Intervista – La paladina delle cose non dette: UNA

Intervista alla protagonista dell’episodio 417 di #LFMConsiglia del 10 febbraio 2023.

Elena Maule è una cantautrice di Vicenza il suo nome d’arte è UNA, un nome scelto per rappresentare la metà della sua anima che è sempre vissuta nella penombra dell’altra metà, quella che si chiama Elena.

UNA rappresenta la tempesta tropicale, multiforme e imprevedibile, senza filtri e caotica, mentre Elena è più prudente, una procrastinatrice cronica, stabile e delicata. Elena ha tenuto separate le due identità a lungo, ma con il tempo UNA ha cominciato a farsi sempre più spazio fino a reclamare il bisogno di essere una presenza costante di tutti i giorni. UNA nasce dalla necessità di sentirsi unica, UNA, ma anche dalla consapevolezza di essere come chiunque altro, UNA qualunque. Ora, finalmente, UNA è al timone ed è pronta a trasformare in arte tutto ciò che Elena ha vissuto.

Disponibile dal 27 Gennaio 2023 “Stella polare” (Ondesonore Records) è il suo ultimo brano e pezzo con cui l’abbiamo conosciuta all’interno del nostro portale.
Per conocerla ancora meglio, l’abbiamo contattata per porle qualche domanda.

Iniziamo dal principio. Quando, come e perchè hai iniziato a fare musica?
Ma sai che non ricordo nemmeno più come è cominciato tutto? [ride]
Ricordo solo che ero ossessionata dalla musica. All’asilo ricordo che quando c’erano i saggi di Natale o a fine anno ero felicissima perché si poteva cantare. Mi piaceva sfoggiare questa mia dote, mi faceva sentire bene e finalmente brava e riconosciuta in qualcosa e non vedevo l’ora. Poi, un giorno, una maestra mi disse “vuoi essere dappertutto come il prezzemolo”, e allora mi sono data una calmata. Una volta ho anche rubato il microfono alla suora perché volevo cantare io… imbarazzante.
No, a parte gli scherzi, credo di aver iniziato a fare musica semplicemente ascoltando i miei artisti preferiti (ero super fan di Avril Lavigne) e immaginando di essere io sul palco a cantare quelle canzoni. Poi questo desiderio è cresciuto e ho iniziato a scrivere cose mie, prima in inglese e poi in italiano. Ovvio, nel frattempo sono successe milioni di cose e io e questo mio grande amore per un periodo ci siamo allontanati ma è sempre stato lì che mi aspettava. 

Esiste un brano, un album e/o un artista che ha influito al tuo avvicinamento al mondo della musica?
In realtà no, ho sempre ascoltato di tutto e non ho mai avuto un artista preferito in assoluto. Diciamo che sono andata un po’ a tappe: come detto, prima Avril Lavigne (ero alle medie quindi direi piuttosto in là sulla linea del tempo), poi un po’ tutto quello che arrivava dal Festivalbar (andavo pazza per Nek, ero innamoratissima), e poi la corrente un po’ più soul e black di Alicia Keys e Beyonce. Poi tutti siamo un po’ tamarri e mettiamo la playlist di Spotify e ascoltiamo le top global 50: io non sono da meno. Billie Eilish mi piace moltissimo ma anche Dua Lipa e tutta la musica straniera. Poi, da poco ho scoperto Mahmood guardando il suo documentario e ora sono in fissa.

Quali sono, invece, i tuoi modelli di ispirazione?
I grandi, anzi grandissimi artisti internazionali: non ne ho uno ma prendo un po’ da tutti: Billie Eilish, Justin Bieber, Dua Lipa, Katy Perry, Camila Cabello, Birdie. Ho sempre preferito la musica straniera a quella italiana e forse un po’ si sente nei miei pezzi ma ci sto lavorando su. Ovviamente Elisa per me è una figa pazzesca ma ultimamente sto percependo molte influenze estere in cantanti italiani; questa cosa mi piace da morire perché si stanno riscrivendo completamente le regole del cantautorato italiano, questo cocktail spicy mi intriga.

Venendo all’attualità, “Stella polare” è la tua ultima uscita; ti va di raccontarci questo brano?
Questo brano è nato come una dedica ad una persona speciale che mi ha aiutata e sostenuta nel momento più buio della mia vita e che si meritava di sentirsi dire che io ci sarò sempre. Non sono molto brava con le parole, mi chiudo spesso, ma nella musica mi sento più libera e sta diventando un mezzo di espressione e liberazione personale. Spero che “Stella polare” possa essere un simbolo, una sorta di mantra da ripetersi per ricordarsi che davvero, ve lo giuro, dal buio si esce ma bisogna accettare l’aiuto che arriva, in qualsiasi forma esso sia. Ve lo prometto, è così.

Parlando dei tuoi pezzi, ne esiste uno che occupa un “posto speciale” e che rappresenta UNA, più degli altri?
Assolutamente sì, ma non è ancora uscito. Uscirà presto. Non vi spoilero niente però credo di aver trovato la chiave di volta per unire i due lati della mia personalità: semplicità e ironia.

A proposito di questo, i prossimi passi?
Ho così tanta energia che ho cominciato a fare crossfit. È come se avessi sbloccato un personaggio fortissimo alla PlayStation e ora non mi ferma più nessuno. Scrivo continuamente e tutti i pezzi sono completamente diversi tra loro ma si sente che sono io. Sto lentamente svelando tutti i colori di UNA e non vedo l’ora di farvi sentire gli altri pezzi che usciranno. Posso solo dirvi che finalmente dirò tutto, senza fronzoli e senza dover leggere tra le righe.

Feat. dei sogni?
Tanntissimi. Mahmood, Fedez, Madame, Blanco, Olly, e Francesca Michielin: lei mi piace un sacco, secondo me saremmo ottime amiche se ci conoscessimo. Mannaggia ne ho troppi. La lista non finirebbe mai.

Chi è UNA oggi?
UNA è ciò che molti vorrebbero dire ma non riescono a farlo. È la paladina delle cose non dette, la dea della rinascita, la calamita per le calamità (come dice Fedez), una bomba ad orologeria, un fuoco d’artificio.

Dove, invece, vuole arrivare?
Beh il mio sogno è di arrivare tra i big, ma senza compromettere il mio percorso. Ci sono delle tappe del processo che sto apprezzando e non voglio bruciarle per arrivare dove voglio. In questo momento ho “messo da parte” l’obiettivo del dove voglio arrivare perché altrimenti penso a fare business e non a fare musica mentre, in questo momento, ho tante cose che voglio dire e voglio concentrarmi su questo: ho proprio la necessità di buttare fuori. Ovvio però che il mio sogno è quello di arrivare alla consapevolezza che la mia musica sta entrando nelle case e sta diventando parte della vita di tutti i giorni delle persone. Il pensiero di sapere che una ragazza in tram mi sta ascoltando, che un gruppo di amici in spiaggia mette in riproduzione i miei pezzi sulla cassa in chill, mi riempie il cuore.

Grazie per la disponibiltà, in bocca al lupo per tutto.
Ma grazie a voi! Vi mando un bacioneoneone.

Profilo Spotify dell’artista.

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