Intervista all’artista protagonista dell’episodio 566 di #LFMConsiglia del 2 maggio 2024.
Luca Re nasce a Cittiglio, un paese nella provincia di Varese, il 6 luglio 2000.
Il 18 giugno del 2021 esce “Imprevisto”, il suo primo EP, anticipato da 3 singoli, per ognuno dei quali è stato organizzato un live di lancio con OpenStage e Refresh. A settembre 2021 inizia il percorso di laurea in canto presso il CPM MUSIC INSTITUTE e poco tempo dopo incontra Chryverde (produttore) che diventa una figura chiave per il progetto del 2022. Dopo mesi in studio insieme, Luca, con il suo team, sceglie di pubblicare un nuovo EP: “LUCE”, che esce il 13 maggio 2022, per dare al pubblico un prodotto più maturo e consapevole. La release week viene organizzata in collaborazione con Est Radio. Il progetto del 2022 si chiude con un singolo: “Ripartirei Da Qui” in collaborazione con Seife (produttore di Mecna). Sempre in questo periodo incontra i Demona (produttori elettronici) con i quali inizia un percorso nuovo che racchiude l’essenza del futuro. Il nuovo progetto si chiama UMORE, un lavoro suddiviso in tre EP che racchiudono umori e stati d’animo diversi. A febbraio del 2023 Luca pubblica “BLU”, a cui segue l’ep “UMORE 01” il 24 marzo. “FALLO CON ME” è il singolo che anticipa l’uscita di “UMORE 02“. “SPECCHIO”, uscito il 29 settembre, annuncia “UMORE 03”, l’ultimo ep della trilogia dedicata agli umori umani, pubblicato il 20 ottobre 2023.
“stavo per perdermi” e “dove prima non c’era” , invece, sono i suoi due ultimi brani, usciti rispettivamente il 5 aprile 2024 (e brano inserito nell’episodio 566 di #LFMConsiglia del 2 maggio 2024, a lui dedicato) ed il 24 maggio 2024.
Per conoscere ancora meglio lui e la sua musica, l’abbiamo contattato per porgli qualche domanda.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Partiamo dal principio. Quando come e perché hai iniziato a fare musica?
Il primo incontro con la musica l’ho avuto da bambino; i miei nonni, infatti, mi regalarono la prima chitarra (di cui mi innamorai).
La decisione di voler fare solo questo nella vita, però, l’ho presa durante il periodo della pandemia. È stato un momento complicato, una fase in cui ho sofferto molto, in cui la musica è stata non solo uno sfogo ma l’appiglio a cui aggrapparmi, mi ha dato modo di distrarmi ma soprattutto di lavorare su me stesso e di capire cosa avessi da dare e da dire agli altri.
Esiste un artista, un album o un brano che ha influenzato, più di tutti, il tuo avvicinamento a questo mondo?
Non c’è un album in particolare; tra gli artisti sicuramente Mecna mi ha fatto appassionare molto alla scrittura.
Quali sono, invece, i tuoi modelli d’ispirazione?
Cito di nuovo Mecna e aggiungerei Nayt per quanto riguarda l’Italia, guardando fuori dal nostro paese sicuramente Mac Miller, Frank Ocean, Kevin Abstract.
Quali reputi essere, ad oggi, le tappe più importanti del tuo percorso artistico?
In questo momento credo che ciò che a fare la differenza, a livello di percorso, siano state le persone che ho incontrato più che le effettive tappe o gli obbiettivi che ho raggiunto.
L’incontro con Federico Caon, mio attuale manager, l’incontro con Mett e Kiriku con cui abbiamo fondato il nostro collettivo (Outsoon), sono stati alcuni dei passaggi fondamentali che hanno contribuito alla buona riuscita dei vari progetti portati a termine fin ora.
Come descriveresti la tua musica?
Tantissime parole vissute, pesate e dal cuore, solo per chi ha voglia di ascoltare.
Qual è il tuo approccio alla scrittura? Come nascono i tuoi brani?
Dipende, a volte mi appunto una frase e da quella nasce l’idea di un pezzo intero, altre volte parte tutto da una melodia.
Il mio approccio alla scrittura è rispettoso, nel senso che non la forzo mai, o sento di avere davvero qualcosa da dire o evito di scrivere perché so che butterei tutto.
All’interno del nostro portale ti abbiamo conosciuto con il brano “stavo per perdermi“. Ti va di raccontarcelo?
Certo.
Con questa canzone volevo trasmettere alle persone l’importanza della nostra unicità, ognuno con i propri tempi, il proprio percorso e i propri ostacoli.
Viviamo in una società in cui i social occupano uno spazio importante, di conseguenza ogni giorno abbiamo la possibilità di fare vedere le cose che facciamo, e di vedere ciò che capita agli altri, e quasi sempre vediamo la faccia bella della medaglia.
Mettermi a “paragone” costantemente con le altre persone è una cosa che spesso mi ha fatto stare male, mi sembrava sempre che gli altri facessero mille cose in più di me e che ciò che facevo io non bastasse mai.
Riprendo le parole del ritornello perché sono più bravo a spiegarmi in musica: “qui vogliono tutti assomigliarsi e poi non rimane più niente da darsi, ma allora a cosa serve? Se non rimane niente”.
Pensare a questo mi ha fatto sentire meglio e mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo e volevo trasmettere questo, il mondo è bello perché siamo diversi e siamo unici e la vita non è una gara a chi arriva prima al traguardo.
Cosa ci dici, invece di “dove prima non c’era“, la tua ultima uscita?
Un pezzo sicuramente più leggero, avevo voglia di dare alle persone un brano fresco che potesse accompagnare la loro estate.
Parla dell’importanza di viversi ogni momento, di concentrarsi sul presente, perché non torna indietro.
Coi DEMONA (i miei produttori) ci siamo divertiti molto nella fase di realizzazione del brano, la produzione in questo caso ha un ruolo più che importante.
Quale dei tuoi pezzi, al momento, rappresenta più degli altri Luca Re e la sua musica?
Sicuramente “stavo per perdermi”, perché racconta di un passaggio della mia vita per me fondamentale, ha il sound che mi piace, mi gasa proprio, sono io a tutti gli effetti.
Prossimi passi? A cosa stai lavorando?
Ancora qualche singolo prima della fine dell’anno e poi vediamo, al momento non posso dire molto perché anche noi stiamo ancora capendo, sicuramente ho un sacco di demo pronte per essere finalizzate e che non vedo l’ora di fare ascoltare.
Prima di salutarci, ti poniamo una domanda che facciamo a tutti gli artisti intervistati all’interno del nostro portale: feat dei sogni?
In Italia mi ripeterò, direi Mecna e Nayt. Fuori dall’Italia sicuramente Kevin Abstract.
Grazie per la disponibilità. In bocca al lupo per tutto.
Grazie a voi!
Profilo Spotify dell’artista.
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