Intervista – Un posto sicuro: la musica di tellynonpiangere

Intervista all’artista classe 2001, protagonista dell’episodio 671 di #LFMConsiglia del 2 aprile 2025.

tellynonpiangere è il nome d’arte di Giorgio Campagnoli, giovane artista classe 2001 originario della provincia di Bologna.
Il progetto artistico di Giorgio si distingue per una forte componente emotiva e per un approccio autentico e personale, che va oltre la semplice melodia. Ogni canzone è un frammento di vita che costruisce un universo intimo, capace di accogliere l’ascoltatore e farlo sentire compreso.
Negli ultimi mesi, l’artista ha visto crescere l’attenzione nei suoi confronti: i suoi brani sono stati inseriti in playlist di spicco come Indie Italia, New Music Friday e Scuola Indie su Spotify, e hanno ricevuto riconoscimenti anche da Amazon Music e Apple Music, segno di un interesse sempre più ampio da parte del pubblico.

Il suo ultimo singolo, “Non mi piacciono molto le persone”, è disponibile dal 28 marzo su tutte le piattaforme digitali. Prodotto da NEEDA Records e Indaco Records, con distribuzione Virgin Music Italia, il brano si muove tra sonorità indie-pop ed elettroniche. La scrittura è essenziale e toccante, capace di raccontare con disarmante sincerità il disagio di chi fatica a sentirsi a proprio agio in mezzo agli altri, trovando sollievo solo nella propria solitudine.

Di tutto questo, e molto altro ancora, ne abbiamo parlato direttamente con lui.
Senza ulteriori preamboli, vi lasciamo alle sue parole.

Partiamo dal principio. Come hai mosso i primi passi nel mondo della musica? Cosa ti ha spinto a intraprendere questo percorso?
Inizialmente scrivevo qualche verso random, senza beat, e li cantavo a un mio compagno di classe. Poi, con un amico d’infanzia, abbiamo iniziato a registrare col telefono su dei type beat, più che altro per noia. In quel periodo avevo diverse passioni passeggere, come lo skate e i graffiti, ma la musica è l’unica passione che è rimasta sempre.

C’è un artista, un disco o una canzone che ha avuto un ruolo fondamentale nel tuo legame con la musica?
I dischi che mi hanno spinto a iniziare a scrivere, o almeno mi hanno acceso qualcosa dentro, sono “Kepler” di Gemitaiz e MadMan e “Midnite” di Salmo.

Hai, invece, delle figure di riferimento, artisti o progetti che ti ispirano particolarmente?
Ascolto un po’ di tutto, in realtà. Mi lascio ispirare da qualsiasi tipo di musica o suono. Non c’è qualcosa in particolare che mi ispira in modo fisso.

Ad oggi, dunque, come descriveresti la tua musica?
La descriverei come uno sfogo. Scrivo per necessità, motivo per cui tutti i miei testi parlano di problematiche interiori o ansie e simili… Cerco di crearmi una mia bolla, un posto sicuro, e mi piacerebbe che anche chi non si sente parte di nulla potesse trovare in quello spazio un senso di appartenenza.

All’interno del nostro portale ti abbiamo conosciuto con il brano “Non mi piacciono molto le persone“. Ti va di raccontarcelo?
”Non mi piacciono molto le persone” parla dell’ansia sociale, una problematica che accomuna molti ragazzi oggi. Ho scritto questo pezzo consapevole del fatto che, in fondo, il mio mood o la visione del mondo esterno dipendano da me. Per esempio: “son più giù se è blu e non c’è sole, siam creature sole (se lo vogliamo ovviamente)” dove “blu” rappresenta un umore cupo, malinconico. Mi piace parlare delle mie turbe in maniera diretta ed esplicita su strumentali leggere.

Più in generale, quali emozioni cerchi di trasmettere attraverso la tua musica? Che tipo di immaginario vuoi creare per chi ti ascolta?
Cerco di far sentire meno sole le persone. Mi piacerebbe che si rispecchiassero in quello che scrivo. Vorrei che la mia musica fosse come un vecchio amico: qualcosa a cui ti affezioni, con cui ti senti a casa e libero di essere chi sei davvero.

⁠⁠Qual è, invece, il tuo approccio alla scrittura? Come nascono i tuoi brani?
Nascono da appunti, bozze, registrazioni fortuite a cappella… Nascono dalla spontaneità del momento in cui li creo.

C’è un tuo brano che senti rappresentarti più di tutti in questo momento?
Credo che il brano che mi rappresenta di più in questo momento sia “Appeso”, perché all’apparenza sembra allegro e spensierato, ma ascoltandolo bene è in realtà malinconico, uno sfogo.

Guardando avanti, quali sono i tuoi prossimi progetti? Su cosa stai lavorando attualmente?
Sto lavorando al prossimo singolo, un brano che racconta di un amore sognato, idealizzato.

Qual è, invece, il punto di arrivo che ti sei prefissato?
Non avere un punto di arrivo.

Prima di salutarci, ti poniamo una domanda che facciamo a tutti gli artisti intervistati all’interno del nostro portale: feat dei sogni?
Ne ho un po’, sicuramente thasup, Venerus, Salmo…

Grazie mille per il tempo che ci hai dedicato. Ti facciamo un grande in bocca al lupo per tutto quello che verrà. A presto.
Grazie mille a voi per avermi dato la possibilità di raccontarmi!

Profilo Spotify dell’artista.

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