“Matricole” è la rubrica di “La Freddezza Music” che ripercorre i primi passi di artisti che, oggi, sono tra i più seguiti ed amati del panorama musicale italiano (e non solo), quando anche loro erano degli “emergenti”.
Con la notizia della sua presenza come super-ospite al prossimo Festiva di Sanremo, uscita non più tardi di 24 ore fa, non possiamo non dedicare, questo episodio della nostra rubrica, a Cesare Cremonini.
Periodo ricco di importanti novità per il cantautore bolognese, che il 25 febbraio vedrà consumarsi l’ennesimo passo del suo cammino artistico, con la pubblicazione de “La ragazza del futuro”, il suo nuovo album.
Nell’attesa di vivere questi due eventi, facciamo il nostro classico viaggio nel tempo, tornando a quello che è stato il primo passo dell’artista, nel suo percorso da solista (dopo la, seppur breve, felicissima parentesi come frontman dei Lunapop), l’album “Bagus“.
“Bagus” viene alla luce il 15 novembre 2002; il disco si compone di 12 brani tra cui i più conosciuti (e ascoltati nel corso dei decenni successivi) risultano essere “Gli uomini e le donne sono uguali”, “PadreMadre”, “Latin Lover” e “Vieni a vedere perché”.
Ed è proprio con quest’ultimo, pezzo sempre attuale a cui i fan del cantautore (e tutti) sono fortemente legati, che vogliamo fare il nostro viaggio indietro nel tempo.