Intervista – Vincenzo, Davide, Enrico e Jacopo: i Westfalia

Intervista “multipla” ai membri della band Westfalia.

I Westfalia è una band composta da Vincenzo, Davide, Enrico e Jacopo.
Nel loro percorso in un primo momento i quattro riversano nel suono della band le diverse influenze individuali e l’esperienza accademica in ambito jazz che li accomuna. Al sopraggiungere della pandemia, costretti a lavorare a distanza, danno vita ai primi singoli, “Goblin” e “My New Mouse“, attraverso i quali sono invitati a prendere parte ai Live di X Factor. Dopo l’esperienza di X Factor rilasciano il loro primo EP, “We’re Not Just Good At Playing“. L’album, ancora legato alla black music, combina con essa elementi pop e rock alternando ironia e riflessione e fornisce un primo assaggio dell’energia esplosiva che caratterizzerà ogni esibizione live della band.Il sound si fa travolgente, ipnotico e sensuale; le texture polifoniche, composte da groove frenetici e linee ritmiche sovrapposte, non fanno percepire l’assenza dello strumento principe del rock, la chitarra, il cui posto viene occupato dai sintetizzatori.
L’EP viene accolto molto bene da ascoltatori e addetti al settore e porta la band ad un tour Europeo composto da più di 150 date. Questa attitudine sanguigna e viscerale, riconducibile al Trip Rock, caratterizza l’ultimo lavoro della band, l’LP “Odds and Ends“, nel quale lo spazio prende il posto del virtuosismo, con testi che risvegliano sensazioni familiari perse nell’inconscio e paesaggi sonori imponenti che suscitano introspezione ed esplosioni emotive.

Disponibile dal 22 Marzo, “Alligators” (Sputnik Music Group) è, ad oggi, il loro ultimo singolo.

Nel nostro nuovo singolo abbiamo utilizzato la metafora degli alligatori per ritrarre quella parte della società che ha dovuto adattarsi per non essere esclusa dalla competizione e che al tempo stesso paga il prezzo di un crescente individualismo. Il tempo dei dinosauri è finito, questa è l’era degli alligatori.

Per conoscerli ancora meglio, li abbiamo contattati per porre loro qualche domanda.
Ne è venuta fuori questa interessante intervista “multipla”

Scopri, nelle prossime pagine dell’articolo, cosa ci hanno raccontato.

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