Intervista al protagonista dell’episodio 271 di #LFMConsiglia, del 4 novembre 2021
Cargo (Valerio Giovannini), cantautore e producer romano, è una sintesi di passioni: la musica cantautorale italiana, la musica elettronica e le influenze degli studi di architettura si fondono con istinto creativo e giusta misura delle cose.
Avvicinatosi al mondo della musica in adolescenza, infatti, nel 2012 inizia gli studi di Architettura a Roma e allo stesso tempo fonda il progetto Daphne, band di cui è il chitarrista ed autore. A seguito dello scioglimento della band, prosegue il suo percorso da autore ma presto decide di mettersi in gioco in prima persona, non solo scrivendo, ma anche cantando i suoi brani, iniziando così una nuova storia, col nome di Cargo.
Tra i vari momenti importanti del suo percorso, da segnalare la vittoria del contest 1MNEXT 2021 con il brano “Viole”, e la conseguente possibilità di esibirsi sul palco del Concerto del Primo Maggio di Roma, all’ Auditorium Parco della Musica.
Di tutto questo, e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lui, in questa interessante intervista.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Partiamo da “Viole“, il brano con cui ti abbiamo conosciuto all’interno del nostro portale. Ti va di raccontarcelo?
È un pezzo che prova a raccontare uno stato d’animo, di quando ci sentiamo persi per via di decisioni prese solo a metà, non solo nelle relazioni ma in tanti aspetti della vita, e rimaniamo bloccati in noi stessi, tra la paura del vuoto e la voglia comunque di provare a lanciarsi per scoprire come andrà a finire.
Proprio “Viole” è stato il pezzo che ti ha portato ad esibirti sul palco dell’Auditorium Parco della Musica, per l’ultima edizione del Concerto del Primo Maggio. Ci racconti questa esperienza?
È stata un’esperienza incredibile, venuta in maniera del tutto inaspettata che mi sono goduto tantissimo. È stato molto emozionante suonare per la prima volta su un palco così grande, fare parte di un progetto importante, che ha portato la mia musica per la prima volta a tantissime persone. Ha lasciato un segno bellissimo nei miei ricordi.
Nuove uscite in programma?
Certo! A breve uscirà una nuova canzone, che prosegue il percorso sonoro iniziato con “Viole”, ma sicuramente un po’ più “sperimentale”. Abbiamo osato parecchio sulla scelta dell’arrangiamento, ma è anche il bello del gioco. La data ancora non è ufficiale, ma sarà molto presto.
Più in generale, quali sono i tuoi programmi, per te ed il tuo progetto artistico, per il futuro?
Di questi tempi fare programmi è sempre più complicato, a partire dalla situazione live che sembra nuovamente bloccata. Penso che mi affiderò esclusivamente alle canzoni, per vedere dove mi portano, fare uscire cose nuove che sono in cantiere da un po’. Nel frattempo sperare che la situazione migliori per tornare a suonare il prima possibile.
Il tuo stile è sintesi di diversi mondi che si uniscono, dando vita ad qualcosa di unico e riconoscibile. In tal proposito, che definizione daresti alla tua musica?
È sempre difficile dare una definizione, anche perché la mia musica cambia in continuazione, mi stanco facilmente delle cose e mi trovo sempre alla ricerca di altro. Ascolto sempre molta musica per cercare in continuazione nuovi stimoli, e sicuramente le canzoni sono una buona sintesi, spesso dei miei stati d’animo e del sound, a cui in quel particolare momento mi sento legato.
Chi è, invece, Cargo fuori dalla sala d’incisione?
Sono un architetto con la passione per il calcio, il cinema, e la musica elettronica.
Qual è il punto di arrivo che ti sei prefissato?
Ho imparato a non pormi dei traguardi a lungo termine, perché spesso dal punto in cui li stai guardando li vedi sempre troppo irraggiungibili, senti la pressione del tempo che passa e questo stress in passato mi ha fatto perdere la bussola. Ora cerco di guardare sempre il mio prossimo passo, e da lì avanti, uno alla volta.
Con quale artista sogni di collaborare un giorno?
Essendo particolarmente attento ai testi, sarebbe un sogno poter collaborare con Giorgio Poi e Samuele Bersani, che sono tra i miei artisti preferiti in assoluto.
Fai un augurio a Cargo, per questo anno appena iniziato.
Caro Cargo, ti auguro un grande 2022, pieno di canzoni nuove, palchi su cui suonare, persone, posti nuovi da conoscere, e qualche ora di sonno in più.
Grazie e in bocca al lupo per tutto.
Grazie a voi per la chiacchierata, ci sentiamo presto!
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