Intervista – L’Artista del mese di Luglio 2022: alicechi

Intervista a quella che è stata scelta, dai nostri utenti, come artista del mese di Luglio, del nostro portale.

Alice, in arte alicechi, è una giovane cantautrice ligure.
Vive a metà tra Cairo Montenotte, un paesino di 15mila abitanti, e Milano dove studia marketing all’università IULM.
Il progetto alicechi è nato recentemente, è il sogno di una bambina che a otto anni suonava il suo pianoforte in miniatura, nell’estate pubblica il primo singolo “Luna”, iniziando un percorso che canzone dopo canzone cerca di trovare e mettere a fuoco un sound originale e maturo.

Disponibile dall’1 luglio 2022, “Acquarelli” (Aurora Dischi / Ingrooves / Universal Music Group ) è il suo ultimo singolo.
Prodotto da Marrel, Lorenzo Venturino e Marco Ravelli (Pinguini Tattici Nucleari, chiamamifaro, Iside), acquarelli parla della voglia di spensieratezza, del voler rendere libera la mente e trasferire tutti i pensieri confusi su un foglio bianco, ed usare come degli acquarelli ad ogni colore un pensiero.
La scrittura e produzione del brano si ispira alla scena più R&B dell’indie pop italiano e ad artisti come Frah Quintale o Joan Thiele, mixando strumenti veri con elementi di musica elettronica.

Di questo, e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lei, in questa intervista concessaci con grande disponibilità dall’artista.

Ci racconti il tuo percorso, fino a questo momento?
Il mio percorso, ad ora, è relativamente breve, in quanto è iniziato esattamente un anno fa, per la precisione nel luglio 2021, con l’uscita del mio primo singolo “Luna”. Successivamente io e marrel, il mio produttore, ci siamo ritrovati sempre più spesso nella cantina di casa sua, alla ricerca di suoni e melodie che ci ispirassero. Abbiamo iniziato a credere sul serio nel progetto, pubblicando altri tre singoli: “Forse“, “Cuore Acerbo” e “Acquarelli“. Solo recentemente ho anche iniziato ad esibirmi live, con i miei pezzi e con cover indie pop.

Quale la tappa più significativa?
La tappa più significativa è stata l’uscita dell’ultimo singolo, “Acquarelli“, per il quale abbiamo anche realizzato un videoclip e un’iniziativa di stickering. È stata un’esperienza importante per me, in quanto ho compreso davvero quanto lavoro ci sia dietro il lancio e la promozione di un brano. La parte più divertente è stata sicuramente tappezzare la mia cittadina di qr code.

In tal proposito ti va di raccontarci questo brano, con cui ti abbiamo conosciuta all’interno del nostro portale?
Acquarelli” nasce da un audio di WhatsApp, un giro di chitarra che abbiamo trasferito subito su Ableton. Quel giorno eravamo ispirati, ci siamo chiusi nella cantina di marrel, e a fine giornata avevamo un ritornello che non ci toglievamo più dalla testa, insieme chiaramente al mal di testa. Il testo nasce da un’introspezione personale, e parla dello stato di confusione che mi caratterizza, di quel flusso di pensieri che pagheresti oro per rallentare.
Per me le parole sono tatuaggi, difficilmente me ne libero, anche se vorrei farlo, e ciò mi spinge a pensare di continuo.
Potessi trasferirei tutti questi pensieri confusi su un foglio bianco, e se potessi userei anche degli acquarelli per dare un colore diverso ad ogni pensiero.  

Cosa vuol dire, per te, fare musica?
Per me fare musica significa entrare in un’altra dimensione, alla quale sono appassionata fin da piccola.
Gli accordi e le melodie che creano hanno un enorme potere su di me, si appropriano totalmente del mio corpo, e lo fanno con i brividi e la pelle d’oca; ad ogni giro di accordi corrispondono ricordi, sensazioni ed emozioni diverse per me, ma tutte vive e forti allo stesso modo.
Fare musica mi piace perché mi fa sentire viva, e più precisamente mi fa sentire e basta.

Quali sono i messaggi, le sensazioni, le emozioni, che vorresti trasmettere all’ascoltatore, con i tuoi brani?
Tengo molto a trasmettere un messaggio importante, ovvero che le canzoni sono fatte per essere interpretate.
La mia musica è di tutti, e non impongo significati; mi piace l’idea che qualcun altro, ascoltando i miei brani, se ne appropri dandovi un significato totalmente diverso da quello che vi ho dato io scrivendoli.
A parte ciò, c’è un filo rosso che unisce tutte le mie canzoni, una sensazione precisa, ovvero il senso di confusione: mi perseguita da anni, e cerco di liberarmene in parte con la musica.

Guardando avanti, quali sono i tuoi progetti a breve e lungo termine?
Ragionando a breve termine vorrei aumentare la mia visibilità, sia sui social che sulle piattaforme di ascolto. A lungo termine vorrei invece rafforzare l’identità del mio progetto, e della mia musica, con l’obiettivo di suscitare l’interesse degli organizzatori di eventi, e suonare live il più possibile.  

Quali, invece, i sogni?
Il mio sogno è portare la mia musica su due palchi che adoro, da una parte quello di Sanremo e dall’altra quello del Miami. Ah, e anche cantare “Per due che come noi” insieme a Brunori.

Artista con cui ti piacerebbe collaborare?
Mi piacerebbe molto collaborare con Giuse The Lizia, adoro la sua voce, il suo mood e la sua personalità.

Palco dei sogni?
Il mio palco dei sogni è il palco sul quale potrò fare il mio primo concerto, quindi lo scoprirò più avanti.

Profilo Spotify dell’artista

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