Intervista al protagonista dell’episodio 320 di #LFMConsiglia, del 23 marzo 2022.
Varisco è la volontà intima di mettere in parole e musica pensieri che possono turbare la routine quotidiana. La volontà stessa che cerca di comprendere, tradurre l’amore, il lavoro e la realtà banale e a volte straordinaria che ci circonda. È la ricerca del dualismo felicità/malinconia di cui la normalità è essenza, troppo spesso corrotta dagli infiniti giorni in cui ci trasciniamo. In questo trascorrere, nasce il progetto Varisco, ricco delle sue ricerche sonore e testuali, che dall’umida Brianza tende al mare. Varisco è manifestazione di convivialità, di rapporti vissuti negli ultimi anni passati a respirare la fatica di un lavoro notturno. Tra rotture e ritrovamenti di un amore che accompagna tuttora, sbocciano le prime e ultime note del progetto d’esordio.
Disponibile dal 15 marzo 2022 “Settimana” è il suo disco d’esordio.
Un intreccio di esperienze, paure e sentimenti contrastanti che in poco più di venti minuti guidano l’ascoltatore nel vissuto dell’artista.
L’album si sviluppa attraversando diversi momenti che raccontano Varisco da lunedì alla domenica, per descrivere un passare dei giorni a tratti comune a tutti, per altre dinamiche, più personale, con sfumature maggiormente intime. Sfumature, sensazioni, colori di una relazione che accompagnano le riflessioni dell’artista e che lo portano a ripercorrere, partendo dall’amore più semplice, con le sue mancanze, distanze e fermate, le vicissitudini di un passato tuttora presente.

Produzione: Luca Varisco e Riccardo Zappa
Registrato presso Panorama Production (Riccardo Zappa)
Mix e master: Riccardo Zappa
Musica: Luca Varisco e Riccardo Zappa
Testi: Luca Varisco
Foto: Riccardo Zappa / Luca Varisco
Artwork: Riccardo Bozzolan
Per comprendere ancora meglio questo interessantissimo progetto, abbiamo contattato l’artista per farcelo spiegare, traccia per traccia.
Vi lasciamo alle sue parole.
Prima di entrare nello specifico del tuo fantastico disco, andiamo al principio, Ci racconti il tuo avvicinamento al mondo della musica?
Più che avvicinamento direi da sempre una convivenza.
Quando passi ore ed ore della tua infanzia tra le quattro mura della tua cameretta e lì dentro è custodita la chitarra di tua madre, i vinili del cantautorato italiano anni ’70 (e qualche perla estera) di tuo padre, una tastiera yamaha anni ’80 e strumentini musicali vari, direi che si tratta proprio di una convivenza.
Coinquilini speciali che mi hanno fatto comprendere quanto la musica spesso è l’elemento comunicativo per eccellenza, e col tempo, ho iniziato a capire quanto io senta il bisogno di dire la mia tramite questo mondo speciale: la musica, la mia musica.
Cosa vuol dire, per te, fare musica?
Abbandonarsi allo stato più intimo della propria persona e veicolare un messaggio che altrimenti sarebbe privato, utilizzando la musica come mezzo per raggiungere la destinazione.
Affidarsi ad una realtà che inevitabilmente permette di riscoprire e comprendere se stessi.
Veniamo a “Settimana”, il tuo album. Cosa rappresenta per te?
Un dualismo.
Da un lato un punto di arrivo, finalmente il mio disco che dopo tanto tempo diventa realtà.
L’ho desiderato e, ad ogni brano che nasceva, sentivo sempre più vicino il traguardo finale.
Innamorato di ogni momento che ha portato a questo disco.
Innamorato di questo disco.
Dall’altro lato è il disco d’esordio di “Varisco”, quindi un punto d’inizio per me fondamentale.
Si concretizza il disco ed insieme alla sua uscita nasce ufficialmente il mio progetto.
Entriamo nel merito della tracklist. Partiamo con “Responsabilità (Lunedì)”.
“Con gli occhi pieni di maturità, quella che non ho mostrato mai, con gli occhi pieni di responsabilità, quella che non ho mai voluto prendere…“
Razionalizzare la fine di un amore non é mai facile.
In questo pezzo ci provo, ma diventa più l’occasione di comprendere più se stessi che l’altra persona.
Sullo sfondo i ricordi sorseggiano un vino scadente.
Passiamo a “Tre (Martedì)”.
“Sono le tre e voglio tornare a casa
Chiudermi dentro il mio letto ma senza pensieri
E sono le tre e fuori è notte buia
Menomale perché al buio io sto bene
Con me e tutti i miei pensieri .”
Di nuovo le difficoltà della relazione diventano il pretesto per comprendere se stessi.
Il lavoro per guadagnare qualcosa.
Il lavoro introspettivo per capirci qualcosa.
Le tre non sono solamente un orario, sono un mood, un modo di essere, di vivere insomma.
Vivere dentro ai propri pensieri, pensando troppo.
Ed è in questo mood che nasce il secondo singolo del disco.
Proseguiamo con “Bambino (Mercoledì)”.
Nel 1984 Silvano Agosti realizza “D’Amore Si Vive“.
Al suo interno la testimonianza di Franck, un bambino che racconta l’amore dal suo punto di vista, ma con un’empatia ed una sensibilità disarmante.
Nel brano, da un lato il bambino, dall’altro l’amore adulto che cerco di raccontare, con i suoi infiniti difetti che convivono insieme ai suoi pregi.
È la volta di “Sospiro (Giovedì)”.
“E non vorrei trovare in ogni mia mancanza,
Gli occhi persi che hai,
E non vorrei trovare dentro quella sostanza,
Le ragioni del tuo addio,
Non sono più io. “
Non sentirsi più se stessi capita quando ci si mette troppo in discussione.
Al centro della settimana, in un momento che non sa di niente se non di riflessioni intime, ci si perde a guardar dentro se stessi.
Andiamo avanti con “Distanza (Venerdì)”.
“Non mi basta una cartina per colmare la distanza”
Venerdì apre le porte al fine settimana.
Un weekend apparentemente sereno come lo sono anche le melodie e la base di questo brano.
Una nostalgia che contrasta con il mood del brano è ciò che ricercavo per questo mio Venerdì.
Passiamo al brano con cui ti abbiamo conosciuto all’interno del nostro portale: “Poi (Sabato)”.
“Passano i mesi e questo è il treno fra noi”
È un brano che adoro particolarmente perchè ritrovo e mi ricorda i principi fondamentali del mio progetto, amicizia e collaborazione.
Un brano nato dai contributi di chi vuole che “Varisco” diventi una realtà sempre più presente e questo mi rende terribilmente fiero e felice.
Fermo ad una stazione, fermo davanti alle decisioni della vita. Prendere il treno, andare via, o accettare il limbo? Sarebbe bello sempre prendere scelte senza dover pensare a risentimenti, pentimenti o rancori. La stazione usata come metafora spiega la
complicata situazione relazionale.
Ci avviciniamo alla chiusura con “Blu (Domenica)”.
“Per fortuna ci sei te,
Dove andare fai da te,
Non importa stai con me.”
In questa Domenica si sente il peso di un fine settimana in conclusione, il Lunedì è alle porte, e il Blu non è solo il colore di un paio di occhi che comprendono l’importanza di avere una persona al proprio fianco, e si caricano di lacrime quando capiscono che quella persona al tuo fianco non ci può stare.
Blu è anche un mood, lo stato d’animo che si prepara per il giorno dopo.
Chiudiamo con “Mezzanotte (Domenica notte)”.
Vi lascio riportando il testo, senza troppe spiegazioni, finisce la settimana e ne inizia un’altra, e in questa routine, nasce il progetto “Varisco” e il disco “Settimana”:
“Lo sai che forse è una sfiga,
Star qui davanti a questo mare,
E non trovar neanche le parole giuste,
Per ricordare,
Lo sai che forse in questa notte,
È meglio perdersi negli occhi,
Saran le onde a parlare.“
Grazie per la grande disponibilità. È stato un piacere scoprire insieme a te il tuo fantastico album.
Grazie a voi delle splendide domande!
Alla prossima!