“Matricole” è la rubrica di “La Freddezza Music” che ripercorre i primi passi di artisti che, oggi, sono tra i più seguiti ed amati del panorama musicale italiano (e non solo), quando anche loro erano degli “emergenti”.
Appuntamento di oggi dedicato ad uno dei cantautori più amati ed apprezzati, del panorama musicale italiano: Fabrizio Moro.
Fabrizio Moro non ha di certo bisogno di presentazioni. I suoi brani sono sempre un viaggio all’interno delle emozioni, dei sentimenti, con brividi che molto spesso affiorano sulla pelle.
Ultimo capitolo importante della sua carriera, in ordine di tempo, si è consumato nell’appena concluso Festival di Sanremo, con il suo brano “Sei Tu” e con la vittoria del Premio Sergio Bardotti per il miglior testo (vinto, lo scorso anno, da Madame ed in passato, tra gli altri, da Rancore, Daniele Silvestri e Fiorella Mannoia), riconoscimento più altr per chi fa della scrittura il suo pilastro, la sua ragione d’esistere in quanto artista.
E proprio in onore di questo suo grande talento per la scrittura, torniamo indietro fino al 2007 con quello che, anche a distanza di 15 anni, resta uno dei suoi pezzi più amati: “Pensa“.
Siamo ancora sul palco dell’Ariston, ed un Fabrizio Moro giovanissimo, rapisce tutti con “Pensa” , pezzo che lo porta alla vittoria nella Sezione Giovani Proposte.
Un brano dal forte carico emotivo, che non può fare altro che portare riflettere.
Il testo, secondo quanto ha dichiarato il cantante, è stato scritto di getto, subito dopo la visione di un film sulla vita di Paolo Borsellino.
Nel video, girato dal regista Marco Risi, compare parte del cast dei film Mery per sempre e Ragazzi fuori e anche Rita Borsellino, sorella del magistrato ucciso dalla mafia, che ha deciso di partecipare alle riprese dopo aver letto il testo della canzone.
Il pezzo (molto trasmesso dalle radio) ha raggiunto i vertici della classifica di vendita italiana e ha trascinato anche le vendite dell’album omonimo.