Intervista al protagonista dell’episodio 261 di #LFMConsiglia, del 6 ottobre 2021.
Simo Veludo è un cantautore classe 95 di Torino.
Cercando di fondere caratteristiche del cantautorato indie pop con elementi più urban ed elettronici, inizia una lunga gavetta fatta di numerose esibizioni in strada (si esibisce anche al Ferrara Buskers Festival nel 2019), e live in numerosi locali, ricevendo diversi premi da concorsi nazionali di tutta Italia (vincitore categoria inediti Musica È 2020, premio Evergreen Festival 2020 per VDME, finalista regionale di Arezzo Wave 2020…).
A luglio 2020 supera tutti i casting di X-Factor arrivando alla fase televisiva delle Audition; si esibisce negli studi di Cinecittà davanti alla giuria composta da Mika, Manuel Agnelli, Emma Marrone ed Hell Raton ricevendo 3 sì su 4.
Ad agosto 2021, grazie a Radio Deejay, viene selezionato per aprire il concerto di Sangiovanni, Deddy e Madame sul palco del Deejay on Stage di Riccione dove ha la possibilità di esibirsi, presentato da Rudy Zerbi, in una serata da tutto esaurito davanti a 2000 persone.
Il 07 settembre 2021 va in onda in prima serata su RAI 2 la finale del prestigioso Festival di Castrocaro 2021.
Mettendo d’accordo TIM MUSIC, gli esperti di RAI RADIO 2 e la giuria di qualità composta da Ermal Meta, Margherita Vicario, Boosta e Noemi, Simo Veludo viene decretato vincitore assoluto con il brano “Mutande“, singolo che lo manda dapprima alle audizioni live di Sanremo Giovani 2022 e poi, una volta superate quast’ultime, alla serata finale della rassegna sanremese, svoltasi il 15 dicembre 2021.
Di tutto questo, e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lui, in questa interessante intervista.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Ci racconti il tuo avvicinamento al mondo della musica?
Ciao! Ho iniziato ad avvicinarmi al mondo della musica ascoltando “Squèrez” dei Lunapop e “Californication” dei Red Hot Chili Peppers, due album (all’epoca cassette in realtà) fondamentali per un bambino cresciuto agli inizi degli anni 2000.
Esistono degli artisti, italiani o internazionali, a cui ti ispiri?
La mia principale ispirazione a livello caratteriale è Ed Sheeran: è esattamente la dimostrazione che il lavoro duro, quasi più del talento puro, possa portare a dei risultati enormi. Artisticamente invece, oltre al già citato Ed Sheeran, mi ispiro a tutto ciò che cattura la mia attenzione: dall’ironia di Caparezza alla sensibilità dei primi Coldplay, dal sound internazionale e retrò di The Weeknd alla poesia autoriale e melodica di Mogol-Battisti.
Apprezzo moltissimo anche la vocalità di Ariana Grande e la scrittura dei Beatles, giusto per citarne alcuni.
Non ho limiti e apprezzo veramente centinaia di artisti differenti.
Passiamo a quella che, ne siamo certi, rappresenta una delle soddifazioni più grandi ottenute nel tuo percorso artistico, fino a questo momento: la vittoria al Festival di Castrocaro 2021 e la conseguente partecipazione a Sanremo Giovani. Cosa ti ha lasciato, questa esperienza?
Questa esperienza è stata davvero una soddisfazione enorme.
E’ stata la prova che le scelte fatte negli ultimi anni sono state corrette ed i sacrifici prima o poi vengono ripagati.
Che cosa mi è rimasto? Diverse immagini stupende: io e i miei compagni di Castrocaro che cantiamo una notte intera, chitarra e voce, insieme a Ermal Meta nel post-serata della finale di Castrocaro, tra un piatto di spaghetti e una canzone dei Radiohead.
La faccia di Amadeus che, durante i provini per Sanremo Giovani, mi fa i complimenti per il brano “Mutande” e per la vittoria a Castrocaro.
I camerini degli studi Rai di Roma dove, prima di esibirmi per le audizioni finali di Sanremo Giovani, ho avuto il piacere di stare nella stessa stanza con Blind, Mydrama, Esa e tanti altri artisti che fino a poco prima avevo visto solo nel piccolo schermo.
Sensazioni ed emozioni che, raccontate, rendono solo in parte ciò che quest’anno mi ha lasciato addosso.
Ci parli di “Mutande“, il brano che ti ha accompagnato in questo cammino?
“Mutande” è un brano che ho iniziato a scrivere verso la fine del 2019.
Ha una storia forte ed ha avuto il giusto tempo per maturare ed arrivare ad essere la canzone che è.
E’ una storia vera, personale e diretta e sono super grato al Festival di Castrocaro per averlo apprezzato così tanto e per avergli dato tutta la risonanza che, secondo me, meritava.
Castrocaro, Sanremo, ma anche tanto di più. Quale, delle altre importanti esperienze che hanno scandito la tua carriera, fino a questo momento, ti ha aiutato a crescere di più?
L’esperienza che mi ha formato di più è stata quella che è alla portata di qualunque artista: prendere una chitarra, un microfono ed un amplificatore e mettersi per strada ad esibirsi passando ogni giorno a studiare i propri punti di forza e a capire come catturare l’attenzione (o il cuore, in base alla canzone) della gente il prima possibile.
Ma anche esibirsi al Deejay on stage 2021 di Riccione, presentato da Rudy Zerbi, davanti a più di 3000 persone, condividendo il backstage con Sangiovanni, Madame e Deddy.
Programmi futuri? A cosa stai lavorando?
Grazie a Castrocaro, ho avuto diverse proposte di lavoro importanti.
Ho da poco iniziato a lavorare con due persone che stimo e ammiro molto: Andrea Bonomo e Simone Bertolotti, con i quali stiamo preparando un album di inediti.
Feat dei sogni?
Tha Supreme e Mahmood in Italia, Ariana Grande ed Ed Sheeran all’estero.
Dove ti vedi tra 5 anni?
In studio a scervellarmi per scrivere canzoni migliori.
Ma spero anche in qualche palco davanti a tantissime persone, con le persone a cui tengo di più sotto al palco: la mia famiglia, la mia ragazza e qualche mio amico.
A proposito di futuro, fatti un augurio per questo 2022 appena iniziato.
Ogni anno si traduce in tante scelte difficili da fare: spero che le scelte che ho preso e che prenderò durante l’anno si rivelino giuste e azzeccate!
Grazie e in bocca al lupo per tutto.
Un abbraccio grande a La Freddezza Music per l’attenzione dedicatami.
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