Intervista – “Scrivo perché voglio non perché devo”: Rafèle

Intervista all’artista protagonista dell’episodio 536 di #LFMConsiglia dell’1 febbraio 2024.

Raffaele Ronga, in arte Rafèle, nasce ad Aversa nel 1998 e cresce a S. Antimo in provincia di Napoli. Studia pianoforte dall’età di 8 anni. Da bambino compone le prime melodie e nella prima adolescenza prendono forma le canzoni. Durante gli anni del liceo scrive tanto, suona come tastierista nella band formata con alcuni amici e si avvicina anche alla chitarra acustica.Tra 2019 e 2020 escono canzoni col nome Raffaele Ronga sulle piattaforme di streaming musicale; nel 2021 nasce il progetto Rafèle.

“Tienimi vicino, stringimi più forte” è il suo nuovo brano appena uscito, nella giornata di oggi (22 marzo 2024).

Abbiamo approfittato di questa nuova uscita per contattarlo e porgli qualche domanda.
Ecco cosa ci ha raccontato.

Partiamo dal principio. Come ti sei avvicinato al mondo della musica?
Da ragazzino. C’era un pianoforte a casa dei miei nonni, dove passavo molto tempo. Tra i dischi dei cantautori e la musica dei miei zii è nato l’amore per lo “scrivere canzoni”.

Quali tappe del tuo percorso hanno significato, più delle altre, per la tua crescita artistica e personale?
Certamente dall’uscita di “Ti rincorro come le canzoni” c’è stata una presa di coscienza rispetto a tutto il progetto Rafèle. La crescita artistica è collegata alla crescita della cultura musicale e, per uno che vuole fare il cantautore, nei sentimenti, nella capacità di esternarli.

Cosa rappresenta per te questo brano?
Pane per l’ego, oltre ad essere l’emblema del mio romanticismo strano.

Esistono degli artisti da cui trai ispirazione?
Amo molto la musica degli Squallor, di Sergio Caputo, Carosone, Lucio Dalla.

Guardando indietro, a quale altro tuo brano (pubblicato in passato) sei particolarmente legato?
“Sembra un film (cambiare)” è una di quelle che mi sento sempre addosso.

Quale brano di altri artisti, invece, avresti voluto scrivere tu?
“Un sabato italiano” di S. Caputo, non mi stanca mai, ha una linea melodica da innamorarsi e poi il sabato è il sabato, come il paese in cui viviamo. Poi la pulizia nella scrittura mi affascina come la quantità di dettagli e informazioni che sono nel testo. Pezzo clamoroso.

Feat. dei sogni?
Totó Savio.

Fino ad adesso abbiamo parlato di Rafèle l’artista; chi sei, invece, fuori dalla sala d’incisione?
Studente di giurisprudenza e imprenditore attivo nel settore dello sport, del sociale e dell’inserimento sociale dei soggetti svantaggiati. Rafèle è lo stesso di Raffaele, scrivo perché voglio non perché devo farlo e ne ho tanta voglia sempre.

Prossimi passi? A cosa stai lavorando?
EP poi album.

Prima di salutarci, fatti un augurio per il futuro.
Fare grandi concerti è un obiettivo.

Grazie per la disponibilità. In bocca al lupo per tutto.
Grazie a voi.

Profilo Spotify dell’artista.