Intervista – In continuo mutamento: LINGUE

Intervista a Federico, membro delle LINGUE, band protagonista dell’episodio 540 di #LFMConsiglia (12 febbraio 2024) e vincitrice del premio Artista del Mese di Febbraio 2024 del nostro portale, assegnato dagli utenti.

La band LINGUE nasce nel 2017, sondando il terreno con numerosi concerti in giro per il centro Italia dopo l’uscita di “Neve”, ep autoprodotto uscito per AltiRecords.
Tra il 2018 e il 2020 vivono la prima vera esperienza in studio che dà la luce ad “Umani”, il loro primo disco, registrato sotto la produzione artistica di Marco Diniz Di Nardo (Management) ed uscito a Maggio 2020 per Pioggia Rossa Dischi dopo essere stato anticipato dai singoli “Umani”, “Regali” e “Scale”.
La band conta più di cento concerti nel panorama Nazionale dove spiccano numerose partecipazioni a Festival Italiani e l’accesso alle fasi finali del Premio Buscaglione, del premio Amnesty ed altri concorsi per artisti emergenti.
Sempre alla ricerca di un nuovo suono che possa rappresentare nell’interezza l’anima dei musicisti della band, le Lingue tornano sulla scena con l’uscita di “CARTA” a giugno 2022.
A maggio 2023 entrano a far parte di Maionese Project by Matilde Dischi.

“senzatempo” è l’ultimo singolo della band, disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 26 gennaio 2024, brano inserito nell’episodio della nostra rubrica #LFMConsiglia a loro dedicato, e che li ha portati a vincere il premio Arista del Mese di Febbraio 2024 del nostro portale, assegnato dagli utenti.

“senzatempo” è un brano che parla di depressione e cerca di descrivere gli stati d’animo che si provano quando ti trovi all’interno di un tunnel così tanto buio che non ti permette di cercare e di trovare la luce.

La band è composta da Marco, Valerio, Andrea e Federico, e proprio quest’ultimo ha risposto a qualche nostra domanda, raccontandoci di sè e del progetto LINGUE.

Quando, come e perchè hai iniziato a fare musica e quando nasce il progetto LINGUE?
Ciao ragazzi, è stata una necessità che si è concretizzata nel tempo.
La musica ha sempre fatto parte della mia vita, sin da bambino. Inizialmente vista come un gioco pian piano si è fatta strada tra gli impegni e gli obiettivi. Il mio approccio verso la musica nasce dalla scrittura, poi negli anni si è aggiunto lo studio degli strumenti, del “fare musica”.
Nel 2017 nasce il progetto LINGUE, e quella necessità adesso è ancor più presente nell’orizzontalità dei miei e dei nostri bisogni.
Sarebbe l’unico lavoro in grado di non stancarci mai, speriamo che possa crescere l’interesse verso la musica vista come opportunità in questo paese, e non soltanto come hobby o strumento di sfogo, sarebbe già un grande passo avanti, ma non è il momento di fare polemica [ride].

Prima di entrare nell’universo LINGUE, una domanda semplice da porre, ma la cui risposta può racchiudere 1000 sfumature. Cosa vuol dire, per te, fare musica?
Fare musica significa comunicare, significa svuotarsi per poi ricomporsi ogni volta, significa andare a fondo, significa colorare di libertà le emozioni, creare un filo che unisce due sconosciuti che ascoltano una stessa melodia o delle stesse parole in grado di suscitare mondi contrastanti tra loro.
Fare musica significa avere il coraggio di mostrare la parte più vera e profonda di se stessi nel modo più sensibile che esista.

Veniamo a noi. LINGUE: come ce li racconti?
Le LINGUE sono un’avventura ma anche una base, una casa una stabilità. Se fossero un elemento che si trova in natura probabilmente sarebbero un’onda, in continuo mutamento, alti e bassi, giorno e notte, correnti più o meno forti a seconda del periodo, ma le LINGUE credo che ormai siano un qualcosa di concreto che finché ci sarà voglia e motivazione di fare musica rappresentano per me e per noi (e speriamo anche per chi incontriamo lungo il nostro percorso) una sorta di unica testa formata da personalità ed attitudini in contrasto quasi perenne tra loro.
Spesso diciamo che senza musica non ci saremmo mai conosciuti perché troppo diversi nelle mansioni che compongono ad oggi la società e la contemporaneità che viviamo, ma poi ci accorgiamo che il sangue che ci scorre nelle vene è più simile di quanto crediamo. Se fosse vino sarebbe sicuramente vino proveniente dalla stessa botte.

Qual è secondo te, ad oggi, il momento più importante del vostro percorso?
Il momento più importante di un percorso ad oggi non esiste, ne esistono diversi.
Sicuramente, e lo affermo con ostinata convinzione, ogni volta che decidiamo di mettere acqua in questa pianta che è il nostro progetto, ogni volta che ci scegliamo, ogni volta che accordiamo uno strumento o iniziamo una nuova produzione beh quello è il momento più importante del nostro percorso.
Non voglio confondere importante con emozionante altrimenti avrei parlato del concerto “più bello” o di emozioni facilmente travisabali perché non del tutto razionali.

Artista preferito e/o da cui traete ispirazione?
Veniamo da culture musicali ed ascolti molto differenti, ognuno di noi ha un artista preferito ma non è una chiacchierata soggettiva questa.
Quindi vi dico che ispirazione la troviamo dalle novità, ispirazione e motivazione.
Cerchiamo di ascoltare sempre oltre, di prendere cose fuori dalla nostra comfort zone, cerchiamo di capire come metterci in difficoltà.
Ad oggi ci attrae particolarmente l’artista che riesce ad unire una ricerca musicale complessa e posizionata tra suoni classici mischiati ad un’elettronica anche a tratti estrema in grado di non prevaricare il peso e l’importanza di parole (testo) e melodie vocali.
Vorremmo riuscire a creare un mix tra questi elementi e ci sono ascolti inerenti dai quali attualmente traiamo ispirazione.

Canzone preferita?
Domanda difficilissima, mi avvalgo della facoltà di non rispondere.
Mi sentirei in colpa per l’eventuale seconda classificata, non voglio fare classifiche, dipende dal momento, da come gira la testa, dal tempo che c’è fuori la finestra.

Sogni nel cassetto?
Poter fare tanto con la musica, suonare in giro, portare le nostre canzoni nei club di tutta Italia, fare dischi che rappresentino sempre di più la nostra essenza.

Descrivi ognuno degli altri membri del gruppo, con una frase.
Non metto i nomi per far sì che chi legga e conosca i ragazzi possa giocare ad indovinare.
Metto qualche parola che poi può reindirizzarsi ad ognuno di loro: eclettico, buono, contrastante, insicuro, geniale, controverso, disponibile, folle.

Frase preferita di un vostro pezzo?
“Sai quante lacrime ha asciugato questa terra, ora le piu timide sono gli alberi più belli“.
Anche in questo caso già sto pensando ad altre frasi che non ho messo ed il senso di colpa mi attanaglia.

Feat. dei sogni?
La buttiamo su Venerus con la collaborazione di Mace?

Dove vedi le LINGUE tra 5 anni?
O su un palco o in sala prove e al bancone di un locale. O in tutti e tre i posti magari nella stessa giornata.

Fai un augurio alle LINGUE per il futuro.
Non smettiamo mai di stupirci e di cercare oltre.

Profilo Spotify della band.