Intervista al protagonista dell’episodio 290 di #LFMConsiglia, del 19 dicembre 2021.
Alessandro Proietti è un cantante, compositore e attore romano originario del quartiere di Garbatella.
Sul lato cinematografico è sotto contratto con una nota agenzia insieme a colleghi come Marcello Fonte, Alessandro Borghi, Mirko Trovato e molti altri.
Nei panni del personaggio di Alex ha recitato in tutte le puntate della serie Netflix Suburra – la serie, affiancando il lavoro sul set alla sua grande passione per la musica.
Dopo i primi brani e i live con la crew romana Santa Sangre, per l’etichetta indipendente La GrandeOnda, con la quale pubblica il disco d’esordio “Persiane del ‘40” il 9 luglio 2021.
Disponibile dal 12 novembre 2021 “Elettroshock” (La Grande Onda Srl/A1) è il suo nuovo singolo.
“Il brano parla delle difficoltà all’interno delle relazioni, venirsi incontro e continuare a capirsi non è sempre semplice, soprattutto con il passare del tempo. Ci deve essere un sentimento veramente solido alla base per mantenere la voglia di rinnovarsi ed alimentare i rapporti in mezzo alla frenesia della vita quotidiana. Le relazioni tormentate hanno il loro motivo di esistere e possono essere molto belle fino a quando non diventano nocive. È questa la linea sottile tra qualcuno per cui vale la pena battersi e qualcuno da cui bisogna allontanarsi”.
Per conoscerlo ancora meglio, lo abbiamo contattato per porgli qualche domanda.
Ciao Alessandro.
Partiamo da “Elettroshock“, il brano con cui ti abbiamo conosciuto all’interno del nostro portale. Ti va di raccontarcelo?
Nasce dall’esigenza di scrivere, in questo caso di getto, andando dove mi porta la penna e la strumentale.
Edoardo Baiocchi, mio grande amico e producer, mi ha mandato il beat e nel silenzio della notte ho scritto il testo. In studio abbiamo sistemato i dettagli.
Ho parlato delle relazioni e delle difficoltà che le caratterizzano nel lungo termine.
E’ anche grazie a loro che i rapporti esatto vivi e si evolvono.
Cosa ci dici, invece, di “Persiane del ’40“, il tuo ultimo album?
E’ un album molto personale, dentro c’è gran parte del mio percorso umano e artistico.
La maggior parte dei brani li ho scritti anni fa per questo all’interno ci sono scelte stilistiche di diversa natura.
“Elettroshock” ci fa chiudere in bellezza, consapevoli del nostro sound e della nostra dimensione musicale.
Ci racconti la scelta del titolo?
Il titolo arriva direttamente dalla mia realtà.
Vivo a Garbatella, un quartiere romano dove gli edifici sono caratterizzati da queste finestre storiche e bellissime. Le persiane sono il confine tra il mio mondo e quello che c’è fuori.
Il punto da cui mi posso affacciare oppure chiudermi in me stesso.
Quale, tra quelli presenti in tracklist, reputi essere il “brano manifesto” dell’intero album?
Non c’è un brano manifesto , poi è chi lo ascolta magari a percepirne uno come tale.
Per la mia visione sono tutti molto importanti e parte di un percorso completo.
Quello a cui sono più legato a livello affettivo è sicuramente “Bussola”.
Nuova musica in uscita? A cosa stai lavorando?
Stiamo lavorando a tanti nuovi brani e ce ne sono altri già quasi pronti, spero potrete ascoltare molto presto.
Più a lungo termine, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Uscire con un nuovo album più strutturato a livello di collaborazioni e quindi di condivisione.
Nel primo mi sono concentrato su me stesso ed eccetto un remix di una vecchia traccia fatta con Uale non ci sono feautring.
A proposito, Feat. dei sogni?
Elisa , amo la sua voce da quando sono bambino, rende più bella ogni parola .
Palco dei sogni?
Ci sono andato vicino e spero di poter cantare all’Ariston un giorno.
Fatti un augurio, per questo nuovo anno, appena iniziato.
E’ un augurio che faccio a me e a tutti i lavoratori del settore.
Che la musica live possa realmente ripartire e che gli artisti possano tornare a contatto con il pubblico.
Grazie. In bocca al lupo per tutto.
Grazie a voi, viva il lupo
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