Intervista – Vincenzo, Davide, Enrico e Jacopo: i Westfalia

Descrivi ognuno degli altri membri del gruppo.

Vincenzo
Davide Paulis: macchina da guerra infermabile (quasi sempre).
Enrico Truzzi: l’ago della bilancia.
Jacopo Moschetto: perfezionista.

Jacopo
Vincenzo: Forza della natura e talvolta forma manifesta dell’entropia, è capace di perdere gli occhiali, inciampare sui cavi, distruggere microfoni e cuffiette in-ear, ma al tempo stesso è un frontman generoso e l’anima sociale della band, quello che ha sempre voglia di mettersi in gioco e connettersi con le altre persone. Dispensatore di memorabilità della band, è sempre al telefono con qualcuno e probabilmente ha assaggiato le patatine di ogni singolo stato d’Europa, di cui ha stilato una personale e minuziosa classifica. Audiolettore accanito.
Davide: Dietro a un’apparente stanchezza cronica, a chi lo conosce davvero trasmette un’energia pazzesca. Booker della band, al grido di “non si molla niente” sta sempre mandando una mail, se non due o tre alla volta. Per molti versi è il cuore del progetto, quello che ha le idee più chiare e che non perde mai il focus su dove si è e dove si vuole andare. E con lui troverai sempre un letto, un piatto di pasta col pesto e un disco incredibile di qualche band che non avevi nemmeno mai sentito nominare. È quello con cui mi sento più a mio agio a condividere il silenzio.
Enrico: Un infaticabile lavoratore. Imprescindibile anima pragmatica della band, è in grado di guidare per 2000 chilometri, coordinare la logistica, organizzare e supervisionare il carico e scarico di un furgone con precisione millimetrica e avere ancora nonostante questo l’energia e la voglia per stare in compagnia. Quando arrivi in UK, è l’unico che si è ricordato di cambiare delle sterline.
Può farti ridere fino alle lacrime.

Davide
Vincenzo: l’ottimista della band
Jacopo: il sognatore della band
Enrico: il pragmatico della band.

Enrico
Vincenzo: Sbadato ma positivo. È molto diplomatico ed in grado di mantenere la calma in qualsiasi situazione. Tranne davanti alle patatine. Lì è un problema. 
Jacopo: Ritardatario ma affidabile. Gli affiderei mio figlio ad occhi chiusi. Basta dirgli di andarlo a prendere alle 4 anche se il ritrovo é a 4 e mezza. 
Davide: Caotico ma sul pezzo. Più di tutti. A volte sembra si perda in un bicchiere d’acqua. Poi la beve e riparte in quarta. 

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