Foto di Bianca Peruzzi
Intervista “multipla” alla band protagonista dell’episodio 655 della nostra rubrica #LFMConsiglia del 13 marzo 2025.
Ricche le Mura è un progetto composto da cinque ragazzi valtellinesi, Carlo, Tommaso, Isacco, Alberto e Alessandro, nato nel 2020. Il loro suono resta a cavallo tra il rock alternativo e il folk cantautorale, spaziando da contesti sperimentali a venature pop. Nelle loro canzoni è spesso richiamato il contesto naturale in cui si trovano a vivere, una narrazione ricercatamente locale ma che sottende all’universale, usando cornici di immaginari bucolici e fiabeschi per ambientare grandi e piccole storie.
Il progetto esordisce nel 2023 col primo album “INIZIO TURNO FINE” (La Tempesta Dischi): un disco a tratti malinconico ed energico, sognante e disilluso, che vuole raccontare dell’alienazione e dell’apatia, della continua volontà di uscire da tali condizioni.
Venendo all’attualità, dopo l’anticipazione “Tagliola”, primo singolo pubblicato lo scorso mercoledì 5 marzo, i Ricche le Mura continuano il loro viaggio fiabesco e bucolico in cui ci invitano a entrare. Si riparte con “Chiù” (nuovo estratto dal prossimo album della band) disponibile da mercoledì 16 aprile per La Tempesta Dischi.
Il pezzo vuole raccontare quei piccoli attimi di slancio che a volte si incontrano in una vita fatta di ordinaria amministrazione, attimi di ottimismo sincero che compaiono di sorpresa. Momenti di fiducia nel pensare che le cose possono andare anche bene, e rivolti sia a un piano personale, ma anche a uno più ampio, che le proprie convinzioni politiche e morali possano un giorno vedere la luce.
CREDITI
Scritto da Carlo Boscacci
Musica di Tommaso Bradanini, Isacco Bricalli, Alessandro Zavattaro, Alberto Tognalli, Carlo
Boscacci
Prodotto da Marco Giudici e Carlo Porrini (Fight Pausa)
Mixato da Carlo Porrini (Fight Pausa)
Masterizzato da Matteo Bordin
In occasione di questa nuova uscita, li abbiamo contattati per porre loro qualche domanda.
Ne è venuta fuori questa interessantissima intervista “multipla” in cui ognuno di loro si è raccontato con disponibilità e naturalezza, e con la immancabile ironia.



