chi cerca di esprimere ciò che ha dentro.

Oltre che per i tuoi fantastici inediti, hai attirato l’attenzione per la tua capacità di reinventare  brani di artisti celebri, come LIBERATO e Tananai. In tal proposito quale, tra quelle “di altri”, è la tua “canzone preferita”?
La mia mia cover preferita é “t’aggio purtato na rosa”; l’ho sentita subito nelle mie corde e infatti mi piace tantissimo suonarla, e quando una cosa ti piace suonarla é quella giusta, al momento é la mia cover più ascoltata quotidianamente, quindi ci ho visto bene.

Quali artisti indicheresti come tuoi modelli di ispirazione?
John Mayer e Pino Daniele, ma anche tanto dei mondi folk e soul/rnb.

Con chi, invece, ti piacerebbe collaborare, un giorno?
Nu Genea, per favore!

Dove ti vedi tra 5 anni?
Mi vedo in giro, alla ricerca di continue nuove ispirazioni e lezioni dal mondo.

Grazie per la disponibilità. In bocca al lupo per tutto e alla prossima. (Saluti finali)
Grazie a voi Guagliù! Venitemi a trovare in concerto, mi raccomando!

Profilo Spotify dell’artista.

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