Intervista all’artista protagonista dell’episodio 616 di #LFMConsiglia del 15 ottobre 2024.
Giovanni Toscano è un artista di Pisa, classe ’96.
Cantautore, scrittore, attore, nel 2018 esordisce al cinema come protagonista nel film di Paolo Virzì “Notti Magiche”, importante esperienza in ambito attoriale a cui ne seguono altre. Il 6 maggio 2021 esce, invece, il suo romanzo d’esordio, “Il guinzaglio” (edito Fandango), selezionato per “Guarda che storia”, all’interno del programma Torino Film Industry. Dirige anche il corto cinematografico “Seconde case”, con cui vince la Menzione Speciale al Festival del Cinema e della Televisione di Benevento 2024. In campo musicale, è nell’estate 2022 che i suoi primi singoli “Stasera” e “Amore Mio” vengono alla luce (con cui apre i concerti di Carmen Consoli, Max Gazzé e Daniele Silvestri).
A marzo 2023, poi, esce la sua opera prima “Arrogantissimo” (LaTarma Records/BMG Italy), seguito da un tour estivo in giro per l’Italia.
Disponibile dal 29 novembre, “Grazie” (LaTarma Records) è il suo ultimo brano, presentato dal vivo in anteprima nel corso della Milano Music Week e prodotto da Rootsie.
“Grazie” arriva dopo “Piccolo Tornado” (LaTarma Records; distribuito da ADA Music Italy), brano, anch’esso prodotto da Rootsie, con cui l’abbiamo conosciuto all’interno del nostro portale, nell’episodio 616 di #LFMConsiglia del 15 ottobre 2024.
Di queste importanti ultime due uscite, e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lui in questa intervista.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Non possiamo non iniziare questa chiacchierata con “Grazie“, il tuo ultimo singolo. Ce ne parli?
“Grazie” è un brano nato in studio con il mio producer di fiducia, Rootsie. L’ispirazione è arrivata dal racconto del mio ultimo compleanno, ero a visitare un amico in Arizona. A un certo punto della giornata mi sono ritrovato da solo e ho incontrato uno sconosciuto che non sapeva fosse il mio compleanno, io non glie l’ho detto e il pomeriggio è passato.
“Grazie” arriva dopo “Piccolo tornado“, brano con cui ti abbiamo conosciuto all’interno del nostro portale. Ti va di raccontarcelo?
“Piccolo tornado” è nato da un’esigenza ben precisa: raccontare l’esperienza su un’isola selvaggia persa nel Mediterraneo. Tornato alla realtà e alla monotonia ho sentito il bisogno di ricordare. Il titolo si riferisce alle nuove consapevolezze che acquisiamo quando viviamo esperienze forti e fuori dall’ordinario. In questo caso però, è un tornado piccolo, però credo che ogni nuova consapevolezza estiva abbia breve durata.
In quanto ultime uscite, entrambi sono brani che valgono molto, per te e per il tuo percorso artistico. Tuttavia, guardando indietro, a quale altra tua traccia sei particolarmente legato?
Sono particolarmente legato a “Malinconia” perché come “Piccolo tornado” è nato da un momento preciso della mia vita, l’incontro con una banda di 40enni, un po’ pirati, un po’ cowboy, nelle montagne della Toscana. Abbiamo parlato e bevuto ininterrottamente per almeno tredici ore. Io ero lì per caso, loro per ricordare un caro amico scomparso.
Più in generale, quali sono le sensazioni che vuoi trasmettere, le emozioni che vuoi far provare, le immagini che vuoi raccontare, con la tua musica?
Non saprei, cambia ogni volta, se qualcuno ascoltando un mio pezzo si emoziona un po’ o inizia a muovere la testa a ritmo di musica per me è già molto.
Cosa vuol dire, per te, fare musica?
La musica per me è divertimento, sospensione dal tempo, e spero che possa avere un impatto reale piccolo o grande che sia nelle vite altrui.
Come la descriveresti?
Voi come la descrivereste?
Esistono degli artisti da cui trai ispirazione?
Moltissimi… che dolore, hanno già fatto tutto loro!
Abbiamo dunque imparato a conoscerti tramite i tuoi pezzi, ma oggi vogliamo fare con te un viaggio indietro nel tempo. Ci racconti i tuoi primi passi nel mondo della musica?
Come ascoltatore inizio con lo Zecchino d’Oro, Lucio Battisti e De Andrè nei viaggi in macchina con la mia famiglia. Poi da adolescente ho iniziato a suonare e avevo questa piccola band che si ispirava al rock americano, volevamo imitare i Guns N’ Roses.
Qual è, ad oggi, la tappa più importante del tuo percorso?
L’ingresso all’Accademia di Recitazione a Firenze è stato un momento molto formativo sia dal punto di vista personale, che professionali e poi direi i vari incontri della mia vita, amicizie e amori, mi hanno spronato a proseguire il mio percorso. È importate un po’ di spinta esterna all’inizio.
Guardando al futuro, invece, quali sono i tuoi progetti a breve e lungo termine?
Sicuramente nuova musica, con un album e spero di suonare live il più possibile. Poi ci sarà anche un nuovo progetto cinematografico in uscita nel 2025.
Prima di salutarci, una domanda che ci piace porre a tutti gli artisti che intervistiamo: feat dei sogni?
Un feat con tutti i miei amici.
Grazie, è stato un piacere. In bocca al lupo per tutto e alla prossima.
Grazie a voi!
Profilo Spotify dell’artista.
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