Foto di Daniele Iannini
Intervista all’artista che, con il brano “Thè al mandarino”, è stato protagonista dell’episodio 633 (6 dicembre 2024) della nostra rubrica #LFMConsiglia.
Via Mercanti, nome d’arte di Simone Castelluccio, è un giovane artista salernitano.
Il progetto nasce all’inizio dell’anno 2024. Il suo primo EP, “Vinili Vecchi” lo ha portato ad esibirsi in live con la sua band o in acustico nei festival più importanti della provincia salernitana, come il Meeting Del Mare, Limen Festival, Radio KissKiss Live e in apertura ad artisti già affermati nel panorama musicale italiano attuale come Sethu, Alfa, Ste.
Disponibile, invece, dal 6 dicembre 2024, “Thè al mandarino” (con il Videoclip Ufficiale prodotto da Tramare Film e distribuito da ADA Music Italy per Cantieri Sonori Produzioni) è il suo ultimo singolo.
CREDITI
Autori: Via Mercanti, Marco Canigiula
Compositori: Via Mercanti, Marco Canigiula
Produttori: Marco Canigiula
Artwork: Massimo Dubbini (Eccetera)
Fotografia: Chiara De Chiara
Stylist: Paola Chiara La Maida
Per conoscere ancora meglio lui e la sua musica, l’abbiamo contattato per porgli qualche domanda.
Ecco cosa ci ha raccontato
Partiamo dall’inizio di questo percorso. Circa un anno fa nasce “Via Mercanti”.
Cosa ti ha portato a dare vita a questo progetto?
Sì, il progetto Via Mercanti nasce all’inizio del 2024 dalla voglia di raccontare me stesso e raccontare ciò che vivo tramite la mia visione, le mie sensazioni e le emozioni di un giovane ventenne impulsivo e malinconico. Ho da sempre voluto mettere al centro della mia musica la versione più sincera e vera di me e soprattutto il mio ambiente, la mia storia e da dove vengo. Via Mercanti l’ho scelto perchè è il nome di una stradina che racchiude il cuore storico di Salerno ed essendo che sono nato lì, sono molto legato alle mie origini, alla mia famiglia e infanzia, ho voluto rendere omaggio a tutto ciò con questo nome.
Qual è il “lato di Simone” che viene maggiormente fuori dai brani di Via Mercanti?
Sicuramente l’impulsività, in senso positivo, che mi contraddistingue essendo giovane, ma soprattutto la malinconia di cui parlo spesso sia quando esploro me stesso sia nelle mie canzoni. Vivo tutti i miei giorni con questa “compagna di vita” che fa da filtro a ciò che sento e vedo, e mi piace che questa sorta di relazione sana con questo sentimento mi porti a scrivere cose che mi piacciono e che soprattutto mi rappresentano molto.
A proposito dei tuoi pezzi, all’interno del nostro portale ti abbiamo conosciuto con “Thè al mandarino“; ti va di raccontarcelo?
Certo! “Thè al mandarino” è nato da un’idea, che è quella di portare l’ascoltatore a sentire anche con tutti gli altri sensi ciò che stavano ascoltando. Tutto è nato completamente per caso e da lì poi, io e il mio produttore Marco Canigiula, abbiamo costruito il pezzo. “Thè al mandarino” utilizza, all’inizio del brano, la metafora delle scarpe macchiate di thè per raccontare l’amarezza legata al ricordo di una storia ferma in panchina e di tutto ciò che ormai non è destinato a tornare. Spesso questo scatena il desiderio di scoprire ciò che avrebbe potuto essere ma non sarà mai e ci resta solo accettare la realtà, vivendo il presente con serenità.
“Thè al mandarino” è arrivato dopo altri 3 brani che hanno scandito il tuo 2024. Tra tutti, quale pensi sia quello più adatto a rappresentare il “biglietto da visita” di Via Mercanti?
Il 2024 è stato un anno bellissimo in cui ho potuto far conoscere la mia musica, e la pubblicazione del mio primo EP “Vinili Vecchi” mi ha dato molto a livello emotivo. Fra i pezzi dell’EP c’è “Vinili Vecchi” che dà proprio il nome all’intero progetto, e penso sia questo il brano adatto a rappresentare il “biglietto da visita” di Via Mercanti.
Andando ancora più indietro, ci racconti il tuo avvicinamento alla musica?
Sin dall’infanzia ho avuto la passione per lo spettacolo, la musica, il cinema, tanto che mia madre a 6 anni mi iscrive ad una scuola di recitazione. Qualche anno dopo inizio a prendere lezioni di canto e da lì mi ha appassionato sempre di più, fino a diventare la mia vita.
Esiste un artista, un album e/o semplicemente un brano che ti ha/hanno portato a voler entrare in questo mondo?
Il mio amore per la musica è iniziato con Lucio Battisti. Ricordo che la prima canzone che cantai fu “Il mio canto libero” e forse questo brano mi ha spinto ad entrare in questo mondo.
Guardando avanti, quali saranno i prossimi passi del tuo percorso?
In questo periodo sto lavorando molto ai miei prossimi lavori. Il 2025 sarà un anno bellissimo che finirà con la pubblicazione di un disco. Sono molto felice del lavoro che stiamo facendo e dei rapporti umani che si sono creati, alla base di tutto ciò.
Quali, invece, i sogni?
Il mio sogno, che penso sia un po ‘ quello di molti artisti, è quello di arrivare a cantare un mio brano sul palco di Sanremo.
A proposito di sogni, con chi ti piacerebbe collaborare, un giorno?
Mi piacerebbe collaborare molto con tanti artisti, alcuni di questi sono Calcutta, Madame, Elisa.
Prima di salutarci, che augurio ti fai, per il futuro?
L’augurio è quello di continuare, sempre con impegno e passione, a coltivare questo amore per la musica, mettendo al centro sempre l’attenzione per i dettagli e senza lasciare mai nulla al caso. Spero che con il tempo la mia musica arrivi a più persone possibile e che quest’ultime possano sempre ritrovarsi un pò in ciò che scrivo e sento.
Grazie, è stato un piacere. In bocca al lupo per tutto e alla prossima.
Grazie mille, piacere tutto mio.
Profilo Spotify dell’artista.
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