Intervista alla protagonista dell’episodio 288 di #LFMConsiglia del 16 dicembre 2021.
FLAMINIA è il progetto artistico di Flaminia Gallo, cantautrice torinese.
Nata da una famiglia di musicisti, vive la sua infanzia oltreoceano e inizia un viaggio senza fine tra soul, jazz ed elettronica, accompagnata dal pianoforte.
Dopo essersi esibita dal vivo in numerosi locali e club di tutta Italia, tra i quali il Teatro Salieri di Verona, il Jazz Club di Torino e il Club Kristalia di Pordenone, nell’estate del 2018, a Nashville e New York, collabora ad alcune produzioni in studio e scrive “Easy”, seguito da “HLNG”, secondo singolo che anticipa l’uscita a novembre 2020 di “Lotus”: un muoversi, andare, venire interiore a contatto con la realtà, ma anche uno stare dentro al fuoco delle proprie pulsioni senza smarrirsi.
Con i primi due singoli viene selezionata artista Just Discovered da MTV New Generation e inserita nella playlist del programma di Alessio Bertallot “Casa Bertallot”.
“Amore o veleno” (brano uscito il 30 novembre 2021 ed inserito nell’episodio della nostra rubrica a lei dedicato), “Dispersi” (18 gennaio 2022) ed “Anversa” (11 marzo 2022), sono i suoi ultimi singoli.
In uscita nelle prossime settimane, invece, il suo nuovo ep.
Di tutto questo, e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lei in questa interessante intervista.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Partiamo subito da “Anversa” il tuo ultimo singolo. Ti va di raccontarcelo?
“Anversa” per me è un grido di ribellione. È stato il momento in cui sono tornata ad ascoltarmi.
Una promessa di tenere fede ad una scelta, anche se fa paura. Di sapere quando è il momento di abbandonare un gioco a farsi male. Di non voltarsi indietro quando si è tentati, ma continuare a correre verso un luogo sicuro. È il coraggio di cambiare.
“Anversa” arriva dopo “Dispersi”, brano ottimamente accolto, che ha accumulato migliaia di ascolti su Spotify. Ci parli di questo pezzo?
“Dispersi” parla dei silenzi e di quanto possano essere assordanti, violenti. Spesso ci ritroviamo ad esserne attratti, ci rendono curiosi, fino al momento in cui ci rendiamo conto che forse, dietro a questi silenzi, non c’è altro che un grande vuoto. “Dispersi” è un continua sfida tra due persone che alla fine, non possono fare a meno di allontanarsi poco a poco.
Ti aspettavi il positivissimo riscontro che ha avuto questo brano?
Non mi aspettavo questo riscontro. È il primo progetto in italiano che faccio uscire e forse, è la prima volta in cui credo davvero nel lavoro che abbiamo fatto, ma cerco sempre di non farmi troppe aspettative e in questo caso non farsele è servito per quanto ne sono stata sorpresa.
Quali sono i prossimi passi? Nuova musica in vista?
Uscirà l’Ep “KOMOREBI” ad Aprile e non vedo l’ora di portare in giro tutto questo. Intanto sto scrivendo nuovi pezzi, ma questa è un’altra storia.
Guardando indietro, nel tuo percorso artistico, tra live su palchi importanti e risultati di livello, svariate sono state le tappe che sicuramente hanno contribuito alla tua crescita artistica. Ne esiste una che, più delle altre, ha significato per te?
Credo che l’esperienza che mi ha fatto maggiormente crescere finora sia stata suonare in America. Confrontarmi con altri modi di fare musica, musicisti con un background diverso dal mio, trovarmi da sola in un contesto completamente differente da quello a cui ero abituata, è stato davvero stimolante.
Guardandola nel complesso, dove ogni brano sommato agli altri offre un quadro generale, come descriveresti la tua musica?
Vorrei che la mia musica riuscisse ad essere per me e per chi mi ascolta, quella piccola voce che ci sussurra all’orecchio le nostre verità più nascoste, le nostre paure, i nostri desideri. Un modo per sentirmi connessa con me stessa, cercando di parlare a più persone possibili. Entrare in punta di piedi nella vita di chi mi ascolta, sperando di riuscire a far sentire sulla loro pelle quello che sono.
Chi sei, invece, fuori dalla sala d’incisione?
Sono una ragazza un pò maldestra, che vive costantemente con le cinture slacciate, lasciandosi guidare il più delle volte dall’istinto e dall’emotività. Appena posso prendo un aereo e cerco di viaggiare il più possibile per scoprire tutto ciò che ancora non conosco: odori, sapori, suoni. Amo cucinare, soprattutto per le persone della mia vita. L’amore è un pò il centro di tutto.
Con quale artista sogni di collaborare, un giorno?
In Italia? In Italia Venerus, senza dubbio. Sognando ancora più in grande Bon Iver e James Blake.
Dove ti vedi tra 5 anni?
Tra 5 anni ? Non ne ho idea. Sono in un momento della mia vita in cui prendo tutto ciò che mi arriva giorno per giorno. Ho capito che farmi troppi programmi mi porta spesso a non lasciarmi andare. Lascio fluire le cose intorno a me e più lo faccio, più la vita mi stupisce.
Fatti un augurio per il futuro.
Sorprenditi.
Grazie, è stato un piacere. In bocca al lupo per tutto.
Grazie a voi!
Profilo Spotify dell’artista