Intervista – L’auto-consapevolezza di Ruben Coco

Intervista al protagonista dell’episodio 505 di #LFMConsiglia, del 25 ottobre 2023.

Ruben Coco canta da sempre e scrive musica dal 2015.
Pubblica nel 2018 i suoi primi singoli “E invece io” e “Non sei più con me” seguiti l’anno successivo da “Io e te”, tutti e tre brani autoprodotti.
Nel 2022 entra in studio con Luigi Tarquini (Etrusko) e Federico Fontana (Phonez) per la produzione del suo primo disco, una serie di storie-canzoni autobiografiche e universali.
Il primo singolo nato dalla collaborazione con i due producer è “Perché non ci riesco”, uscito a gennaio 2023. Seguono “Anche se non conviene”, “Gloria no” e “Nel frattempo”, brano inserito nell’episodio della nostra rubrica #LFMConsiglia a lui dedicato e che ha anticipato l’uscita dell’omonimo album.

Nel frattempo”, infatti, è il primo EP di Ruben Coco, disponibile sulle piattaforme digitali da venerdì 6 ottobre 2023.
Un progetto ricco di storie di vita vissuta, con pezzi variegati e diversi da loro, tenuti insieme
dal sound di Etrusko (Luigi Tarquini) e Phonez (FedericoFontana), che hanno saputo vestire perfettamente il progetto. L’album prodotto da Alti Records e masterizzato da Giovanni Nebbia, è il primo disco del cantautore abruzzese ed esce con l’etichetta indipendente LaPOP.

Di questa importante uscita, e di tanto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lui, in questa interessante intervista.
Vi lasciamo direttamente alle sue parole.

Veniamo subito a “Nel frattempo” il tuo primo EP. Che rappresenta per te questo progetto?
È il primo progetto nel quale credo di essere stato totalmente sincero con i miei sentimenti. Segna anche un profondo cambiamento nella stesura delle mie liriche perché se prima, comunicavo un mondo “immaginato” ora dipingo una realtà ben definita: la “mia”.

Oltre la tracklist “Nel Frattempo” quale, tra quelli presenti in tracklist, reputi essere il “brano manifesto” dell’intero album?
Penso che il “brano manifesto” dell’EP sia sicuramente “Anche se non conviene”, ma non sono solo io a dirlo. È il brano che più di tutti ha abbracciato le storie che ognuno di noi a vissuto: un “amore tossico” dal quale è difficile uscire. E poi parlano chiari anche gli ascolti.

Più in generale, qual è il tuo approccio alla scrittura? Come nascono i tuoi brani?
Quando scrivo per me, attendo che qualcosa mi smuova, mi interrompa, crei la giusta energia per creare. Mi metto al pianoforte e quello che succede succede. Quando invece scrivo per altri, parto da una reference, uno stile e una volta capito di cosa dover parlare, butto giù idee una dietro l’altra.

Esistono artisti italiani o internazionali, a cui ti ispiri?
Sicuramente Lucio Dalla, De Andrè ma anche Frank Sinatra, Freddie Mercury e Kurt Elling
Per non parlare di tutto il brit-pop e i primi REM. Amo anche la musica classica del tardo ‘800.

Facendo un passo indietro, quando e perché hai deciso di iniziare a fare musica?
La mia è stata una scelta supportata dal mio ambiente familiare. Tra gioie e dolori ho sempre trovato rifugio nel pianoforte all’inizio e nella voce poi. Ho sempre voluto raccontarmi, fin da piccolo ed il voler stare “al centro della scena” mi ha aiutato molto in questo processo. Penso che il modo meno indolore che avessi per raccontare me stesso sia stato proprio quello di dirlo cantando e suonando un pianoforte.

Chi e/o che cosa ti ha portato a voler intraprendere questa strada?
Il voler stare “al centro della scena” mi ha portato a prendere questa strada. E la mia capacità di fare “auto-consapevolezza” attraverso i miei testi.

Quali sono le tappe del tuo percorso che hanno significato di più per te e per la tua crescita artistica a personale, fino ad oggi?
Mi ha sicuramente formato tutto quello che ho fatto, dall’apertura del concerto di BB King fino ai concerti di Umbria jazz, passando per le feste più trash della storia più un’incursione della musica dance con il progetto Master Mood che mi diede molte soddisfazioni sia economiche che artistiche. E poi tutto quello che mi è accaduto è finito in una parte molto profonda del mio animo nella quale attingo spesso per scrivere.

Prossimi passi? A cosa stai lavorando?
L’ EP è uscito, ora serve solo farlo sentire a tutti dal vivo. Sto scrivendo roba nuova “non solo per me” e spero di uscire con qualche bel live.

Feat dei sogni?
Mi piacerebbe scrivere un pezzo con Brunori e Cremonini. Rispetto molto il loro percorso e mi piace il loro modo poco consono di descrivere la realtà. Mi sento molto vicino a loro e penso possa uscire qualcosa di buono

Chi è Ruben Coco oggi?
Ruben Coco è un’artista che non cerca più il successo come prima. È un cantautore che “si accontenta” di farsi conoscere da chi è disposto ad ascoltare.

Dove, invece, vuole arrivare?
Le velleità artistiche della gioventù sono cambiate, si sono trasformate “ e questo è un bene”. Mi accontento di vivere onestamente con le mie idee e di portare avanti un progetto che mi soddisfi a pieno.

Grazie per la disponibilità. In bocca al lupo per tutto.
Grazie a voi per le domande molto stimolanti.

Profilo Spotify dell’artista.

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