Intervista al protagonista dell’episodio #217 di “#LFMConsiglia”.
Antonio Sabbatelli, in arte Nino_nino, è un talentuoso artista classe ‘99 di Bologna.
Si appassiona alla musica da piccolo iniziando a suonare la chitarra in casa, passione che lo porterà da più grande a fare da chitarrista in alcuni gruppi metal.
Nel corso degli anni porta avanti la scrittura di testi e poesie ma sarà solo con la scoperta dell’Hip-Hop bolognese che comincia l’esperienza del songrwriting, la quale partendo dal rap darà il via ad un viaggio nei generi musicali.
Nel 2020 entra a far parte del collettivo musicale “INDACO arts”, punto di riferimento e centro della sua produzione artistica.
All’interno del nostro portale, l’abbiamo conosciuto con “wildside“, brano (uscito 7 maggio 2021) inserito all’interno all’episodio 217 di #LFMConsiglia (dell’8 giugno 2021) a lui dedicato e che l’ha portato ad aggiudicarsi il Premio della critica (assegnato dal nostro staff) del mese di giugno.
Di questo, e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lui.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Partiamo da “wildside“, brano con il quale ti abbiamo conosciuto all’interno dell’episodio 217 dello scorso 8 giugno, e che ti ha portato ad aggiudicarti il Premio della critica assegnato dal nostro staff. Ci racconti questo fantastico pezzo?
Grandi regaz !
“wildside” è un po’ il mio inno personale, dentro c’è davvero tanto di me, dall’amore per il rock alternativo anni 90’ alle barre (che comunque hanno avuto un ruolo chiave nella mia adolescenza). È una canzone con cui dovevo esorcizzare un po’ di cose, quindi anche il testo è più biografico ma la chiave di lettura è sempre la ricerca di quell’anello che non tiene nella catena che unisce natura e artificio.
Cosa ci dici, invece, di “non mi diverto” , la tua ultima uscita?
Questo è un pezzo leggero dai, un po’ di disagio estivo, quello di tutti gli stronzi che al mare ci vanno solo qualche giorno…
Nuova musica in vista?
Sì, tra poco uscirà un ep che ho rifatto almeno 2 volte , sarà la chiusura di un percorso iniziato quando avevo 16 anni, quando mollai il metal per iniziare a rappare sperando mi avrebbe reso più interessante agli occhi delle ragazze (mi piaceva anche però dai). Comunque, dopo l’uscita di questo progetto cambierò drasticamente la mia direzione, musicale quindi questo sarà un epilogo.
In una intervista di qualche mese fa, aka5ha ha definito Indaco, come un “collettivo collettivo”.
Tu, invece, come lo definiresti?
Assemblea senatoriale presieduta da due consoli eletti annualmente.
Facciamo un passo indietro. Quando, come e perché ti sei avvicinato alla musica?
Un bel passo indietro. Elementari, mio padre suona la chitarra ed è sempre stato un grande appassionato di musica di qualsiasi genere, inizio con Bob Dylan facendomi insegnare i primi accordi poi scopro la chitarra elettrica e inizio a prendere lezioni sognando di fare il rocker. Alla fine delle medie con un mio amico formo un gruppo Death metal ma un paio di anni dopo mi faccio travolgere dalla wave del rap, che a Bologna era molto vivo, e inizio a fumare… In qualche modo ho sempre avuto questa esigenza di trovare forme di espressione
Quale momento del tuo percorso, fino a questo momento, reputi essere il più importante?
Credo l’aver incontrato i ragazzi di INDACO arts, la mia vita è davvero cambiata dopo.
A proposito di momenti importanti, ci racconti la tua esperienza all’interno del fantastico evento “Bolo By Night”?
Allora noi abbiamo fatto abbastanza schifo, ero sul palco con Enea e Sei e penso di poter parlare anche per loro (se dovessero dire il contrario stanno mentendo).
L’evento comunque ha spaccato, da spettatore mi sono divertito un botto, ci voleva dopo questi anni di chiusura.
Feat. dei sogni?
Verdena, Billy Corgan, Achille Lauro… vediamo
Guardando al futuro, cosa vorresti nel domani di Nino_Nino?
Poter suonare spesso in giro con la band e fare canzoni che abbiano sempre più spessore.
Grazie per la disponibilità. Un caro saluto
Grazie a voi come sempre!
Profilo Spotify dell’artista