Intervista alla cantautrice vicentina, protagonista dell’episodio 707 della nostra rubrica #LFMConsiglia (11 agosto 2025) e vincitrice del Premio della critica del mese di Agosto 2025.
Deira, all’anagrafe Erica Meneguzzo, è una cantautrice vicentina nata nell’agosto del 1999. Scrive e compone da sempre e si racconta con una scrittura ermetica e con immagini contrastanti ossimoriche e parole scelte con cura.
Fin da bambina compone in inglese, ma ha trovato successivamente nella lingua italiana il modo più diretto e completo per comunicare ciò che sente. Per lei la scrittura non è solo espressione, ma un atto necessario di essere.
Deira consolida una cifra stilistica riconoscibile e personale, che sfugge alle categorie di genere. La sua scrittura si muove con disinvoltura tra indie-pop, elettronica minimale e forma diaristica, senza mai sembrare in posa.
È disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 18 luglio 2025 “Mille e una Notte”,il suo ultimo singolo, un brano che cattura il mood di quando sei innamorato, ti senti euforico e faresti cose folli per la persona che ti fa battere il cuore.
CREDITI
Autore: Erica Meneguzzo
Prod. Artistica: Alex Marton, Damiano Ferrari
Prod. Esecutiva: Luca Stefani, Alex Marton
Foto e grafica: Matteo Russello
Di questo, e di tanto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lei, in questa interessante intervista.
Senza dilungarci oltre, vi lasciamo direttamente alle sue parole.
Partiamo dal principio. Quando e come ti sei avvicinata al mondo della musica? Ci racconti le tue “prime note”?
Ricordo che nel periodo delle elementari mi sono avvicinata al coro della parrocchia, era un coro giovanile formato solo da bambine, tutte più o meno della stessa età.
Continuavo a stressare mia mamma e le dicevo che volevo fare la solista.
Così mia mamma dopo qualche anno, stanca della mia continua richiesta. Mi iscrisse a lezioni di pianoforte e poi successivamente a lezioni di canto privato.
Per me fu un regalo bellissimo.
Guardando il tuo percorso, quali esperienze o progetti consideri fondamentali nella tua crescita artistica, ad oggi?
Ogni cosa che si fa è spunto di miglioramento e di apprendimento. Così in generale nella vita.
Il tuo stile musicale unisce indie-pop ed elettronica minimale con una scrittura intimista. Come lo descriveresti oggi e dove pensi ti possa portare in futuro il suo processo di evoluzione?
In realtà sta già evolvendo nel background: è da anni che sto scrivendo cose nuove che si stanno dirigendo in una direzione diversa.
Sono molto contenta delle ultime produzioni a cui sto lavorando.
Parlaci di “Mille e una Notte”, il brano con cui ti abbiamo conosciuta all’interno del nostro portale e che ti ha portata a vincere il Premio della Critica del mese di Agosto 2025: cosa volevi trasmettere con questo brano e come ti sei approcciata alla sua scrittura?
È una scrittura narrativa e descrittiva, descrivo dettaglio dopo dettaglio la scena e vi porto con me.
Potrebbe essere chiunque, che va ad una festa e si sente leggero e spensierato.
C’è un particolare momento, immagine e/o frase che per te rappresenta l’essenza di tutto il brano?
Sì queste due frasi: “…e arriva lei…”, “…e arrivo io…”
Rappresentano esattamente lo stesso momento ma con due scenari opposti, uno positivo e l’altro negativo.
Volevo parlare di come nella vita spesso tendiamo a proiettarci sempre sullo scenario peggiore anziché quello migliore, quello che ci augureremmo.
E poi il fatto di prendere coraggio di agire, qualsiasi cosa se ci fa di farla ovviamente rispettano gli altri, ovvio, ma facciamola, la mente a volte mente, ed è necessario bloccare i pensieri con l’agire.
Iniziamo da qualcosa, prendiamo iniziativa e siamo protagonisti del nostro destino.
Nella tua scrittura usi spesso immagini ossimoriche e contrasti. In che modo questa cifra stilistica ti aiuti a comunicare ciò che provi davvero?
È un mio modo di espressione che risulta apparire in maniera naturale.
Amo la lingua italiana e mi piace usare le parole per giocarci, il piú delle volte creando più interpretazioni di lettura.
Riguardo ai live, cosa significa per te esibirti davanti a un pubblico?
Se penso a com’ero bambina, cioè molto timida.
Se qualcuno mi avesse detto “sai che canterai le tue canzoni, in un palco davanti a tante persone?”.
Eppure quando salgo su un palco e porto la mia musica sto bene, mi sento a casa.
Mi sento finalmente al mio posto, nel posto in cui dovrei essere.
È un’emozione indescrivibile.
Di quale, delle tue esperienze passate sul palco, porti dentro il ricordo?
Ce ne sono davvero tante, in realtà ricordo tutti i momenti in cui mi sono esibita.
Un momento molto importante è stato di recente, in un anfiteatro all’aperto a Vicenza.
È stato un punto di passaggio artisticamente parlando.
Come ti prepari emotivamente e artisticamente prima di salire sul palco?
Prima di esibirmi c’è sempre quella emozione, che dobbiamo trasformare in adrenalina, entusiasmo.
Un’esibizione oltre che ad essere una performance canora è anche una performance emotiva nel senso che ci andiamo a raccontare a nudo a tante persone che non conosciamo e loro non conoscono noi.
In più è una performance fisica: ci vuole un bel po’ di fiato sul palco se ci si muove.
Dal punto di vista pratico prima di un mio concerto, non mangio troppo, ma ho imparato con l’esperienza che qualcosa bisogna mangiare perché ci vuole parecchia energia, per cui spesso preparo qualcosa di bilanciato e leggero.
Bevo tanta acqua durante la giornata e non troppa a ridosso del concerto.
Mi riscaldo la voce e attivo il corpo con degli esercizi di warm up.
Ascolto musica che mi dà la carica e mi centra.
E poi cerco di stare nel presente e di godermi il momento (che è la cosa piú difficile) con le persone che ho vicino, mi danno la carica prima di salire.
Guardando al futuro, quali sono i progetti a cui stai lavorando a breve termine e quali obiettivi ti sei posta?
Il mio primo album è pronto per essere pubblicato, da un po’. Sto già lavorando a quello dopo [sorride].
Nel frattempo sto cercando di trovare più possibilità e occasioni di contatto per far conoscere la mia musica a più persone possibili.
Prima di salutarci, se potessi collaborare con un’artista dei tuoi sogni, chi sarebbe e perché?
Vorrei tanto poter collaborare con Gazzelle, Cosmo, Frah Quintale, Levante, Marco Castello e Emma Nolde.
Poi ce ne sono molti altri.
Grazie, è stato un piacere. In bocca al lupo per tutto e alla prossima.
Grazie a voi! Un caro saluto e alla prossima.
Profilo Spotify dell’artista.
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