Intervista – I “Tagli sul cuore” di Geremia

Intervista al giovane artista classe 2001, protagonista dell’episodio 636 della nostra rubrica #LFMConsiglia (16 dicembre 2024) con la title-track del suo ep di debutto.

Geremia Caloni, in arte Geremia, è un giovane e talentuoso artista classe 2001. Da sempre legato al mondo musica, ben presto inizia a scrivere i primi testi.
I suoi brani sono specchio del suo talento e la sua musica riflette le influenza avute nel corso degli anni.
Disponibile dal 29 novembre 2024, “Tagli sul cuore” è il suo Ep di debutto.
Progetto nato dall’alchimia creativa tra Gere e Mach, arricchito dalle produzioni di Harley e dalle chitarre di Fru, Geremia si presenta oggi come una band alternative rock dal carattere energico e intriso di spirito punk, che dà voce alle inquietudini e alle aspirazioni di una generazione in bilico tra la ricerca di significato e le turbolenze emotive.

CREDITI
1. Non è colpa mia
Testo: Geremia Caloni, Fabrizio Premoli
Musica: Stefano Galli, Luca Frustaci, Geremia Caloni
2. Stare ad aspettarti
Testo: Geremia Caloni, Fabrizio Premoli
Musica: Stefano Galli, Luca Frustaci
3. Io, te, le stelle
Testo: Geremia Caloni, Fabrizio Premoli
Musica: Stefano Galli, Luca Frustaci
4. Sobri
Testo: Geremia Caloni, Fabrizio Premoli
Musica: Stefano Galli, Luca Frustaci
5. Passeresti
Testo: Geremia Caloni, Fabrizio Premoli
Musica: Stefano Galli, Luca Frustaci
6. Tagli sul cuore
Testo: Geremia Caloni, Fabrizio Premoli, Noemi Cappello
Musica: Stefano Galli, Luca Frustaci, Giovanni Mozzillo
7. Prima di te
Testo: Geremia Caloni, Fabrizio Premoli
Musica: Stefano Galli, Luca Frustaci
8. Addio (Dove sei?)
Testo: Geremia Caloni, Fabrizio Premoli
Musica: Stefano Galli, Luca Frustaci

Alla realizzazione del disco hanno partecipato: Geremia Caloni, Stefano Galli, Fabrizio Premoli, Luca Frustaci, Noemi Cappello, Giovanni Mozzillo, Mattia Bernabé
Prodotto da: Harley, Mach1
Mix e master: Harley

Di questo progetto, e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lui, in questa interessante intervista.
Ecco cosa ci ha raccontato.

Innanzitutto grazie per averci concesso questa intervista. Veniamo all’attualità. “Tagli sul cuore”, nuovo importante capitolo della tua carriera. Cosa rappresenta per te questo EP?
Grazie a voi per lo spazio! “Tagli sul cuore” rappresenta per me un viaggio nelle emozioni più profonde e contraddittorie che ho vissuto. Ogni brano è un pezzo di me, un taglio sul cuore, un’esperienza che resterà per sempre come una cicatrice. È un progetto che segna una tappa fondamentale nel mio percorso, dove ho cercato di spingermi oltre, sia musicalmente che emotivamente.

Tra quelli presenti in tracklist, oltre alla title-track, c’è qualche brano che, più degli altri, rappresenta al meglio l’intero EP?
Probabilmente “Prima di te”. È un pezzo che racchiude tante delle tematiche dell’EP: il dolore, la lotta interna, e quella sensazione di irreversibilità che ti lascia segni profondi. È una delle tracce più personali e credo rappresenti bene l’atmosfera generale del progetto.

Quale, invece, la barra più significativa?
“Mi chiedo sempre dove sei, vorrei sapere con chi stai. Se scapperai dai guai oppure scapperai da me.”
Questa frase, tratta da “Addio”, rappresenta il cuore del progetto: quella lotta tra voler andare avanti e il restare legati a qualcosa o qualcuno che non c’è più.

Nella realizzazione di questo progetto, chi e/o cosa ti ha ispirato?
Mi hanno ispirato le esperienze che ho vissuto in prima persona e quelle che ho osservato intorno a me. Le emozioni crude, le relazioni complicate, e quei piccoli dettagli quotidiani che, quando li metti insieme o li osservi da un altro punto di vista, raccontano una storia.

Più in generale, nella tua musica, quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Non credo di avere un riferimento diretto, ma mi ispiro alla cultura musicale che ha segnato la mia crescita: il pop italiano e il pop-punk. Sono generi che mi hanno formato e che, in modi diversi, si riflettono nella mia musica.

Ad oggi, come descriveresti la tua musica?
La definirei autentica e cruda. È un mix di influenze che spaziano dal rock al pop-punk, con un’anima sempre rivolta alle emozioni più vere. Scrivo di quello che vivo e che penso, senza filtri, e cerco di raccontare storie con cui le persone possano relazionarsi.

Tornando ai tuoi pezzi, qual è il tuo approccio alla scrittura?
Diciamo che è complicato. Capita di passare lunghi periodi senza scrivere per poi ritrovarmi a scrivere tantissimi brani in poco tempo, come ogni forma d’arte è frutto dell’ispirazione e dello stato d’animo di chi crea.

Nel tuo percorso artistico, ad oggi, quali sono stati i momenti più significativi?
Uno dei momenti più importanti è stato sicuramente vedere le prime persone cantare i miei pezzi, persone sconosciute. È lì che capisci che la tua musica sta lasciando qualcosa a chi l’ascolta. Anche questo EP è un momento significativo, un primo piccolo passo che mi ha lasciato alle spalle una bellissima esperienza.

Pensando, invece, al futuro, quali saranno i prossimi passi?
Voglio continuare a scrivere e pubblicare musica, esplorando nuove sonorità e collaborazioni. E, soprattutto, voglio portare questi brani dal vivo. Suonare su un palco e connettermi con il pubblico è quello che mi motiva di più.

Feat. dei sogni?
Difficile scegliere o immaginarselo. Se dipendesse da me sicuramente Achille Lauro in Italia e MGK all’estero.

Palco dei sogni?
Il sogno più grande è quello di calcare il palco del Festival, chissà, magari un giorno.

Grazie ancora, è stato un grande piacere. In bocca al lupo per tutto e alla prossima.
Grazie mille a voi per questa chiacchierata e per lo spazio che dedicate alla mia musica.
A presto! Non dimenticate di seguirmi per restare sempre aggiornati!