Intervista – “Sky’s the limit”: Zoelle

Intervista alla protagonista dell’episodio 292 di #LFMConsiglia del 12 gennaio 2022.

Zoelle (nome d’arte di Martina Morlano) giovane e talentuosa artista torinese.
Cresciuta ascoltando di tutto, a 6 anni inizia a prendere lezioni di pianoforte.
Figlia ribelle di un fisarmonicista, inizia a scrivere le prime punchline dedicando in seguito la sua prima vera canzone al nonno scomparso.
Nel novembre 2020 pubblica il suo primo brano in studio, “Fanfara Dark”, un manifesto di rinascita e consapevolezza.
Nell’aprile 2021 Zoelle torna con “Ganimede”, una ballad che trasporta in una dimensione malinconica, perfettamente a metà tra la delusione e la rabbia scaturite da un tradimento. Il brano entra subito in rotazione su TRX RADIO e gli vale la prima intervista con SkyTG24.
Il 25 giugno 2021 esce il nuovo singolo, “Bonnie e Clyde” insieme all’omonimo videoclip prodotto da RKH.
Il 30 giugno dello stesso anno si posiziona terza nel contest Cantera Machete per poi partecipare al CANTERA MACHETE VOL.1 con il brano “RIVINCITE“.

In questa intervista ci racconta un po’ del suo percorso passato, dei suoi progetti attuali e dei suoi programmi (e sogni) per il futuro.

Come, quando e perchè hai iniziato a fare musica?
La mia passione per la musica è iniziata molto presto: a 6 anni ho iniziato a suonare il pianoforte, a 14 a studiare armonia e composizione e a 16 anni chitarra. Da che ho memoria, ho sempre sognato di esibirmi, organizzavo addirittura dei live in cui il palcoscenico era il mio letto, il microfono il telecomando e il pubblico mia sorella. Da piccola sono stata spesso presa in giro dai miei coetanei solo per il fatto di suonare il piano, perchè all’epoca la credenza comune era che suonare uno strumento fosse “da sfigati”. È forse in quel periodo che ho realizzato di voler dimostrare che ‘loro’ si sbagliavano, che suonare il piano non voleva dire solo solfeggio, Mozart, Chopin e scale.
La mia passione nel FARE musica nasce esattamente in quel periodo; ricordo pomeriggi interi, dopo scuola, tra lezioni di canto e piano, cercando di sperimentare con la voce creando delle versioni al piano dei miei brani preferiti di gruppi come Blink-182, Skillet, My Chemical Romance, All Time Low e tantissimi altri. A 15 anni scopro il mondo del rap con Salmo e questo mondo mi rapisce: inizio ad avvicinarmi alla scrittura prendendo spunto da grandissimi artisti come Primo Brown, Rancore, Marra e Guè.

Esiste un artista, un album e/o un brano che hanno contribuito al tuo avvicinamento al mondo della musica?
Gli artisti che hanno contribuito al mio “svezzamento” musicale sono tanti. Se dovessi sceglierne uno solo direi Primo Brown.
Quando ho visto per la prima volta il videoclip del brano “In nome del padre” sono rimasta folgorata e ho capito che quello che stavo vedendo era in realtà ciò che volevo fare nella vita. 

Procediamo spediti fino all’attualità, precisamente al 31 dicembre 2021, giorno d’uscita di “L’amour c’est fou“, il tuo primo ep. Cosa racchiude, questo progetto, al suo interno?
Questo progetto racchiude in se tutte le tappe del cammino iniziato un anno e mezzo fa. Sentivo la necessità di mettere un punto sul percorso fatto per dedicarmi completamente ai progetti nuovi e, per questo, ho voluto coinvolgere tre artisti che mi hanno accompagnato in questo spicchio di avventura. All’interno dell’EP sono presenti 8 brani, “Fanfara Dark”, “Ganimede” e “Bonnie e Clyde”, più cinque inediti di cui appunto tre featuring: “Fuori dalle Tenebre” ft. Safe, “Oceano Pacifico” ft. Yomi, “Meno” ft. Etmo, “Monroe” e infine ” L’Amour c’est Fou” da cui prende il titolo l’EP.

Veniamo proprio alla titletrack “L’amour c’est fou“, brano con cui ti abbiamo conosciuta all’interno del nostro portale: ti va di raccontarcelo?
È un messaggio d’amore, a metà tra la serietà e l’ironia, in fondo l’amore è pazzo sia nel senso buono che cattivo. In amore puoi ritrovarti a ridere o a piangere in men che non si dica, puoi trovare l’anima gemella al momento inaspettato o puoi soffrire per colpa di una persona  di cui ti fidavi. Il senso è più o meno quello. 

Facendo un passo indietro, invece, ci racconti l’esperienza che ti ha portato a far parte del mixtape “CANTERA MACHETE, VOL I“?
Dopo aver visto su Instagram una storia di Jack The Smoker in cui parlava di Cantera Machete, ho deciso di inviare il mio primo brano, “Fanfara Dark”.  La mia insicurezza di base mi sussurrava all’orecchio che tanto non l’avrebbero mai selezionato e invece qualche giorno dopo ricevo una mail in cui mi comunicavano che avevano scelto la mia canzone per partecipare al format. Inutile dire che non avrei mai pensato di vincere la puntata ed entrare così nell’album della Machete. Grazie a ciò, ho avuto la possibilità di registrare un brano inedito in Sony a Milano, affiancata da veri professionisti come Stabber ed Enrico Brun, esperienza che porterò per sempre nel cuore. Dopo la collaborazione con Machete ho avuto l’opportunità di aprire il concerto di Chadia Rodriguez a Torino e di Guè Pequeño a Novi Ligure.

Guardando avanti, quali sono i tuo programmi e/o progetti futuri?
Nel futuro mi piacerebbe vivere di musica a 360 gradi e trasformare ciò che adesso è una folgorante passione, in un lavoro vero e proprio. So che ci saranno difficoltà e ostacoli da superare ma ce la metterò tutta per realizzare questo progetto.

Quali, invece, i tuoi sogni?
Il sogno proibito è suonare in uno stadio gremito di persone. Non so quanto ci vorrà ma spero un giorno di poterci riuscire. 

A proposito di sogni, con quale importante artista ti piacerebbe collaborare, un giorno?
Potrei dirti Blanco, Mahmood e cento altri artisti che spaccano e che stimo infinitamente. Ma se dovessi fare un nome soltanto direi Nesli, per la sensibilità che per primo ha portato nella scena urban italiana. 

Qual è il punto di arrivo che ti sei prefissata?
Rispondo con una citazione del leggendario Notorius B.I.G: “Sky’s the limit”.

Grazie, in bocca al lupo per tutto.
Grazie a voi e “Viva il lupo”. 

Profilo Spotify dell’artista

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