Intervista – Entrare nel sentimento: Empatia

Intervista alla protagonista dell’episodio 309 di #LFMConsiglia del 23 febbraio 2022.

Martina Petracca, in arte Empatia, è una cantautrice romana, classe 2000.
Inizia fin da piccola ad appassionarsi alla musica; comincia, infatti, all’età di 9 anni a studiare canto e in seguito chitarra e pianoforte.
Finito il liceo, si iscrive alla Facoltà di Lettere Moderne presso La Sapienza di Roma e contemporaneamente studia Canto nel dipartimento Jazz del Conservatorio Saint Louis College Of Music.
Martina comincia a scrivere canzoni fin da adolescente, ispirandosi alle sue letture, ai cantautori italiani e a scene di vita quotidiana che respirava nel suo quartiere romano. Coltiva diverse passioni, tra cui la pittura, la fotografia e una spiccata propensione per l’ambiente.

“Solo 5 Minuti” è il suo ultimo singolo, disponibile dal 14 gennaio per Roba da Matti Dischi e distribuito da Artist First.
 Scritto da Renato Esposito e dalla stessa Empatia “Solo 5 Minuti” è il quinto singolo della giovane cantautrice romana, un brano che parla di liberazione. 

Di tutto questo ne abbiamo parlato direttamente con lei, in questa interessante intervista.
Vi lasciamo alle sue parole.

Partiamo con una domanda sicuramente sempre semplice da porre, ma la cui risposta tanto può raccontare di un’artista. Ci parli della scelta del tuo nome d’arte?
Empatia nasce mentre frequentavo il liceo. Un giorno, durante una lezione di greco, l’insegnante ci spiegò i significati etimologici di alcune parole e “empatia” mi colpì subito perché significa “entrare nel sentimento”. Da quel momento mi dissi che questo era ciò che avrei dovuto fare con la mia musica: arrivare alle emozioni delle persone, senza filtri.

Solo 5 minuti” è il brano con cui ti abbiamo conosciuta all’interno del nostro portale. Cosa rappresenta, per te, questo pezzo? Quali significati racchiude?
Solo 5 Minuti” è un brano che parla di liberazione. Liberazione dal dolore, dall’inconciliabilità, da un rapporto tossico, dal contrasto fra due persone che ormai non sanno più amarsi, né riconoscersi. Di solito, si crede che per cambiare la propria condizione serva tanto tempo, tanto spazio; ma non è così: bastano cinque minuti per mettere fine a situazioni che ci sembrano più grandi di noi, e poi si volta pagina.
Solo 5 Minuti” è uno dei brani più potenti che abbia mai scritto, e tutta la forza che c’è dietro voglio che arrivi a tutti, allo stesso modo con cui ha colpito e aiutato me.

Tra tutti i tuoi pezzi, quale può essere il tuo “brano manifesto”, che racchiude tutto quello che è Empatia?
Il brano che più di tutti mi rappresenta è “Ora No”. Scriverlo è stato uno sfogo per me.

Nuova musica in vista? A cosa stai lavorando?
Ho tante idee, tanta musica per la testa, che non vedo l’ora di far uscire!

Guardando indietro, cosa ti ha portato ad avvicinarti al mondo della musica?
Da piccola ero una bimba molto particolare, sognavo di fare la la cantante ed ero tanto attaccata a mia mamma, la persona che veramente mi ha fatto amare la musica. Tutto è nato da dei momenti che passavamo insieme. A volte capitava che mi dicesse “Marty, ti va di fare un bel dolce?” ed io rispondevo entusiasta che non vedevo l’ora. Quelle torte erano penose (davvero, non scherzo, non siamo mai state bravissime in cucina), ma comunque non importava, in quei pomeriggi, durante la preparazione del dolce, mamma mi faceva ascoltare tanta musica fra Mina, Celentano, De Gregori e per me tutto ciò ha rappresentato una rivoluzione. Avevo compreso che dove c’era musica, c’era anche tanta bellezza e serenità. Da lì in poi ho cominciato il mio percorso da musicista.

Quale momento del tuo percorso artistico, ad oggi, reputi essere il più significativo?
Sicuramente il momento più importante per me è stato quello dell’incontro con Roba Da Matti Dischi. Con loro ho iniziato un percorso in cui credo moltissimo.

Volgendo lo sguardo al futuro, con quale artista ti piacerebbe collaborare un giorno?
Mi piacerebbe tantissimo lavorare con Brunori Sas, amo molto la sua sensibilità.

Su quale palco, invece, sogni di esibirti?
Se c’è un pubblico che si sente partecipe di ciò che sta ascoltando ogni palco diventa un sogno.

A proposito di sogni e futuro, che augurio ti fai per “il domani”?
Mi auguro soltanto di arrivare al cuore di più persone possibile, con le quali poter condividere la musica.

Grazie per la bella chiacchierata. Un caro saluto.
Grazie a voi per la bella chiacchierata.

Profilo Spotify dell’artista.

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