Intervista al giovane producer, tra i talenti più apprezzati della scena musicale italiana.
Fallen, all’anagrafe Giuseppe Ulfo è un producer siciliano classe 2001.
Inizia a collaborare con giovani artisti emergenti appena quindicenne, fino a incontrare nel 2017 Rich Meyer che lo introduce alla crew romana Young Minds (che ha visto tra i suoi alumni nomi come thasup, Nomercy Blake, Cyrus Yung e Maestro) con cui inizia un proficuo sodalizio artistico.
L’anno seguente produce “Sulla Luna” di METEORA (Thaurus Music) e “Blue Fantasy” di Rich Meyer (Nameless Records), entrando di diritto nel roster Universal Music Italia, oltre all’ingresso in importanti playlist Spotify come New Music Friday Italia, Graffiti Pop, A Fine Giornata e Rap Italiano Game Over.
Nel 2020 conosce il rapper brianzolo Remmy, per cui produce “Povero diavolo”, primo estratto dal suo ultimo album.
Nel 2021 collabora con Warez, per cui produce il singolo “Tac Tac Freestyle”.
Nel 2022 continuano le collaborazioni con Warez, per cui produce il singolo “Prima Ero Bravo“, che vede la collaborazione di Jake La Furia.
In occasione dell’uscita di questo nuovo brano (avvenuta il 16 dicembre 2022), l’abbiamo contattato per porgli qualche domanda.
Ne è venuta fuori questa interessante intervista.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Partiamo dal principio. Ci racconti come ti sei avvicinato al mondo della musica?
Il mondo musicale mi è sempre piaciuto, sin da piccolo mia madre mi ha fatto ascoltare musica di tutti i generi e di tutto il mondo, penso che questo abbia fatto tantissimo.
All’età di 14/15 anni scaricai praticamente per gioco la mia prima DAW, Logic, caso vuole che a distanza di 8 anni utilizzi ancora la stessa versione.
Cominciai a sperimentare buttando giù i miei primi beat, e caricandoli su YouTube, fino a quando non capii che le cose stavano diventando più serie e che dovevo mettermi sotto.
Poi da cosa nasce cosa, una persona te ne presenta un’altra e così via.
Cosa significa per te, fare musica?
La musica per me è vita, aria fresca, se mi togli quella perdo tutto.
Non sono molto bravo ad esprimere le mie emozioni verbalmente, l’unico modo che ho per esprimermi è attraverso la musica, attraverso i miei brani.
Ho passato un brutto momento all’età di 16/17 anni e l’unica cosa che mi tirò fuori da quella situazione fu la musica, da quel momento in poi, capii che era ciò che volevo fare.
Quale tappa del tuo percorso reputi essere (fino a questo momento), la più importante?
Sono successe davvero un sacco di cose ultimamente, senza ombra di dubbio aver firmato un contratto di Publishing nel 2022 è stato un bel traguardo.
Qualche giorno fa un fan mi ha scritto che le mie sonorità sono uniche e che non le aveva mai sentite, quello mi rende davvero orgoglioso, mi fa capire che ciò che volevo far arrivare è arrivato.
Per il resto sono molto autocritico, penso che non si finisca mai di imparare e che non bisogna mai porsi limiti.
Esistono degli artisti che per te sono dei modelli a cui ti ispiri?
Senza ombra di dubbio Louis Bell, Flume, Post Malone, Stormzy, sono artisti con cui sono cresciuto e che mi hanno trasmesso sempre tantissimo.
Ci racconti come avviene il tuo processo creativo? Come nascono le tue produzioni?
Di solito mi metto ad ascoltare campioni per scoprire sonorità nuove, ma puntualmente un’ora dopo esce fuori un beat con il campione totalmente stravolto.
Non che sia sempre così casuale, ci sono dei momenti in cui sento proprio di dovermi mettere lì e buttare giù melodie, idee, o anche solo batterie. Quando sento che arriva il momento vado a tremila, non perdo tempo.
Ultimamente riesco ad essere molto costante, ma non nego che magari ci sono settimane in cui ho pochissime idee, ed altre in cui in un giorno butto giù tre beat.
Brano a cui sei più legato?
Non ce n’è uno in particolare, sono legato praticamente a tutti i brani che ho prodotto, ma se proprio dovessi sceglierne uno direi “Povero Diavolo” di Remmy.
Remmy mi ha beccato in un momento in cui il nostro feeling musicale era quasi identico, ci siamo intesi bene ed è uscito un brano super spontaneo, che comunica molto.
Parliamo, invece, di “Prima ero bravo”, brano da te prodotto che vede la presenza di due grandi artisti del calibro di Jake La Furia e Warez. Cosa rappresenta, per te questo pezzo?
“Prima Ero Bravo” è sicuramente uno dei goals che ho raggiunto. Warez e Jake hanno veramente sfruttato il beat al 200%, facendoci degli incastri veramente pesanti, ne sono molto orgoglioso.
In tal proposito, come è nata questa collaborazione?
È nato tutto in maniera molto semplice in realtà, con Warez ci conosciamo da un paio d’anni, ci hanno presentato due nostri amici, Remmy e Cyrus Yung.
Circa un anno fa gli mandai questo beat e lui subito mi girò il provino con entrambe le strofe cantate da lui, inizialmente messo da parte, nel contempo ci siamo beccati più volte a Milano in studio da Eiemgei e a distanza di pochi mesi decidemmo di riprendere in mano il brano insieme a Danti.
Dopo poco, mentre stavo cenando mi arriva un audio di Warez su WhatsApp, su “Prima Ero Bravo” c’era una strofa di Jake La Furia, quasi non ci credevo!
Con quale altro artista ti piacerebbe collaborare?
Ultimamente ascolto molto la scena milanese e c’è qualche artista che mi intriga davvero, ma se dovessi parlare di “sogni” , che chissà, magari un giorno si realizzeranno, direi senza ombra di dubbio Future.
Dove sogni di suonare, un giorno?
Non sono cose a cui penso molto, penso sempre a fare il mio, farlo bene, e far arrivare ciò che esprimo attraverso la musica, mi piace vivere la vita dando il massimo e lasciarmi “sorprendere”.
Quali sono i prossimi passi del tuo percorso?
Chissà! Io continuo a tenere la testa bassa e lavorare, ma continuate a seguirmi sui social e su Spotify, magari ci sarà qualche sorpresa!
Grazie per la disponibilità. In bocca al lupo per tutto.
Grazie a voi ragazzi! È stato un piacere.
Profilo Spotify dell’artista.