Foto di FIliberto Signorello
Intervista all’artista protagonista dell’episodio 553 di #LFMConsiglia del 18 marzo 2024.
ANSIAH è un talentuoso artista casertano classe ‘93, uno degli elementi più interessanti del panorama musicale emergente.
Il suo avvicinamento al mondo della musica avviene sin da piccolo quando si innamora dell’Hip Hop. Tuttavia non si lega al filone old school, preferendo il rap contaminato da altri generi. Crescendo sposta l’attenzione sul punk e il Metal ma anche, e soprattutto, sulla techno e la drum’n’bass. Questo “dualismo” tra rock ed elettronica è alla base della maggior parte dei suoi lavori. A novembre 2022 pubblica il singolo d’esordio “TRACCIA 0”, che non resta indifferente alle piattaforme digitali e che riesce ad ottenere in pochissimo tempo dei posti nelle principali playlist. Prosegue poi il suo percorso nei mesi a seguire con “100 GIORNI”, “TAGLIA” e “Backrooms”.“Niente di buono”, esce il 16 giugno e segna per ANSIAH l’inizio di un percorso verso un sound più morbido ed elettronico ed un passo in più nella linea che ANSIAH sta tracciando nei suoi lavori. Il 30 agosto 2023 porta il brano sul prestigioso palco dell’Arena di Verona nell’ambito del Future Hits Live (evento musicale di Radio Zeta).
Segue “MK ULTRA”, uscito il 20 ottobre, un grido nel silenzio, una metafora disturbante sulla società in cui viviamo.
Disponibile, invece, da venerdì 23 febbraio (per Artist First) “L’ultima mezz’ora” è, ad oggi, la sua ultima uscita, nonchè il brano inserito nell’episodio della nostra rubrica #LFMConsiglia (il numero 553 del 18 marzo 2024) a lui dedicato.
Di questo, e di altro, ne abbiamo parlato direttamente con lui, in questa interessante intervista.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Iniziamo da quella che, ad oggi, rappresenta la tappa più recente del tuo percorso artistico: l’uscita di “L’ultima mezz’ora“. Cosa rappresenta, per te, questo brano?
“L’ultima mezz’ora” è nata da una bozza sul telefono, dove avevo scritto cose che avrei voluto dire ma che non avrei mai detto a meno che non stesse finendo il mondo. Da lì l’idea, la domanda, quel dubbio su cosa direi e a chi se mancasse solo l’ultima mezz’ora
In quanto ultima uscita, “L’ultima mezz’ora” è sicuramente un pezzo che vale molto, per te e per il tuo percorso artistica. Tuttavia, guardando indietro, a quale altro tuo brano (pubblicato in passato) sei particolarmente legato?
Sono legato a doppio filo con tutti i miei brani, c’è tanto, spesso troppo, me stesso in ognuno. Però se devo sceglierne uno direi “TAGLIA” : sound rabbioso, intro invidiabile, ma al contrario il testo è orrendamente introspettivo e personale, sicuramente tra i più importanti
A proposito di tuoi pezzi, qual è il tuo approccio alla scrittura? Come nascono i tuoi brani?
Non c’è un metodo giusto o una regola precisa. Scrivo di continuo, idee, immagini, paranoie, rime. Alle volte da una di queste nasce un brano, altre volte ho voglia di creare qualcosa da zero. Dipende dai giorni
Più in generale, quali sono le sensazioni che vuoi trasmettere, le emozioni che vuoi far provare, le immagini che vuoi raccontare, con la tua musica?
Le emozioni switchano velocemente e io pure, so che dentro c’è qualcosa che non va, ma non ho voglia di nasconderlo. So di non essere da solo, voglio far trovare, unire chi si sente così, creare connessioni.
Come racconteresti Ansiah, invece, a qualcuno che ancora non lo conosce?
L’artista che dovresti ascoltare subito.
Facciamo un passo indietro. Ci racconti i tuoi inizi nel mondo della musica?
C’è sempre stata la musica, da piccolo ero in tutte le jam più marce a Caserta, ero fan dell’HH italiano ma mi piacevano molto anche il nu metal così come l’hardtechno e la drum’n’bass. Ho sempre scritto per sfogo, per me, poi ho conosciuto Mario Meli, il mio producer che mi ha convinto a fare sul serio, e adesso siamo qua.
Tanti i momenti di grande rilevanza nel tuo percorso artistico, fino a questo punto, ma quale reputi essere, ad oggi, la tappa più importante?
Credo che ogni palco, ogni traguardo, ogni live, sia unico, soprattutto ai concerti c’è sempre un’energia strana, forte, unica. Sicuramente l’Arena di Verona è stato un bel traguardo così come sentire per la prima volta un mio brano su tante radio diverse.
Qual è il punto di arrivo che ti sei prefissato?
Non posso avere un punto di arrivo. Sono insaziabile ed ambizioso, mi rovino ma non mi fermo.
Con quali artisti, italiani o internazionali, sogni di collaborare, un giorno?
Chase & Status sicuramente.
Prima di salutarci, fatti un augurio per il futuro.
Resta in equilibrio, Ansiah.
Grazie per questa bella chiacchierata, è stato molto interessante. In bocca al lupo per tutto e alla prossima.
Grazie a voi, un piacere. A presto.
Profilo Spotify dell’artista.
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