Foto Vanessa Tomasin
Conosciamo meglio il nuovo album della band, ed i suoi membri (grazie ad una interressante intervista “multipla”).
Gli Occhi Degli Altri sono una band rock composta da quattro amici (Alessandro, Pietro, Stefano e Giorgio).
Nascono schiacciati tra montagne e lago e si formano tra dischi storici e notti di fervore. Incastrati tra i ricordi d’infanzia e l’adolescenza, sviluppano un bipolarismo tra sfuriate rock e momenti introspettivi sognanti. Amano le chitarre ma anche i synth e soprattutto le birrette in compagnia cantando a squarciagola insieme ai “bagai”.
Disponibile dal 20 ottobre 2023, “Scartaggi” (distribuzione Artist First) il loro nuovo album.
“Scartaggi” è una sintesi densa di quello che rimane di quattro amici dopo anni di sala prove e concerti. Usando un’immagine retorica: è ciò che rimane di buono nel bicchiere dopo che accidentalmente lo si è quasi versato tutto per terra in balia dell’euforia del momento o della negligenza.
Scrivere questo album ci ha dato la possibilità di fissare il bene che è rimasto tra noi quattro senza avidità nel proteggerlo. Abbiamo avuto modo di farlo con le persone giuste in un momento specifico di crescita personale, la quale ha aiutato a rendere espliciti alcuni dei caratteri più evidenti della nostra natura. Uno tra i tanti è stato focalizzare il punto d’incontro tra fragilità, sgangheratezza e nostalgia (tutti elementi da sempre pregnanti della semantica dei GODA) chiarendoci che ogni risultato di questa autoanalisi non avrebbe dovuto avere freni creativi, ma allo stesso tempo non sarebbe dovuta sfociare in qualcosa di pesante.
“Scartaggi” è il nome del gioco col pallone che ha alimentato le sfide sfrenate della nostra infanzia. Il concetto è quello di rincorrere qualcosa senza uno scopo preciso solo perché “ti va di farlo” e senza conoscerne il motivo stai meglio: un parallelismo molto risolutivo del nostro modo di fare musica. La rappresentazione dell’infanzia inoltre traduce la semplice emotività sparata in faccia con i primi mezzi a disposizione attraverso immagini sognanti di ricordi nostalgici (vedi le copertine “indefinite” di singoli e album). L’infanzia consente di alleggerire la pesantezza e unisce l’immaginario alla narrativa della band.
Tracklist
Notti Stanche
Fumo un po’
Fogli di carta
Satelliti
Figli di troia
Galleria
Autogol
CREDITI
Musica: Giorgio Lanfranconi, Alessandro Beri, Stefano Morganti, Pietro Bonaiti
Testi:
“Figli di troia“: Alessandro Beri
“Satelliti“: Stefano Morganti e Giorgio Lanfranconi
“Autogol“: Stefano Morganti
“Notti stanche“: Stefano Morganti
“Fogli di carta“: Stefano Morganti
“Fumo un po’“: Stefano Morganti
“Galleria“: Stefano Morganti
Hanno suonato:
Giorgio Lanfranconi (chitarra elettrica, chitarra acustica, synth, cori)
Pietro Bonaiti (batteria, synth, programmazioni, percussioni)
Stefano Morganti (chitarra elettrica, voce principale)
Alessandro Beri (basso elettrico, chitarra elettrica, cori)
Luca Galizia (basso elettrico, chitarra elettrica)
Andrea Maglia (cori)
“Scartaggi” è stato registrato presso il Bleach Studio sul lago di Como da Andrea Maglia e Carmelo Gerace ad eccezione di “Figli di troia” registrata presso il Mono Studio di Milano da Pietro Bonaiti nell’inverno tra 2021 e 2022.
Mixato da Andrea Maglia ad eccezione di “Figli di troia” mixata da Pietro Bonaiti.
Masterizzato da Tommaso Benedetto.
Produzione e direzione artistica de Gli Occhi Degli Altri ad eccezione di “Fogli di carta” e “Fumo un po’” prodotte da Luca Galizia (Generic Animal) e “Figli di troia” prodotta da Pietro Bonaiti.
Abbiamo approfittato dell’uscita dell’album per contattarli e per porre loro qualche domanda.
Ne è venuta fuori questa interessante “intervista multipla”.
Scopri, nelle prossime pagine dell’articolo, cosa ci hanno raccontato.




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