Intervista – “Sperimentare, sperimentare, sperimentare”: ZANI

Intervista all’artista protagonista dell’episodio 556 di #LFMConsiglia (3 aprile 2024) e vincitore del premio di Artista del mese di Aprile 2024.

Marco Zanini, per gli amici (ed in arte) ZANI, è un giovane e talentuoso artista classe 2001 nato a Muggiano, un piccolo quartiere della periferia di Milano.
Legato al mondo della musica sin da piccolo, decide di intraprendere un percorso di studi in accademia, dove impara a suonare la batteria arrivando, dopo 3 anni, ad avvicinarsi al  canto con lezioni di coro moderno.
Ben presto, poi, grazie alla sua voglia di esplorare nuovi campi, si avvicina alIa scrittura (prima in inglese e poi in italiano) ed impara il pianoforte da autodidatta.
Nel 2022 la chiamata ad X Factor. Si presenta con una cover al piano e arriverà fino ai Last Call (Home Visit) nella squadra di Fedez.
Approfitta del momento per iniziare ufficialmente il suo progetto da solitsta. La sua musica è una ricerca di varie influenze, dal Blues al Soul, ai quali si è avvicinato particolarmente durante gli studi di batteria, fino ad arrivare all’R&B e al Funk, il tutto racchiuso in una matrice Pop.

Disponibile dal 22 marzo 2024, “Distanti” è il suo ultimo singolo, brano con cui l’abbiamo conosciuto all’interno del nostro portale e che l’ha portato ad essere scelto (dai nostri utenti) come Artista del mese di Aprile 2024.

Di tutto questo, e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lui.
Senza dilungarci oltre, vi lasciamo direttamente alle sue parole.

Partiamo con “Distanti“, il brano con cui ti abbiamo conosciuto all’interno del nostro portale, e che ti ha portato a vincere il Premio di Artista del mese di Aprile 2024. Ti va di raccontarcelo?
Certo! “Distanti” racconta di un momento buio del passato, ed è la stessa canzone a guarire quelle ferite. Ho voluto raccontare di questa tossicità, del non riuscire stare vicini, ma nemmeno lontani, una condizione che tanti purtroppo provano nel corso delle proprie esperienze, ma che da un lato fa crescere tanto e ci aiuta a capire come affrontare le nostre relazioni in maniera più sana e costruttiva. “Distanti” quindi nasce dal dolore, ma è una sorta di rivincita per imparare ad amarsi e ad amare senza barriere.

Più in generale, invece, come descriveresti la tua musica?
Mah, diciamo che entriamo in un bel vortice [ride]. Io, facendo anche il designer, ho sempre amato essere influenzato da tutto ciò che mi circonda, perché in questo modo le idee fluiscono in maniera più naturale. La musica per me è un po’ la stessa cosa, perché nel mio percorso, attraverso la batteria, il canto, il coro e tutta la musica live (importantissima per comprendere la propria identità) fatta negli ultimi anni da musicista più che per il progetto ZANI, ho accolto e interiorizzato tantissimi generi. Se poi devo scegliere, in quello che è il progetto attuale, sto cercando di inserire influenze blues, soul, funky, in una matrice che può essere a volte indie, a volte pop. Un po’ complicato lo so, ma è quello che sono io [ride], e non voglio nascondere queste sfumature, anche perché la musica è tanto libera ormai. Sperimentare, sperimentare, sperimentare.

Esistono degli artisti da cui trai ispirazione?
Certo, ne ho moltissimi, ma non direi ispirazione, al massimo influenza, proprio per il discorso che facevamo prima. Harry Syles in questo ultimo anno mi ha aperto ad una visione molto più ampia di quella che poteva essere la mia musica, ma come Mac Miller, Snoh Aalegra, Silk Sonic, Tower Of Power e in Italia MACE, Fulminacci, Calcutta, Frah Quintale… Mi perdo tra tutti questi nomi. Quello che so è che, a parte per MACE, ciò che amo della musica italiana è la testualità e come si possa sempre imparare qualcosa di nuovo dagli altri artisti, mentre per la musica internazionale il sound, incredibilmente all’avanguardia e ricco di sfumature.

Parlando del tuo percorso, hai avuto modo di confrontarti con una importante realtà come quella di X Factor. Cosa ti sei portato dietro da questa esperienza?
Sicuramente consapevolezza. Prima di ricevere quella chiamata al cellulare, la verità è che mi stavo abbastanza allontanando dalla musica e mi stavo concentrando totalmente sul mio percorso universitario. Forse è stato un segno, non lo so, ma mi piace vederla così. X Factor, se preso con la giusta mentalità, può essere una bellissima esperienza, che ti lascia bellissime connessioni e ricordi incredibili.

Guardando avanti, invece, quali saranno i prossimi passi del tuo percorso?
Sicuramente concentrarmi sulla mia musica e lavorare tanto e sempre, perché nessuno nasce arrivato. Ho la fortuna di avere accanto persone che non solo mi vogliono bene, ma soprattutto che credono nel progetto, investendo quelle che sono le loro capacità e il loro tempo al servizio della mia musica, e di questo sono davvero grato. Ovviamente da indipendente bisogna fare molti sacrifici, quindi spero arriverà un momento in cui tutti potremo lavorare con un po’ più di stabilità, mettiamola così. Intanto stiamo preparando i nuovi singoli in uscita e stiamo trovando vari live per l’estate, non vedo l’ora!

Quali, invece, i sogni?
Di sogni ce ne sono fin troppi! [ride] Diciamo che nonostante sia sì un sognatore, sto imparando ad essere un po’ più disciplinato e realista, anche perché se vuoi concretizzarlo un sogno, bisogna perdere meno tempo a sognare e più a lavorare.

A proposito di sogni, con quale artista ti piacerebbe collaborare, un giorno?
In questo momento, mi viene in mente MACE, non solo per il sound, ma perché la sua poliedricità gli permettere di unire vari artisti anche molto distanti l’uno dall’altro e creare esperimenti incredibili. Inoltre le sue collaborazioni mi fanno credere che non esiste solo l’industria dei big, e che fare musica significa ampliare le prospettive, includendo nuovi progetti e artisti emergenti.

Su quale palco sogni di esibirti?
Direi Forum perché lì, vedendo artisti suonare, mi sono cagato più sotto e amo affrontare gli ostacoli. Speriamo, un giorno. Anche l’Ariston non sarebbe male eh.

Chi è Zani oggi?
Zani oggi è un creativo, ma sicuramente la stessa persona di sempre, con qualche bagaglio di esperienza in più. Io comunque ho scelto questo nome proprio perché è come mi chiamano gli amici, per far capire a chi mi segue che io sono un ragazzo normalissimo come tanti, che ama scrivere e cantare, quindi non ci sarà un cambiamento nella mia persona, forse solo più maturità un giorno.

Dove, invece, vuol arrivare?
Non ho limiti ne aspettative. Voglio solo essere sereno, perché la salute mentale va messa sempre al primo posto, e spesso per arrivare da qualche parte ce lo si dimentica. La mia psicologa mi ricorda sempre una cosa: “Qui e Ora”. Per poter costruire il proprio futuro c’è bisogno di concentrarsi prima di tutto sul proprio presente, quindi arriverò ovunque il mio presente mi permetterà di arrivare.

Grazie, è stato un piacere. In bocca al lupo per tutto e alla prossima. 
Viva il lupo! Grazie a voi ragazzi, è stato un piacere.

Profilo Spotify dell’artista.

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