Intervista – Maëlys racconta “Senza numero civico”

Concludiamo con “Prima che bruci via“.

Questo pezzo è il più vecchio di tutto il disco: ero nella mia stanza a Lille, era il 2019, non avevo una tastiera, un microfono, non avevo nulla fuorché un pc e così ho usato Ableton con la tastiera del computer per mettere giù le prime note. É stato anche tra i brani più immediati, insieme a Me ne andrò, scritto in un pomeriggio: a Parigi, città che con la sua arte mi ha salvato da diversi momenti di buio, si era appena incendiata Notre Dame. É questa la chiave di lettura del brano: noi che siamo esseri infinitamente piccoli di fronte ad un incendio che porta via arte e ricordi che molti altri, infinitamente piccoli come noi, non avranno modo di vedere. 

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