Intervista – L’importanza delle radici: Biancamare

Intervista alla cantautrice siciliana classe 1995, protagonista dell’episodio 687 della nostra rubrica #LFMConsiglia (del 4 giugno 2025) ed Artista del mese di giugno 2025, del nostro portale.

Biancamare, nome d’arte di Floriana Poma, è una cantautrice siciliana classe 1995, nata a Erice, Trapani.
Inizia a studiare canto a 15 anni presso l’Accademia Setticlavio di Trapani e si esibisce con una formazione jazz della scena locale, i “Pepper Jazz”. Nel 2015, partecipa ad “Amici di Maria De Filippi” e poco dopo si trasferisce a Torino, dove si diploma in Arti Performative nel 2018, presso la Gypsy Musical Academy. È qui che inizia a scrivere le proprie canzoni e a coltivare la sua passione per la recitazione per cinema e musical, decidendo così di trasferirsi a Roma. Come attrice interpreta il ruolo di Alida nelle prime due stagioni di “Màkari”, serie RAI Fiction prodotta da Palomar e di quello di Diletta nel musical “Da Vinci By Lisa“, di Fulvio Crivello, Paolo Barillari e Tony De Gruttola. Con il singolo “Restu Ca“ ha lanciato il suo nuovo progetto discografico insieme a Troppo Records e a Universal Music Italy.

Venerdì 30 maggio, invece, è uscito “Montagne Russe” (Etichetta Discografica: TROPPO RECORDS; Distribuzione: Universal Music Italia) è il suo ultimo singolo.
“Montagne Russe” , scritta dalla stessa artista insieme a Ruben Coco e prodotta da Etrusko, è il brano con cui l’abbiamo conosciuta all’interno del nostro portale (episodio 687 di #LFMConsiglia del 4 giugno 2025) e che l’ha portata ad essere scelta, da nostri utenti, come Artista del mese di Giugno 2025.

Di questo, e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lei, in questa interessante intervista.
Senza dilungarci oltre, vi lasciamo direttamente alle sue parole.

Partiamo subito con “Montagne Russe”, il brano con cui ti abbiamo conosciuta all’interno del nostro portale e che ti ha portata ad essere scelta dai nostri utenti, come Artista del mese di giugno 2025.
“Montagne Russe” nasce in un momento di confusione dato dalla fine di una storia a distanza che forse non è mai iniziata davvero, una di quelle cose che ti lasciano l’amaro in bocca perché ti fanno pensare spesso “Chissà…”, proprio come dice il ritornello.

Un brano caratterizzato dalla commistione di italiano e siciliano, che racconta del forte legame con la tua terra. Da dove nasce questa esigenza di “tornare” alle tue radici?
Dopo dieci anni lontana, mi sono sentita persa e ho sentito l’esigenza di tornare a casa per ritrovarmi e l’ho fatto nei posti in cui sono cresciuta, avevo bisogno di quei profumi, di quei tramonti e di essere circondata dalle mie persone.

“Montagne Russe” è arrivato dopo altri pezzi che hanno ottenuto ottimi riscontri, venendo anche inseriti in importanti playlist editoriali di Spotify. Tra questi brani, ne esiste qualcuno a cui sei particolarmente legata?
“Sconosciuti” è stata sicuramente quella che ha ottenuto i riscontri più importanti, ma è anche il brano a cui mi sento più legata perché racconta di una parte della mia vita che mi ha segnata.

Parlando più in generale della tua musica, ad oggi, come la descriveresti?
Credo di poter dire che ci sia stata un’evoluzione; il mio sound è sempre legato al pop, ma da quando si è aggiunto il siciliano nelle mie canzoni si sente un mix tra il pop e le sonorità del folk mediterraneo.

Esistono artisti/e che ti hanno ispirata in passato o che lo fanno ancora oggi?
Assolutamente sì, io ho iniziato a scrivere dopo aver scoperto Levante e Brunori Sas. Mi sono ritrovata nei loro testi e mi hanno fatto venire la voglia di dar voce ai miei pensieri. Ad oggi per me sono di grande ispirazione anche Carmen Consoli e Rosa Balistreri, in cui ritrovo la Sicilia delle mie radici.

Con chi, invece, ti piacerebbe collaborare, un giorno?
Senza dubbio i tre artisti che ho citato prima, ma mi piacerebbe tanto collaborare anche con la Niña del Sud, sogno un brano per metà in siciliano e per metà in napoletano.

Dove pensi che ti porterà, in futuro, il tuo processo di evoluzione e sperimentazione?
Non so dove mi porterà, ma mi auguro di rimanere sempre fedele a me stessa. Non ho paura di cambiare e rinnovarmi, l’importante è non perdere l’essenza di ciò che siamo, altrimenti si corre il rischio di smarrirsi.

Musica ma non solo, nel tuo percorso artistico. Parliamo, infatti, della Floriana attrice e, più nello specifico, della tua esperienza nella fiction “MÀKARI”. Cosa ti ha lasciato questa esperienza?
È stata un’esperienza indimenticabile perché è stata la prima su un set. Avevo lavorato a teatro e in tv, ma non avevo mai recitato in un set cinematografico. Ho imparato tantissimo e stare a contatto con attori di altissimo livello, è stato emozionante.

La sfera musicale e quella attoriale, sono due elementi separati all’interno del tuo universo artistico oppure le vedi come due grandi insiemi intersecati tra loro che si influenzano a vicenda?
Sono assolutamente intrecciati, saper recitare significa conoscersi a fondo e riconoscere le emozioni degli altri, questo mi porta a poter scrivere in maniera più consapevole.
Poi come dico sempre, non posso scegliere tra le due cose, sarebbe come chiedere se voglio più bene a mamma o a papà.

Piani per il futuro? Ci sono progetti a cui stai lavorando?
A brevissimo arriverà un nuovo brano con una piccola sorpresa, non dico altro.

Prima di salutarci, dunque, fatti un augurio per quello che verrà.
Mi auguro di essere felice, di svegliarmi ogni giorno piena di entusiasmo perché so che posso vivere del lavoro che amo e per cui mi sono impegnata tutta la vita. Lo auguro a tutte le persone che fanno sacrifici per avverare i propri sogni.

Grazie per la disponibilità. In bocca al lupo per tutto.
Grazie a voi, è stato un enorme piacere. A presto.