Bartolini, cantautore e polistrumentista che ha lasciato la Calabria per trasferirsi a Roma facendo tappa a Manchester, ha pubblicato venerdì 12 aprile il suo terzo album “TILT” (Carosello Records), un nuovo progetto discografico più adulto e maturo, ma anche spensierato, giocoso, verace e legato indissolubilmente alle influenze dell’alternative rock che hanno formato musicalmente l’artista durante la sua adolescenza. 

Un disco che si confronta con la vita adulta, gli affetti, le perdite, i cambiamenti e il senso di disorientamento che ne consegue, e segna la crescita personale e artistica di uno dei rappresentanti del nuovo cantautorato indie/rock che venerdì 24 maggio tornerà a esibirsi al festival MI AMI per la sua terza partecipazione solista.

C’è un anno e mezzo di vita dietro questo disco. Un ciclo che ha attraversato slanci creativi e dubbi profondi, battute d’arresto e ritorni di fiamma. Ma con questi si sono presentate anche paura, solitudine ed esaurimento. Da qui è stato “TILT”: l’ansia che straripa di fronte alle scadenze, alle scelte difficili e alle crisi personali. Dopo “Bart Forever”, ho scelto nuovamente il mio vissuto come punto di partenza del racconto, ma in una chiave differente e più profonda. Dove il disco precedente descriveva il mio rifugio ideale attraverso le sensazioni della mia adolescenza e delle mie origini, “TILT” racconta il momento di inevitabile confronto con la vita adulta e con ciò che la definisce: la musica, una relazione e anche la stessa città di Roma. Un delicato equilibrio, una pila di bicchieri che a volte riesco a tenere in piedi e altre no. Questo cambiamento si riflette anche nell’inclusione di nuove sonorità: per la prima volta fanno la loro comparsa influenze jangle e r&b a fianco delle più familiari chitarre.

Le 12 tracce di “TILT” sono state scritte dall’artista in stretta collaborazione con amici e collaboratori di fiducia come Fabio Grande e Goldenyears, produttori di tutto l’album – ad esclusione di “Chicco” e dell’interludio “Internet” – assieme allo stesso Bartolini, Davide Rossi Doria, direttore artistico del progetto, e i colleghi Lil Kvneki e Tripolare rispettivamente presenti nei brani “Bugia” e “Chicco”.

Proprio “Chicco”, alternative banger che – con la partecipazione ribelle del collega napoletano Tripolare – elogia il bambino interiore e affronta l’inevitabile momento di crescita e responsabilizzazione di fronte alla vita adulta, è stato uno dei singoli di anticipazione dell’album assieme a “Cimitero”, canzone in apparenza leggera e spensierata che esorcizza l’elaborazione di un lutto, quello del padre, e “Ultima volta”, uno tra i brani più sinceri, significativi e catartici del disco: «sai che sono sempre da solo, non importa se la gente è attorno / troppe cose irrisolte, è per questo che non dormo (…) io non sono più lo stesso da quando mio padre è morto».

Con “TILT” Bartolini torna a pubblicare nuova musica dopo un 2023 trascorso in tour con Lil Kvneki (PSICOLOGI) a distanza di 2 anni dalla pubblicazione del suo precedente album “Bart Forever” e 5 da quella dell’EP di esordio “BRT, Vol.1” che lo ha portato ad aprire due concerti di Calcutta.

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