Intervista – L’Artista del mese di Marzo 2022: Corei

Intervista al protagonista dell’episodio 313 (7 marzo 2022) e vincitore del Premio Artista del Mese di Marzo 2022, del nostro portale.

Corei, al secolo Francesco Sini, è un talentuoso artista classe ’97.
Genovese di nascita e bolognese d’adozione, muove i suoi primi passi nella musica registrando in casa, da solo.
Successivamente, insieme a Bobby Wanna (protagonista dell’episodio 250 di #LFMConsiglia, del 6 settembre 2021), Tibe e Gaucho 139, fonda una crew che per quattro anni si esibisce nei locali di Bologna.
La voglia di mettersi in gioco, lo porta a partecipare a molte freestyle battle, arrivando a vincerne diverse. 
Nel 2017 inizia un percorso da solista, frequenta lo StudioOstile di Genova, vince un contest, pubblica un mixtape di 21 tracce e da lì inizia a sperimentare diverse collaborazioni discografiche fino a quando nel 2021 pubblica con Trident Music e Universal Polydor “Vita Mia”, primo singolo che sancisce l’inizio della collaborazione con queste due realtà.
Il suo genere, definito da dallo stesso artista com “Cloudy Music”, ha ampie sfumature autobiograficge, raccontando spesso del suo quotidiano e di riflessioni personali; ascoltando le sue canzoni, infatti, si ha come l’impressione di leggere pagine strappate di un diario.
Questo quadro si riflette anche sul sound, spesso caratterizzato da sapore un po’ malinconico (appunto come una nuvola) ma, allo stesso tempo, animato e cadenzato da beat potenti.

Intonaco” (disponibile dal 5 novembre 2021 su Spotify e le altre piattaforme digitali) è il suo ultimo singolo, arrivato dopo il grande successo di “Arizona”.

Arizona” infatti (pezzo inserito nell’episodio di #LFMConsiglia, a lui dedicato e che l’ha portato ad essere scelto, dagli utenti, come Artista del Mese di Marzo 2022, del nostro portale) disponibile da 23 luglio 2021,viene accolto fin da subito con grande entusiaso, superando ben presto i 100 mila ascolti su Spotify e diventando, insieme al suo video, il brano del mese di agosto per MTV New Generation.

Di tutto questo, e di molto altro, ne abbiamo parlato direttamente con lui.
Ecco cosa ci ha raccontato.

Ci racconti il tuo percorso artistico, fino a questo momento?
Ho iniziato a fare musica una decina di anni fa; per un po’ di anni mi sono dedicato al rap e le sue sfaccettature. Pur essendo ancora fortemente legato alla cultura e i valori hip hop, da qualche tempo mi interfaccio con tutte le sonorità che mi stimolano, cercando di non limitarmi a un genere definito, lasciando scorrere le idee.

Quale, ad oggi, la tappa più importante?
Sicuramente l’uscita di “Arizona”, l’estate scorsa, ha segnato un bel passo in avanti; purtroppo, per motivi contrattuali, non siamo riusciti a seguire a dovere l’onda del pezzo. Dita incrociate per il futuro.

Tra i tuoi brani, editi e non, ne esiste uno a cui sei maggiormente legato?
Sono legato a tutti i miei brani; molti di quelli non pubblicati racchiudono lati di me che mi contraddistinguono in modo importante nella vita reale, quindi talvolta vorrei poter condividere tutto e subito. La musica tuttavia è un mercato e, come ogni mercato, ha le sue regole. Sono convinto che, una volta raggiunti certi obiettivi, non ci si debba più porre il dubbio relativo alla buona riuscita o meno di una traccia. Fra i miei inediti ci sono canzoni che parlano di momenti specifici, sentimenti specifici, molto forti per me, e che hanno un valore.

Più in generale, come descriveresti la tua musica?
Una contaminazione di idee, delle nuvole che viaggiano con forme e dimensioni diverse, a velocità diverse.

Guardando avanti, progetti in cantiere? A cosa stai lavorando?
Voglio fare uscire due singoli entro la fine dell’estate, spero di riuscirci. Avrei anche un EP pronto.

Feat. dei sogni?
Non saprei dire, ogni anno ho artisti diversi che mi ispirano. Penso mi troverei bene con Mecna o Venerus, Mahmood, non so.

Palco dei sogni?
Una volta dissi al mio producer che mi sarei ritenuto soddisfatto solo se avessi suonato al Biografilm Festival al Parco del Cavaticcio a Bologna, nella mia città. Salire su quel palco qualche anno fa significava essere quelli giusti al momento giusto, gente che di lì a poco avrebbe sfondato (Coma Cose, Calcutta etc.). L’obiettivo dunque resta quello, se non al Biografilm a un festival di pari livello.

Chi è Corei oggi?
Cerco di scoprirlo tutti i giorni. Penso di essere in costante evoluzione, più vivo più cresco, inciampando sempre ma è ok, non dico sia sempre facile. In ambito artistico spero solo di riuscire a trovare quella libertà che cerco, fare musica quando e come voglio, sarebbe un sogno.

Dove, invece, vuole arrivare?
Ad essere soddisfatto, che non per forza coincide con la fama.

Grazie, è stato un piacere.
Grazie a voi, Cloudy Club.

Profilo Spotify dell’artista.

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