Intervista alla protagonista dell’episodio 262 di #LFMConsiglia, dell’8 ottobre 2021.
Beatrice de Cristofaro, alias Bea, è una cantante classe ’92 proveniente da Parma ma di origini pugliesi (più precisamente garganiche).
Tante le peculiarità che fanno della giovane artista, uno degli elementi più promettenti del panorama emergente italiano.
Attraverso una spiccata emozionalità, infatti, unita ad una voce subito riconoscibile, tanto dolce quanto potente, riesce sempre a trasmettere all’ascoltatore sensazioni che arrivano nel profondo.
Nella primavera del 2021 entra a fare parte della famiglia di Adam Records, piccola realtà discografica indipendente emiliana, con la quale l’1 ottobre 2021 fa uscire il suo singolo di debutto “Prima di un sorriso” (disponibile su Spotify e le altre piattaforme digitali).
Il brano (con cui ve l’abbiamo presentata all’interno del nostro portale) ha influenze electro che si mischiano perfettamente alla sua voce prettamente pop-soul.
Con il fine di conoscerla ancora meglio, l’abbiamo contattata per porle qualche domanda. Nelle sue interessanti risposte, l’artista ci ha raccontato il suo percorso, i suoi progetti ed i suoi sogni regalandoci, anche, un importante spoiler.
Per scoprire di più, vi lasciamo direttamente alla sue parole.
Ciao Bea. Grazie per averci concesso questa intervista. Per rompere il ghiaccio, partiamo dal principio. Ci racconti il tuo avvicinamento al mondo della musica?
Sembrerà retorico, o qualcosa di già sentito, ma la musica è davvero sempre stata una costante nella mia vita. Ogni membro della mia numerosissima famiglia ha un aneddoto che mi vede protagonista di momenti musicali. Durante le feste, la frase “dai Bea, cantaci un pezzo!!” era ed è sempre dietro l’angolo, ed io intimidita comincio a cantare.
Tutti loro sono stati il mio primo vero pubblico.
Piano piano, poi, sono uscita da questa confort zone, cantando in duo chitarra e voce, in gruppo, ai matrimoni, nei locali di provincia della mia zona, anche in chiesa, perché tutto fa gavetta.
Cantando quale pezzo ti sei resa conto di avere questo talento?
Questa domanda mi riporta indietro nel tempo, nella mia cameretta, davanti al mio stereo. Ricordo che trascrivevo i testi delle mie canzoni preferite per poterli imparare più velocemente. Probabilmente con “Dancing” di Elisa ho capito, più che di avere un talento, di riuscire ad emozionarmi e ad emozionare con la musica.
Sui tuoi canali pubblichi già da tempo fantastiche cover, eseguite con grande maestria ed eleganza. A proposito di questo, qual è il pezzo, di altri artisti, che ami più cantare?
Probabilmente la risposta a questa domanda è strettamente collegata a quella precedente, perché “Dancing” di Elisa mi smuove qualcosa dentro. La musica, il testo (soprattutto nella parte in cui dice “Music’s the reason why I know time still exists”) sento che mi appartengono tantissimo e mi riportano indietro a quella emozione di cui parlavo prima.
Entriamo nel merito di quello che immaginiamo essere per te, come per ogni artista emergente, uno dei momenti più importanti: “Prima di un sorriso”, il tuo brano d’esordio.
“Prima di un sorriso” nasce dall’incontro tra me ed il mio produttore e autore del brano, Pietro Fedi, in arte ADAM.
Testo e musica me li sono cuciti addosso. È stato il nostro primo lavoro, ci siamo conosciuti e scrutati con questo pezzo. Siamo riusciti a trovare la chiave giusta per esprimere le nostre personalità ed i nostri gusti che, come in una magia, si sono incontrati ed hanno dato vita a questo brano. Credo che sarò per sempre legatissima a “Prima di un sorriso”. È il mio primo brano vero, il mio primo amore, ci ho messo tutta la passione che ho, e come ogni primo vero amore che si rispetti, credo che non lo dimenticherò mai.
Cosa hai provato la prima volta che l’hai cantato?
La prima volta ho cercato di far mio il testo. Interpretare e dare un senso tutto mio al brano è importantissimo per me. Riuscire a scavare dentro me stessa, cercare l’emozione giusta, è questo il lavoro che faccio. Entro in una specie di bolla. Poi l’emozione forte, quella vera, la ritrovo al primo ascolto, dopo la prima registrazione. Ho riconosciuto la strada, ho capito che era quella giusta per me.
I numeri raccontano di un progetto giovane, il tuo, ma che già si sta facendo strada, accumulando consensi su consensi e stream sulle piattaforme digitali.
Ti aspettavi quest’ottimo riscontro fin da subito?
No, assolutamente. Probabilmente ci credevano di più le persone che lavorano con me, che io. Mi aspettavo tanto affetto da chi mi ha sempre seguito, da chi ha sempre sperato che alla fine avrei intrapreso questa strada, ma quello che è successo è andato ben oltre quello che avrei mai potuto immaginare. Sono piccole grandi soddisfazioni, che mi spronano a continuare a fare musica. Ed è solo l’inizio. Sto davvero cominciando a crederci.
Una tappa importante quella che ci hai appena raccontato, tappa nella quale sei stata affiancata dal produttore ADAM e dai ragazzi della Adam Records. Ci racconti com’è nata questa collaborazione?
Loro sono stati fondamentali per me. Mi hanno scoperta sui social, hanno guardato i video caricati, e credo abbiano visto quel qualcosa in più che stavano cercando. Dal primissimo giorno abbiamo riconosciuto, gli uni negli altri, la passione necessaria per poter affrontare un percorso del genere. Con Fedi poi ci siamo presi il tempo per capirci, ma è bastato davvero poco. C’è stata subito intesa. Mi ha aiutato a crederci tanto quanto ci credeva lui, ed io mi sono buttata.

Quali sono i prossimi passi del tuo percorso?
Stiamo lavorando su nuovi brani. Il 3 dicembre uscirà il mio prossimo singolo, e sono già super emozionata. Spero davvero che questa scia positiva continui, spero di continuare a lavorare e a fare arrivare la mia musica a più gente possibile.
Domanda classica che facciamo ad ogni artista intervistato: feat. dei sogni?
L’ho nominata talmente tante volte in questa intervista che mentirei a me stessa se non dicessi che il feat. dei miei sogni sarebbe quello con Elisa. Adoro ogni suo aspetto, la seguo da che ne ho memoria, sono legata a lei proprio a livello affettivo, perché ha accompagnato ogni fase della mia vita artistica. È ispirazione continua, è una professionista eccezionale. Ho avuto la fortuna di assistere ad un suo live a teatro ed è stato meraviglioso. Sono davvero innamorata artisticamente di lei. Ma crescendo mi sono avvicinata ad altri artisti, soprattutto figure femminili, sia del panorama musicale internazionale che italiano, e da tutte ho preso e fatto mio qualcosa. Ma in assoluto Elisa c’è sempre stata.
Prima di salutarci, fai un augurio a Bea.
A Bea auguro di continuare a fare ciò che la rende felice. Cantare nella vita, in maniera professionale, è sempre stato il sogno irrealizzabile. Vedere un tuo pezzo su Spotify è la realtà adesso, quindi continua a crederci, perché forse bastava solo questo.
Profilo Spotify dell’artista
Complimenti Rocco per l’intervista ! In bocca al lupo a Bea per un grande successo .
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