Intervista – La musica frizzante di Giallo

Intervista all’artista protagonista dell’episodio 524 di #LFMConsiglia del 15 dicembre 2023.

Giallo, nome d’arte di Giacomo Pisanello, è un artista leccese classe 1997.
Si avvicina alla musica sin da tenera età, prima grazie al pianoforte e successivamente, negli anni delle medie, con il clarinetto (strumento che lo accompagna negli anni successivi nel suo primo percorso in conservatorio, durato tre anni).
È con la sua prima band che inizia ad approcciarsi al canto, al songwriting e alla produzione musicale per e con altri artisti. Nel 2018 inizia a scrivere insieme all’autore Piero Romitelli e, nel 2019, si iscrive a composizione pop/rock presso il Conservatorio di Lecce. Nello stesso anno viene convocato tra i 15 autori/produttori selezionati da Sony/ATV per il Songwriting Camp e si aggiudica poi una borsa di studio che gli permette di frequentare il CET di Mogol.
Nel 2021 insieme a Margherita De Francesco fonda il collettivo CITRO nel quale produce il brano vincitore di Castrocaro.
Nel 2022 si laurea in Composizione Pop con 110 e lode e si trasferisce a Milano dove conclude il suo primo album da solista.
Nel 2023 il suo progetto insieme al collettivo CITRO collaborano con Enrico Molteni per il rilascio del suo primo album “#FFB427“.

Disponibile da venerdì 26 gennaio, invece, “Effetto Mentos” è il suo ultimo singolo (fuori per CITRO).
Dopo l’album di debutto “#FFB427”, “Effetto Mentos” si configura come un ritorno con rinnovata grinta e spirito di cambiamento.

CREDITI
Scritto e composto da: Giacomo Pisanello
Prodotto da: Giallo
Label: CITRO
Edizioni: CITRO

Proprio in occasione di questa nuova importante uscita, l’abbiamo contattato per porgli qualche domanda.
Ecco cosa ci ha raccontato.

Iniziamo subito con gli sviluppi più recenti. Da qualche giorno è uscito “Effetto Mentos“, il tuo ultimo singolo. Ti va di raccontarcelo?
“Effetto Mentos” è il manifesto del mio primo anno a Milano, ed è il modo migliore per presentare questo nuovo capitolo che si apre con il 2024. Il brano è volutamente frizzante come la Coca-Cola ed esplosivo come le Mentos, dentro una Coca-Cola. Il gioco di parole era quasi automatico: “sapevo di mentire, sapeva di mentina, ma poi io te l’ho detto e ha fatto Effetto Mentos”: già, perché le bugie, soprattutto quelle dette per fingersi diversi o migliori, prima o poi finiscono per esplodere, rivelando che forse non è così male essere se stessi.

“Effetto Mentos” arriva dopo un 2023 che ha visto l’uscita dell’album “#FFB427“. Cosa rappresenta, per te, questo progetto?
“#FFB427“, il mio primo album, è come mi sono presentato, prima a me stesso e poi agli altri. E proprio per questo non è perfetto e non è completamente consapevole, ma è dannatamente genuino. Con “Effetto Mentos” invece inizia un nuovo capitolo, più consapevole di me stesso e di quello che ho intorno. Questo 2024 tratta proprio questo, se nell’anno precedente mi sono guardato dentro per crescere, adesso inizio a leggere quello che accade attorno a me. Credo che Giacomo e Giallo siano ancora strettamente coesi e collegati, e non so se questa cosa cambierà mai: attualmente non riesco a immaginare Giacomo crescere senza Giallo, né tantomeno Giallo senza Giacomo.

Tra i tuoi brani ne esiste uno che rappresenta Giallo, più degli altri?
Tra i brani già usciti ho sempre continuato a sentirmi rappresentato da “Leti B.“, ma credo che “Effetto Mentos” sia una diretta conseguenza: in “Leti B.” ero incazzato col mondo che mi voleva perfetto, in “Effetto Mentos” mi accorgo che la perfezione che vedo nel mondo intorno a me non è altro che una falsa farsa, una bugiarda bugia.

Più in generale, come descriveresti la tua musica?
Frizzante: mi piace trattare argomenti non sempre leggerissimi sdrammatizzandoli e ballandoci su. In generale mi piace avere un doppio livello di interpretazione, così come nei spesso accade nei libri. Ci si può fermare alla superficie, alla forma, o scavare più nel profondo e scoprire dei significati nascosti. Sicuramente per me le due cose non possono che coesistere.

Guardando indietro, quale tappa del tuo percorso artistico, ad oggi, reputi più significativa per la tua crescita?
Nonostante sia un inguaribile nostalgico, ho sempre difficoltà a guardarmi indietro e ad essere lucido a riguardo. Sicuramente una tappa ancora molto vicina a me che è stata fondamentale per costruire quello che sono oggi è stato fondare e iniziare a lavorare con CITRO, credo che senza il mio team, e nello specifico Margherita, il progetto Giallo non esisterebbe.

Volgendo lo sguardo al futuro, invece, cosa c’è in vista?
Nel futuro prossimo vedo tanta nuova musica in arrivo e tanti live per portarla in giro.

Feat. dei sogni?
Decisamente questi tre: Dutch Nazari, Fulminacci e Caparezza.

Palco dei sogni?
Sarò retorico e scontato, ma il mio palco dei sogni è quello del Festival di Sanremo. Vuoi per un motivo affettivo, vuoi per cosa rappresenta, per me è uno degli obiettivi più alti da raggiungere. È assurdo come nonostante si guardi sempre meno televisione, un festival basato sulla musica, e più nello specifico sulle canzoni pop, con un orchestra dal vivo, sia il momento televisivo e culturale più atteso dall’intero paese. Ed è ancora più assurdo quanto influenzi il mercato musicale e il modo di fare musica.

Dove ti vedi tra 5 anni?
Torna alla risposta precedente e rileggila.

Grazie per la disponibilità, è stato un piacere. In bocca al lupo per tutto e alla prossima.
Grazie mille a voi e viva il lupo! Alla prossima!

Profilo Spotify dell’artista.