Intervista – Alla scoperta di Santoianni

Intervista al protagonista dell’episodio 253 del 13 settembre 2021 di #LFMConsiglia.

Donato Santoianni è un cantautore classe ’93.
Dopo essersi avvicinato al mondo della musica fin da piccolo ed aver intrapreso un importante percorso di crescita artistica, dal 2020, Santoianni ne inizia uno completamente nuovo, di sperimentazione sonora e di scrittura che lo porta a esplorare nuove realtà musicali e di produzione discografica.
Dall’incontro con il produttore Molla nasce la sua nuova identità sonora che vede la luce con “Stazione di sosta” e “Litorale“.

Exit” è il terzo passo di questo nuovo percorso, brano con cui l’abbiamo conosciuto all’interno dell’episodio 253 del 13 settembre 2021 di #LFMConsiglia e che l’ha portato ad aggiudicarsi il Premio della critica del mese di Settembre (assegnato dai membri del nostro staff).

Per conoscerlo ancora meglio ed entrare nel suo mondo, l’abbiamo contattato per porgli qualche domanda.
Ecco cosa ci ha raccontato.

Ciao Donato. Grazie per averci concesso questa intervista.
Per iniziare, ci racconti il tuo percorso artistico, fino a questo momento?
Grazie a voi per la disponibilità.
Cercherò di essere breve e di riassumere un percorso artistico piuttosto lungo e tortuoso. Quest’anno sono 11 anni dal mio primo contratto discografico con Warner Italia.
Se mi guardo indietro ci sono tantissime esperienze positive ma anche molte negative che mi hanno fatto diventare il ragazzo e il cantautore che sono oggi.
Ho alle spalle un disco con Warner da interprete, un percorso da cantautore iniziato subito dopo con il mio incontro con Gianni Bella fatto di scrittura e canzoni.
Tante belle esperienze come Musicultura e il mio primo disco da cantautore “Fossi nato prima”.
Oggi con il progetto “Santoianni” siamo al terzo singolo di un percorso di sperimentazione incentrato sul cantautorato e sul suono, che da il via al mio prossimo futuro artistico.

Un momento di “svolta” è sicuramente rappresentato dall’incontro con il produttore Molla.
Come è nata questa collaborazione?
È nata in piena pandemia in un modo totalmente inedito per me che uso sempre molto poco e male i social.
Era il 26 di Dicembre ed ero in cerca di qualcuno che mi aiutasse a raggiungere il mio obiettivo: una nuova identità sonora, nel rispetto delle mie canzoni.
Volevo a tutti i costi fare musica adatta ai miei tempi e avere come primi ascoltatori i miei coetanei, cosa che fino a quel momento mi sentivo di non aver mai veramente perseguito. Ho scritto a Molla su Instagram, perché lo stimavo “virtualmente” e lo seguivo sia come cantautore che come produttore. Da quel giorno, in poco tempo, ci siamo conosciuti e scoperti.
Oggi mi sento di poter dire apertamente che il progetto Santoianni è di coppia. Il mio mondo è mio e di Molla, ed è figo proprio per questo.
Le canzoni le scrivo io certo, ma è grazie a lui se la mia immaginazione diventa realtà.

Dopo “Stazione di sosta” e “Litorale“, è arrivato il singolo “Exit“, il pezzo con cui ti abbiamo conosciuto all’interno della nostra rubrica, e che ti ha portato a vincere il Premio della critica del mese di settembre.
Ti va di raccontarci questo brano?
Intanto grazie mille davvero per questo riconoscimento.
È un brano che mi sta regalando grande soddisfazione. Una canzone d’amore, che racconta in maniera schietta la dipendenza dei sentimenti ma anche la dipendenza in generale.
Ho iniziato a scriverla subito dopo aver finito di vedere la serie tv “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino”. Ambientata nella Berlino degli anni ‘70 fatta di adolescenza, sentimenti e tossicodipendenza, mischiati in un racconto potente. Da qui la mia idea di ragionare sulla “violenza” dei sentimenti e sulla forza dell’amore, che spesso si può trasformare in una strada senza uscita.

Esiste, tra i tuoi pezzi, uno che reputi essere la tua “canzone manifesto” e che ti rappresenta maggiormente?
C’è una mia canzone nel disco “Fossi nato prima” che si chiama “Milano vista mare” e che racconta, a livello di testo, la mia visione del mondo.

Quale canzone di un altro artista, invece, avresti voluto scrivere tu?
Probabilmente “Come è profondo il mare” di Lucio Dalla.

A cosa stai lavorando ora?
Sto lavorando al giusto continuo di questi tre primi singoli.
Io e Molla siamo in studio e stiamo cercando di mettere insieme i pezzi che daranno vita al mio futuro artistico.
Non so ancora dirti in quale forma, se un album, se tanti singoli, non lo sappiamo. È questo il bello.

Feat. dei sogni?
Il Feat dei sogni per me, ancora è oggi, è con Mina.

Palco. palco dei sogni?
Sicuramente l’Ariston.

Chi è “Santoianni” oggi?
Oggi è un ragazzo di 28 anni, che fa musica in maniera consapevole e sincera. Sembra poco invece che fatica è stata arrivare fino a qui.

Dove, invece, vuole arrivare?
Vorrei riuscire a poter raggiungere il numero più ampio di persone con le mie canzoni, ma soprattutto ad essere realizzato e in pace con me stesso.
Vorrei poter alzarmi la mattina e dire “ok, hai fatto tutto quello che potevi per le tue canzoni”. Il resto è una serie di stelle e pianeti che si devono allineare e non ho la presunzione di pensare di poter aver influenza sul loro posizionamento.

Siamo ai saluti. E’ stato, oltre che tanto interessante, davvero un grande piacere. Grazie per la tua disponibilità.
Grazie a voi per lo spazio che avete dato a me e grazie anche per lo spazio che dedicate in generale alla musica emergente. Non è mai scontato.

Profilo Spotify dell’artista

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