Intervista – La musica, un linguaggio universale: Etto

Intervista al protagonista dell’episodio 354 di #LFMConsiglia (4 luglio 2022) e vincitore del Premio della Critica del mese di Luglio.

Etto, all’anagrafe Ettore Vincenzo Baiunco, è un cantautore e compositore pop classe 1995, di origini siciliane.
Inizia il suo percorso musicale a Milano, come DJ e produttore, ottenendo, grazie alle sue ritmiche fresche e innovative, grande successo nella metropoli, fino ad arrivare a collezionare date in tutto il mondo, con apice la programmazione di una tournée nelle più prestigiose location asiatiche.
Sotto i riflettori e agli occhi delle più grandi realtà della scena Dance, rientra in Italia e comincia a produrre remix ufficiali ad artisti di alto calibro, come Mr. Probz, PVRIS e Klingande.

Nel 2018, dà il via al suo percorso nel mercato urban/pop nazionale, rilasciando il brano “Vieni con me“, seguito da “Quando mamma non c’è“, “Cercami“, “Monet” e “Traffico”, sino ad arrivare all’EP “Madness“, contenente i due singoli di grande successo “Da solo” e “Matti” e al suo primo progetto full length, “Bouquet” (disponibile dal 24 giugno 2022).

Partiamo da “Bouquet“, il tuo primo album. Cosa rappresenta, per te, questo progetto?
Il processo creativo che c’è dietro ogni brano non è altro che l’espressione interiore di me stesso. Lascio sempre un pezzo della mia storia in modo tale che venga custodita, per sempre, attraverso la musica.
Bouquet” rappresenta quell’insieme mistico di odori, profumi, e fiori in grado di comunicare la volatilità delle emozioni. Noi esseri umani siamo capaci di passare da un’emozione all’altra, in una giornata, in un istante, o premendo play sulla nostra canzone preferita.
“Bouquet”, infatti, racchiude brani che rappresentano gli aromi più vari e contrastanti dell’animo: l’amore amaro, la triste allegria e la spenta passione che fanno parte delle nostre vite e delle relazioni con le persone.

Quale, dei pezzi presenti in tracklist, racchiude quello che è l’essenza dell’album?
Non sono sicuro ce ne sia uno in particolare. L’insieme dei brani non è altro che l’essenza vera e propria dell’album. Come se, insieme, costituissero un unico singolo che descriva appieno le emozioni passate.

A cosa stai lavorando per il futuro? Nuove uscite?
Sono sempre alla ricerca di nuove ispirazioni, suoni ed esperienze. Per questo motivo, sto già lavorando a diversi singoli che non vedo l’ora di farvi ascoltare! 

Guardando indietro, ci racconti il tuo avvicinamento al mondo della musica?
A detta di mia madre, credo che il mio cammino musicale sia nato ancor prima che venissi al mondo perché, nonostante la gravidanza, mi portava in giro per le discoteche. Ho iniziato come dj all’età di 11 anni circa. Avevo due lettori mp3 e cercavo di miscelare al meglio i brani affinché riuscissi a far ballare i più grandi alle feste dei miei genitori. Da li sono cresciuto coltivando questa passione avendo pure avuto la possibilità di esibirmi, nei migliori club asiatici, in quella che fu la mia prima tournée come DJ.

Cosa vuol dire, per te, fare musica?
Per me fare musica vuol dire superare ogni tipo di barriera riuscendo ad esprimere al meglio la nostra essenza, il nostro animo.
La musica è un linguaggio universale che arriva nel profondo e non ci sono parole in grado di descrivere al meglio ciò che si prova durante il processo creativo, che preferisco di gran lunga all’ascolto del prodotto finale.
La magia che si crea in studio è qualcosa di indescrivibile, soprattutto se condivisa con persone che viaggiano sulla stessa frequenza.

Modelli di ispirazione?
Sono sempre stato affascinato dai Pink Floyd ma il mio avvicinamento alla scrittura e alla musica Indie Pop e Urban è stato parecchio influenzato da Coez, Frah Quintale, Venerus, Calcutta e diversi altri artisti del panorama italiano.

Quali sono, invece, i tuoi sogni del cassetto?
Non penso mai al futuro, lascio che prenda forma in maniera autonoma in base alle scelte che decido di seguire nel presente. Il mio sogno è proprio questo: vivere la mia intera esistenza dedicandomi interamente alla musica. Lo sta già vivendo.

A proposito di sogni, con quale artista ti piacerebbe collaborare, un giorno?
thaSupreme, senza la minima ombra di dubbio.

Dove ti vedi tra 5 anni?
Come ho già detto in precedenza, non amo pensare al futuro o immaginarmi in qualunque altro posto in cui non mi trovi nel presente. Ho paura di vivere di soli sogni e speranze quindi cerco di tenermene lontano vivendo al meglio il presente. Probabilmente mi troverete in studio, è l’unica routine di cui ho bisogno e che non stanca mai.

Grazie, è stato un piacere.
Grazie a voi per aver mostrato interesse nel sapere di più sul mio progetto. A presto!

Profilo Spotify dell’artista

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