Intervista – Emozioni vere: SÒL

Foto di Edoardo Cartoni

Intervista all’artista ligure, protagonista dell’episodio 736 di #LFMConsiglia del 4 novembre 2025.

SÒL, nome d’arte di Giulia Battolla, nasce e cresce in Liguria, nella provincia di La Spezia. Fin da piccola manifesta un forte interesse per il canto. Dopo alcune esperienze su piccoli palchi, ottiene i primi riconoscimenti, tra cui la vittoria al concorso “Voci d’oro” a Montecatini Terme e il premio “Città di Recco”, fino ad arrivare, nel 2022, alla vittoria del “Genvision”. Due anni dopo entra a far parte di una compagnia di musical, esibendosi al Teatro Nazionale di Milano con “Freak”, il musical. A Genova, coniuga lavoro e musica, insegnando presso la scuola di canto moderno MayVoice e approfondendo la scrittura come percorso intimo e personale. “Prima che sia notte” è il suo primissimo singolo seguito da “Mentre tutto fa casino” un featuring con Controsenso.

“Quando tutto si fa buio” (Altafonte/BOC music/Lab22), invece, è il suo ultimo singolo, brano con cui l’abbiamo conosciuta all’interno del nostro portale, nell’ambito dell’episodio 736 della nostra rubrica #LFMConsiglia del 4 novembre 2025.
Al centro il tema della mancanza: non come vuoto, ma come forza che muove, che accende il bisogno di verità. Ne nasce un brano intenso e viscerale, un’implosione che diventa forma. La scrittura è essenziale, la produzione lascia spazio al silenzio e al respiro: la tensione evolve a piccoli passi, con slanci e rientri iniziali, fino a un culmine emotivo, per poi cedere a una coda che spegnendosi, resta addosso.

Per conoscerla ancora meglio, l’abbiamo contattata per porle qualche domanda.
Ecco cosa ci ha raccontato

Il tuo ultimo singolo “Quando tutto si fa buio” che momento segna del tuo percorso?
Forse nessun momento particolare nello specifico, solo momenti di musica in cui si realizzano cose.
Quello era il mio momento per toccare a vivo il buio e l’ho fatto scrivendo questo brano.

Quanto è importante per te trasmettere emozioni autentiche attraverso la tua musica?
Abbastanza essenziale, non che tutte le canzoni debbano per forza far vivere chissà quale tipo di emozione struggente, ma emozioni vere sì. Direi che è il mezzo più immediato per far empatizzare gli altri con te, ognuno col proprio vissuto.

Dunque cosa speri che chi ascolta provi entrando in contatto con le tue canzoni?
Non pretendo di suscitare qualcosa nello specifico, ma solo di far provare qualsiasi cosa. Credo che l’obiettivo sia proprio questo, che se ne parli in qualche modo nel senso che non lasci indifferenza. 

Come hai iniziato a cantare e cosa ti ha spinto a intraprendere la musica?
L’esigenza prima di tutto, di esprimermi in maniera autentica ed estremamente personale, niente di più niente di meno. Penso sia più difficile chiedersi cosa mi abbia sempre spinto ad andare avanti, non che l’esigenza sia svanita, ma chiaramente gli ostacoli e i dubbi si fanno sempre più grandi, poi però se rimane un posto sicuro ci si rifugia a prescindere dalle aspettative.

Quali esperienze formative ti hanno aiutata a crescere come artista?
Assolutamente tutte quelle che ho fatto artisticamente parlando e non. Tutto quello che ho fatto e vissuto finora ha contribuito all’artista che sono adesso.

In che modo insegnare canto e scrivere canzoni influenzano il tuo lavoro creativo?
È tutto sempre uno scambio di interessi, idee, stimoli, parole… chiaramente lavorare con e per la musica quotidianamente mi è molto utile, se non essenziale, per mantenere attiva la creatività artistica ed emotiva.

Come pensi sia cambiato il tuo approccio alla scrittura dai tuoi primi singoli fino a oggi?
Credo di essere sempre la stessa, con qualche consapevolezza in più. Non parlo di skills di scrittura ma semplicemente di come voler dire le cose.

Come descriveresti il tuo stile musicale a chi ti ascolta per la prima volta?
Difficile perché io stessa rifiuto un po ‘ questo volermi catalogare in qualche modo, è evidente comunque che mi caratterizzi il genere indie R&B.

Quanto contano per te le collaborazioni con altri artisti e perché?
Collaborare con altri artisti è fondamentale nel percorso per rendersi conto delle cose, per farne succedere altre, insomma per non chiudersi in quello che ci sta succedendo.

A tal proposito, c’è un artista con cui sogneresti di fare una collaborazione in futuro?
Forse non sono in grado di sceglierne uno in questo senso, ascolto tanta musica e mi piacerebbe condividerne altrettanta, ogni collaborazione dall’artista più piccolo a quello più affermato sarebbe creare cose nuove e desiderarne di altre. 

Prima di salutarci: c’è qualcosa che non ti hanno mai chiesto ma che ti farebbe piacere raccontare oggi?È difficile, al momento non c’è nulla in particolare che vorrei che mi venisse chiesto. Ci sarebbero tante cose di cui poter parlare su vari temi e sulla musica in particolare ma forse ci vorrebbe un podcast per riuscire a raccontare tutto.

Grazie, è stato un piacere. In bocca al lupo per tutto e alla prossima. 
Vi ringrazio per lo spazio che mi avete dato per esprimermi ed esplorarmi.

Profilo Spotify dell’artista.

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